Esposto sulla variante del Park Albatros
SAN VINCENZO 6 settembre 2016 — Il Comune di San Vincenzo, con proprie Delibere GC n° 181 del 04/08/2016 e n° 186 del 25/08/2016, ha avviato il procedimento per la variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano 2011 e contestuale piano attuativo “Camping Village Park Albatros” con cui si modifica la perimetrazione dell’area da adibire a campeggio escludendo la particella n°172 del foglio 24 e includendo la particella n° 217 dello stesso foglio.
Non riusciamo a capacitarci di quali intenti abbiano spinto i membri della Giunta Comunale ed i Tecnici del Comune a portare avanti una procedura urbanistica che appare carica di omissioni e incongruenze gigantesche.
Una procedura rischiosissima, poiché anche un curioso bambino di dieci anni potrebbe verificare che quello che è affermato nel Piano Particolareggiato in Variante al Regolamento Urbanistico per il Park Albatros non sembra corrispondere al vero: l’amministrazione cerca di far passare per una pineta costiera quello che da anni, almeno dal 2010, è già stato urbanizzato e trasformato in un piccolo villaggio di casette prefabbricate.
I sanvincenzini conoscono bene questa urbanistica “sul filo del rasoio”: dalle decisioni prese senza informare nessuno su ciò che si sta facendo, alle continue varianti e modifiche agli strumenti urbanistici senza nessuna visione d’insieme e reale pianificazione, ai più disparati e sgangherati progetti di cui non c’è traccia nei programmi elettorali.
La realtà del Park Albatros appare spudoratamente diversa da quello che si vuole far credere nei documenti: le aree nelle quali si vorrebbe far credere di ampliare, con la Variante, il campeggio sono, da almeno sei anni, incluse a pieno nella vita di quell’insediamento che arriva ad ospitare migliaia di persone contemporaneamente.
Parrebbe inoltre evidente anche uno sconfinamento importante nel Comune di Piombino, infatti è stato inoltrato l’esposto e le ortofoto del SIT alle forze politiche piombinesi, affinché possano essere consapevoli di quello che accade e controllino sulle eventuali concessioni e autorizzazioni che potrebbero esserci sfuggite.
Di fronte a questa situazione, ed in nome del ruolo istituzionale che rivestono i consiglieri di AS, ci siamo sentiti in dovere di segnalare immediatamente la vicenda alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri, alla Polizia municipale, alla Soprintendenza, alla Regione Toscana ed alla Guardia Forestale perché svolgano le dovute indagini nel caso ritengano che vi sia ipotesi di reato.
Riteniamo incredibile che gli amministratori che hanno approvato quest’atto non si sentano di aver candidamente omesso la realtà, tradendo la fiducia dei cittadini e convenire che sarebbe pertanto più dignitoso che gli stessi valutassero di ritirarsi a vita privata, sperando di non aver commesso reati votando e mettendo il proprio nome su quella che sembra avere tutta l’aria di una chiara violazione della legislazione in termini di Beni Culturali ed Urbanistica, proprio ciò gli amministratori dovrebbero denunciare e reprimere, invece che assecondare e nascondere come stanno cercando di fare.
Ormai conosciamo la sfacciataggine e l’irresponsabilità con la quale i nostri amministratori hanno gestito il nostro paese ed il suo territorio e crediamo che questa prassi debba immediatamente cessare per il bene dei cittadini.
Gruppo Consiliare di Assemblea Sanvincenzina