Promessa: in 4 anni la strada 398 fino al Gagno
PIOMBINO 22 luglio 2017 – Hanno annunciato con soddisfazione scaletta dei tempi e finanziamenti. Quattro anni e la strada 398 sarà percorribile a 4 corsie da Venturina fino al Gagno. La promessa questa volta è del viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, della sottosegretaria all’ambiente Silvia Velo, del sindaco di Piombino Massimo Giuliani, del direttore della progettazione Anas, l’ingegner Stefano Liani i quali hanno tenuto una conferenza stampa all’Hotel Centrale di Piombino.
Tutto a posto? Per loro sicuramente sì, per noi qualche dubbio resta ed è giustificato non solo da anni di annunci a vuoto ma anche dalla carte. Premettiamo che, ad idee chiarite ed a perplessità rimosse, non avremo remore ad accodarci al coro dei festanti. Oggi però ci sia consentita la prudenza che questa testata tra l’altro coltiva come regola: così nella vicenda Concordia, in quella, ridicola, di Khaled e in poi in ultimo su Cevital. Nessun tifo contrario ma voglia di vederci chiaro.
Cosa certa è che il prossimo 28 giugno si riunirà la Conferenza dei servizi per esaminare il progetto che Anas ha adeguato dopo averlo rilevato da Sat. Si tratta di poco più di tre chilometri di strada da Montegemoli al Gagno con due viadotti (uno di oltre 400 metri), un cavalcavia e due rotatorie.
Secondo quanto è stato riferito sia da Nencini che dall’ingegner Liani i lavori della conferenza dovrebbero essere rapidissimi, tali da concludersi forse in una sola giornata.
Poi si dovrà attendere l’estate durante la quale gli elaborati dovrebbe passare al vaglio del Cipe. Così è stato annunciato. Richiamando un lavoro di squadra che ha permesso di accelerare i tempi la convinzione è che il Comitato interministeriale possa comunque lavorare in una stagione insolita, magari a Parlamento in ferie. E sempre che — possibilità da non sottovalutare — il Governo, tra uno scossone e l’altro, riesca comunque a reggere. Se tutto andrà bene, come c’è comunque da augurarsi, si passerà alla fase di elaborazione del progetto definitivo con una gara di appalto per predisporre la quale si fa riferimento al primo semestre del 2018. Il successivo passaggio contempla l’iter dell’assegnazione dell’opera al vincitore (entro i primi mesi del 2019) e quindi i cantieri che dovrebbero restare aperti per due anni. Morale, a previsioni rispettate e tasselli meticolosamente tutti al loro posto, il primo veicolo potrà percorrere i tre chilometretti della nuova strada nel 2021, quattro anni da oggi e dopo un’attesa durata oltre un decennio. Ma, ha detto Nencini, “noi ci siamo fatti carico dell’opera a partire dalla primavera del 2016”.
I soldi? Beh, stanno qui le nostre maggiori perplessità. Lo abbiamo già scritto e nella conferenza stampa all’Hotel Centrale abbiamo avuto conferme. Si intende infatti finanziare l’opera con 50 milioni previsti nel contratto di programma Anas-Governo che copre gli anni dal 2016 al 2020. Come, su domanda dei cronisti, hanno ammesso sia Liani che Nencini, quel contratto concepito nel 2016 non è stato ancora firmato per l’intervento del ministero dell’economia e delle finanze. Prescindendo dalle motivazioni che abbiamo illustrato in un nostro precedente articolo, la conseguenza è che ad oggi i 50 milioni non sono immediatamente disponibili. “Non solo questo piccolo finanziamento — ha puntualizzato l’ingegner Liani — ma il complesso dell’attività Anas nei cinque anni previsti per importi di qualche miliardo di euro”. Nencini da politico ha, dal canto proprio, voluto insistere sull’intervento “politico” al fine di superare l’impasse. Due modi per chiarire che l’ostacolo potrà essere rimosso. Al momento però siamo all’imminente avvio di un iter con scadenze precisamente annunciate per realizzare un’opera i cui finanziamenti, momentaneamente non disponibili, si spera e si annuncia di avere presto.
E tra l’altro è stata poi anche riferita l’altra ipotesi di finanziamento che non si capisce bene quanto sia parente stretta della prima se non addirittura la stessa. Secondo queste ulteriori indicazione l’opera verrebbe finanziata da 25 milioni sempre previsti nel Contratto di programma Anas Governo e da altri 25 milioni messi a disposizione dalla presidenza del consiglio (sarà un nostro limite ma atti per questo stanziamento non ne abbiamo trovati né sono stati indicati). Tra l’altro nelle diapositive mostrate in conferenza stampa dall’Anas sono stati indicati tutti i 50 milioni (per l’esattezza 49,4 di cui 37 per i lavori veri e propri e 12,4 a disposizioni per espropri ecc.). E i 25 della presidenza del consiglio? Sono stati considerati nei conti dell’Anas o che altro?