430.000 euro per relax, fitness e svago?

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 19 otto­bre 2016 — Il gaze­bo è sta­to posizion­a­to, sono sta­ti trac­ciati i per­cor­si pedonali, ci sono le trac­ce dei per­cor­si e dei lam­pi­oni. Entro l’anno potrebbe essere tut­to com­ple­ta­to. Parole del­la Sin­da­ca Sof­frit­ti che di recente ha annun­ci­a­to ai cit­ta­di­ni lo sta­to d’avanzamento dei lavori nel­la pine­ta lun­go la “stra­da del par­co ter­male” di Cal­dana. E’ la pine­ta di pro­pri­età del Comune a monte del­la stra­da con davan­ti un vec­chio edi­fi­cio indus­tri­ale dismes­so, dietro una cava abban­do­na­ta da decen­ni e su un lato i resti del vec­chio impianto di bet­on­ag­gio del­la Beton­val. È uno dei luoghi più degra­dati del paese, poco fre­quen­ta­to e ai più sconosci­u­to. In una zona come quel­la sareb­bero sta­ti nec­es­sari pri­ma di tut­to inter­ven­ti di bonifi­ca e di risana­men­to ambi­en­tale nelle aree di pro­pri­età pri­va­ta abban­do­nate all’incuria. Invece il Comune ha deciso d’investire sul­la pine­ta di sua pro­pri­età qual­cosa come 431.000 euro, taglian­do tra l’altro oltre 100 piante. Per impedire la vista del degra­do che cir­con­da la pine­ta ha addirit­tura pre­vis­to un muro di diverse decine di metri lun­go la stra­da. La nos­tra ammin­is­trazione ha rib­a­di­to più volte che si trat­ta di un inter­ven­to gius­to, nec­es­sario ed ocu­la­to che per­me­t­terà di svilup­pare il ter­mal­is­mo e di offrire ai cit­ta­di­ni una nuo­va zona per il relax, il fit­ness, lo sva­go e il tem­po libero.
A noi non pare che il ter­mal­is­mo pos­sa trovare van­tag­gi dal posizion­a­men­to di un gaze­bo, di impianti fit­ness e da per­cor­si pavi­men­tati in una zona stret­ta oggi nel degra­do. E non ci sem­bra nep­pure che ci sia una forte pres­sione dei cit­ta­di­ni per attrez­zare quel­la pine­ta, ai più sconosci­u­ta. Sen­ti­amo invece richi­este per altri inter­ven­ti che l’amministrazione non fa, a par­tire dal­la migliore manuten­zione delle aree ver­di esisten­ti (in par­ti­co­lare quelle nelle zone urban­iz­zate dell’ex cam­po d’aviazione), dalle strade non ben asfal­tate, dall’illuminazione pub­bli­ca car­ente, dal degra­do che anco­ra cir­con­da la stazione fer­roviaria, da opere pub­bliche non anco­ra com­ple­tate e abban­do­nate come via Mon­tale, dal­lo sta­to d’abbandono delle aree lun­go via Cer­ri­ni come ad esem­pio ex capan­none Incer­ti.
431.000 euro spe­si nel­la pine­ta a fian­co dell’ex Beton­val non ci sem­bra­no una pri­or­ità, ma pos­si­amo sbagliare. È per ques­ta ragione che riv­ol­giamo nuo­va­mente alla Sin­da­ca e alla mag­gio­ran­za due domande. Chi ha chiesto al Comune di fare quell’intervento? Con quale moti­vazione è sta­to ritenu­to pri­or­i­tario? Per ora non abbi­amo avu­to risposte, ma atten­di­amo fiduciosi.

Comune dei Cit­ta­di­ni

Commenta il post