L'EX PREMIER HA LA MEGLIO NELLE ELEZIONI DEI CIRCOLI PD

I dirigenti sono per Orlando ma vince Renzi

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 3 aprile 2017 – L’esercito sem­bra­va forte e com­pat­to: seg­re­tario di fed­er­azione, addirit­tura nelle vesti di coor­di­na­tore regionale del­la mozione, vice­seg­re­tario di fed­er­azione, la mag­gior parte dei diri­gen­ti fed­er­ali, i seg­re­tari delle unioni comu­nali più rap­p­re­sen­ta­tive, i sin­daci e numero­sis­si­mi asses­sori dei due Comu­ni mag­giori del com­pren­so­rio, Piom­bi­no e Campiglia, il sot­toseg­re­tario all’ambiente. Tut­ti uni­ti a sostenere il min­istro del­la gius­tizia Andrea Orlan­do nel­la sua cor­sa alla seg­re­taria nazionale del Pd. Se l’esempio dei capi ha un sen­so e se le pre­vi­sioni val­go­no a qual­cosa ci si pote­va atten­dere una larga vit­to­ria orlan­di­ana nel­la sfi­da all’ex pre­mier Mat­teo Ren­zi, nel­la cir­costan­za sostenu­to dal con­sigliere regionale Gian­ni Ansel­mi. È fini­ta invece in modo diver­so dalle attese. In Face­book la per­for­mance dei sosten­i­tori di Orlan­do viene comunque grat­i­fi­ca­ta da giudizi e com­men­ti che sem­bra­no nascere dal­la vec­chia log­i­ca per la quale alle elezioni non perde mai nes­suno. Le difese d’ufficio rispolver­a­no luoghi comu­ni che avreb­bero fat­to felice il barone de Cou­bertin. Tut­to quel­lo che si vuole. La sostan­za però è nei numeri che il buon sen­so aiu­ta a leg­gere per quel­li che sono.
Ren­zi, nell’area ter­ri­to­ri­ale del­la fed­er­azione, ha ottenu­to il 59,89 per cen­to dei con­sen­si, Orlan­do il 39,39. Il min­istro, nelle zone in cui ha primeg­gia­to è rius­ci­to a sopra­van­zare l’avversario di un voto o due al mas­si­mo. Le affer­mazioni di Ren­zi sono state invece nette con lo scar­to più vis­toso a San Vin­cen­zo (91 voti).
Viene riven­di­ca­to il suc­ces­so dell’Elba dove Orlan­do ha per­so in quat­tro cir­coli su sei rius­cen­do ad alzare la pro­pria bandiera sull’isola gra­zie all’exploit nel­la sezione di Cam­po dove han­no vota­to in 37 dei quali solo sei ren­ziani.
Nel Comune di Campiglia, ter­ra dell’onorevole Velo e del­la sin­da­ca Sof­frit­ti i dati indi­cano una spac­catu­ra net­ta. Nel cir­co­lo del capolu­o­go i ren­ziani han­no fat­to reg­is­tra­to uno dei loro migliori risul­tati con oltre l’86 per cen­to dei con­sen­si, A Ven­tu­ri­na l’ex pre­mier è, invece, rius­ci­to a con­tenere i dan­ni restando dis­tanzi­a­to dall’avversario di 21 voti. Nel­la zona il bel­lo o cat­ti­vo tem­po lo ha fat­to il cir­co­lo di Cafag­gio, stori­ca­mente un mono­lite fin dai tem­pi del vec­chio Pci (44 i votan­ti di cui 36 per Orlan­do ed il resto all’ex rot­tam­a­tore).
Sen­za sto­ria il cir­co­lo di San Vin­cen­zo, roc­caforte ren­ziana da lun­ga data. La sezione con­ta 321 iscrit­ti; han­no vota­to in 168 e l’ex pre­mier ha con­quis­ta­to oltre il 76 per cen­to dei con­sen­si. Scon­tate e nette le vit­to­rie di Ren­zi anche a Suvere­to e Sas­set­ta.
Ma il mag­gior val­ore politi­co lo han­no sen­za dub­bio i risul­tati di Piom­bi­no dove in cinque sezioni han­no vota­to 468 iscrit­ti con l’ex pre­mier che ha ottenu­to 278 voti con­tro i 286 di Orlan­do. Soltan­to nel cir­co­lo Berlinguer Orlan­do ha super­a­to l’avversario di due soli voti al ter­mine di uno scru­ti­nio che ha avu­to alcu­ni momen­ti di stop per la ver­i­fi­ca di due schede che sono state poi annul­late e per decidere sul­la pos­si­bil­ità, poi con­ces­sa, di far esprimere la pro­pria pref­eren­za al sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani, iscrit­to alla sezione di Salivoli dove il pri­mo cit­tadi­no  non ha vota­to per impeg­ni isti­tuzion­ali. Pro­prio a Salivoli Ren­zi ha ottenu­to il migliore risul­ta­to tra i cir­coli piom­bi­ne­si (33 voti di scar­to). Bene l’ex pre­mier anche nel­la sezione fab­briche, dove non sono man­cati momen­ti di polem­i­ca, a Riotor­to ed al Cotone.
Nei com­men­ti si guar­da soprat­tut­to all’appuntamento del 30 aprile con le pri­marie aperte. In qualche caso si ipo­tiz­za una sor­ta di occa­sione di riv­inci­ta nel sec­on­do round. Scrive il seg­re­tario Fabi­ani: “La mia sen­sazione è che il voto delle pri­marie aperte sarà molto diver­so da quel­lo fra gli iscrit­ti, ma cer­ta­mente il fat­to che, con cir­ca il 40% dei votan­ti, Orlan­do ottiene in Val di Cor­nia-Elba una delle più sig­ni­fica­tive affer­mazioni del­la Toscana rap­p­re­sen­ta un buon pun­to di parten­za”.
Tut­to pos­si­bile e legit­ti­ma­mente sper­abile per i sosten­i­tori del min­istro. Al di là degli svilup­pi futuri, in Val di Cor­nia, res­ta comunque un fat­to politi­co innega­bile e doc­u­men­ta­to. Sia pure in una votazione che non riguar­da­va giudizi sui ver­ti­ci locali, è accadu­to che la pre­sa di posizione del­la stra­grande mag­gio­ran­za dei diri­gen­ti fed­er­ali ed isti­tuzion­ali sia sta­ta non solo igno­ra­ta ma addirit­tura con­trasta­ta in un pas­sag­gio impor­tante del­la vita del par­ti­to. In altri tem­pi si sareb­bero trat­te le con­seguen­ze. Oggi nul­la suc­ced­erà. Ma ci sarà almeno una rif­les­sione sul mes­sag­gio che gli iscrit­ti han­no innega­bil­mente invi­a­to o ci si sforz­erà solo di con­vin­cere che la Val di Cor­nia e l’Elba sono state tra le migliori in Toscana?

Commenta il post