21 agosto, Lampedusa chiama Piombino
PIOMBINO 12 agosto 2019 — Lampedusa chiama Piombino. È questo il tema dell’incontro pubblico che la Rete solidale e antirazzista convoca per il 21 agosto alle ore 21 in piazza Cappelletti; se piove, sala del quartiere di via dell’Arsenale.
Partecipano due persone in prima linea nella solidarietà ai migranti: Francesco Bouchard, operatore in un centro di accoglienza proprio a Lampedusa, e don Pierluigi Castelli, autore di una dichiarazione di solidarietà con i migranti che ha scatenato pesanti attacchi contro di lui. Don Castelli, nato nel 1943, ha studiato teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Viene ordinato prete nel 1967 dal vescovo Alberto Ablondi, precursore del dialogo interreligioso. Cappellano della Chiesa della Misericordia a Piombino, diventa poi parroco al Cotone. Dopo essere stato rettore del Seminario di Massa Marittima, assume la responsabilità della parrocchia di Sant’Antimo Martire a Piombino nel 1979; in seguito, anche quella di altre parrocchie.
Francesco Bouchard ha vent’anni. Si è formato nell’ambiente politico studentesco e di movimento a Pisa, dove ha frequentato il liceo scientifico “Filippo Buonarroti”. Dopo il diploma, si è trasferito a Lampedusa per svolgere un anno di volontariato presso l’Osservatorio sulle migrazioni di MH, Mediterranean Hope — Programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Mediterranean Hope è un progetto della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (www.mediterraneanhope.com); il progetto si sostiene soprattutto grazie ai fondi dell’otto per mille della chiesa valdese. Francesco ha incontrato così le persone che, partendo dalle coste nordafricane, sono sbarcate a Lampedusa, accogliendole e potendo ascoltare le loro storie. Ha conosciuto da vicino le operazioni di alcune delle ONG che salvano vite in mare. Ha contribuito alla costruzione di un nuovo centro di MH nella Piana di Gioia Tauro, mirato al contrasto dei fenomeni di caporalato e ghettizzazione della popolazione migrante e bracciantile.
L’incontro del 21 agosto sarà pure l’occasione per avviare l’esame critico del decreto sicurezza bis, in nome dei valori di umanità e di civiltà del diritto che ad esso sono estranei.
Rete solidale e antirazzista