Gli algerini trattano una partnership col potente gruppo Liberty

Alleato inglese per Rebrab nel progetto Piombino

PIOMBINO 23 mar­zo 2017 – La notizia arri­va a metà del pomerig­gio da un dis­pac­cio dell’agenzia inglese Reuters e ci rac­con­ta che Issad Rebrab sta trat­tan­do un’al­lean­za per risoll­e­vare le sor­ti del­la siderur­gia di Piom­bi­no. In un atti­mo dall’Algeria han­no fat­to eco. Il gior­nale Tsa, vici­no alle posizioni di casa Civ­i­tal, ha scrit­to che Rebrab potrebbe final­mente aver trova­to un part­ner serio per finanziare il piano di svilup­po delle acciaierie di Piom­bi­no”.
In effet­ti il pos­si­bile alleato non è grup­po di pochi mezzi: Lib­er­ty House fat­tura infat­ti sei mil­iar­di di dol­lari l’anno e da tem­po fa incetta di beni di acciaio in tut­to il mon­do. Il sito Sider­web ci infor­ma dei sal­vatag­gi da parte di Lib­er­ty di “diver­si asset ingle­si” del grup­po indi­ano Tata steel, la Reuters ci ricor­da il soc­cor­so alla Arri­um e a aziende aus­traliane e amer­i­cane. Quin­di le cre­den­ziali sono buone per­ché una ciambel­la pos­sa ess­er get­ta­ta anche in direzione di Afer­pi. L’a­gen­zia bri­tan­ni­ca, citan­do fonti diverse, pun­tu­al­iz­za comunque che la trat­ta­ti­va è sta­ta appe­na abboz­za­ta anche se, come ha rifer­i­to il por­tav­oce del grup­po inglese, “Lib­er­ty guar­da con inter­esse a qual­si­asi ril­e­vante oppor­tu­nità di inves­ti­men­to nel set­tore siderur­gi­co”.

Sul fronte Cevi­tal per ora nes­suno ha volu­to com­mentare. Si sa solo che sareb­bero sta­ti gli algeri­ni, in for­ti dif­fi­coltà nel­la ricer­ca di finanzi­a­men­ti per il prog­et­to Piom­bi­no, a riv­ol­ger­si al grup­po inglese. Sulle con­dizioni dell’eventuale part­ner­ship, il gior­nale Tsa pun­tu­al­iz­za che “Cevi­tal sarebbe dis­pos­to a coge­stire l’impianto con il grup­po inglese in cam­bio di risorse finanziarie con cui sostenere il piano di inves­ti­men­ti”.
Al riguar­do una fonte ban­car­ia, cita­ta dal­la Reuters, pun­tu­al­iz­za che “Piom­bi­no avrebbe bisog­no di ulte­ri­ori inves­ti­men­ti fino a 100 mil­ioni di dol­lari” in aggiun­ta ai 400 mil­ioni indi­cati per la real­iz­zazione del som­mario piano di inves­ti­men­ti già da tem­po indi­ca­to da Afer­pi.
Non si conoscono quali siano effet­ti­va­mente le prob­a­bil­ità che l’accordo ven­ga defini­to e quali invece gli osta­coli che potreb­bero van­i­fi­car­la. È cer­to che il pres­i­dente di Lib­er­ty non è per­son­ag­gio insen­si­bile al richi­amo di un’occasione di inves­ti­men­to sull’acciaio. San­jeev Gup­ta, 45 anni, orig­i­nario del Pun­jab, lau­re­ato in econo­mia a Cam­bridge, dal 2001, quan­do ha fonda­to la capofi­la del suo grup­po, ha sem­pre dimostra­to un otti­mo fiu­to per i busi­ness nel set­tore. Forse, in un momen­to dif­fi­cile per l’acciaio,  è tut­to da capire se Piom­bi­no pos­sa essere una buona occa­sione.
Si può invece argo­mentare che la part­ne­ship può avere una sua log­i­ca. Gli ingle­si infat­ti han­no pre­m­i­nen­ti inter­es­si nel­la siderur­gia men­tre gli algeri­ni han­no sem­pre pun­ta­to sull’agroalimentare. Coesistere nel piano di Afer­pi per i due grup­pi potrebbe non essere un prob­le­ma con il por­to che – dif­fi­cile non pen­sar­lo – potrebbe poi fare gola ad entram­bi.

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