Alessandro Scalzini nuovo sindaco di Sassetta
SASSETTA 12 giugno 2017 – La vittoria di “Sassetta democratica”, nelle elezioni comunali di Sassetta, era scontata. La lista, non lontana dalle posizioni del Pd, era la più radicata sul territorio e la più presente nel paese. La sua vittoria, comunque, ha superato ogni riferimento, fosse anche quello delle storiche percentuali bulgare,: 83,88% dei consensi con un distacco dalla seconda lista di oltre 69 punti percentuali. Quindi, secondo pronostici, Alessandro Scalzini, 61 anni, medico, è il nuovo sindaco di Sassetta, il nono dal dopoguerra ad oggi.
Due dati, nella consultazione nel piccolo comune della Val di Cornia, emergono e hanno un significato perfino maggiore del pur importante e atteso successo di Scalzini. Il primo riguarda la partecipazione al voto. A Sassetta ha votato il 64,37 per cento degli elettorali, un’affluenza molto scarsa e mai vista in questi termini in un paese attaccato alle proprie cose e alle proprie istituzioni. Si pensi che nel 2012 venne superato il 75 per cento.
Non è fuori luogo leggere, anche da così piccole realtà, un disamore per la politica che neanche la diretta conoscenza e l’indiscussa onestà dei candidati locali riesce a vincere.
Il secondo dato riguarda la presenza, nella competizione elettorale, di liste senza radicamento, pressoché assenti nei giorni della propaganda per il voto, piene di candidati che vengono da lontano, che lontanissimi vengono avvertiti dal corpo elettorale e che probabilmente nulla conoscono dei problemi del Comune. Per queste liste i risultati sono scontati più della elezione di Scalzini. C’è chi ha preso cinque voti e chi addirittura non ha racimolato neanche un consenso. Tutto lecito, per l’amor del cielo, ma anche tutte da capire le motivazioni di una così anomala presenza nella competizione elettorale. Misteri di tempi politicamente strani.
Almeno al secondo posto è giunta una lista che aveva per candidato sindaco il coordinatore della Misericordia di Castagneto, paese limitrofo a Sassetta e, per un operatore dell’assistenza, sicuramente familiare. Tanto è che proprio il gruppo di Nicola Leonardi ha conquistato tutti i tre seggi che spettano alle minoranza (andranno allo stesso Leonardi e ai candidati Giulia Santi e Barbara Lazzerini).
Invece i sette scranni di maggioranza saranno occupati dai candidati di “Sassetta democratica”: sette erano in lista e sette saranno in consiglio comunale (Massimo Baldassarri, Marco Bechelli, Angelo Bigoi, Cecilia Cresci, Eleonora Lorenzelli, Davide Martelli e Daniele Mazzanti). Il nuovo sindaco sarà chiamato anche a scegliere due assessori che sono stati ripristinati, per i piccoli Comuni, dalla riforma Del Rio.
Scalzini verosimilmente dovrà sceglierli fuori dal consiglio comunale per il semplice fatto che, essendo solo sette i candidati presenti in “Sassetta Democratica”, non ci sarebbe possibilità di subentri in caso di scelta all’interno della lista. Con la conseguenza che verrebbe a mancare il plenum dell’organo.