sì del cipe aL CONTRATTO ANAS con cui si vuol finanziare la strada

398: passetto avanti ma tempi più che mai biblici

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PIOMBINO 8 agos­to 2017 – Il Cipe nel­la sua ulti­ma sedu­ta di lunedì 7 agos­to ha dato il via lib­era al con­trat­to di pro­gram­ma Anas-gov­er­no 2016–2020. Un provved­i­men­to che era sta­to bloc­ca­to a feb­braio scor­so dal min­istro Padoan e che inter­es­sa Piom­bi­no e la Val di Cor­nia per­ché, sec­on­do quan­to ci han­no rac­con­ta­to a luglio (incon­tro all’hotel Cen­trale) il vicem­i­nistro alle infra­strut­ture Ric­car­do Nenci­ni, la sot­toseg­re­taria all’ambiente Sil­via Velo, il diret­tore del­la prog­et­tazione Anas Ste­fano Liani ed il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani, pro­prio in quel con­trat­to dovrebbe essere pre­vis­to il finanzi­a­men­to di 50 mil­ioni di euro per la real­iz­zazione dei sospi­rati tre chilometri del­la stra­da 398 da Mon­tege­moli al Gag­no.
Chiari­amo subito che l’approvazione del Cipe inter­es­sa solo inci­den­tal­mente e mar­ginal­mente Piom­bi­no. Il cuore del provved­i­men­to attiene, infat­ti, alla definizione dell’autonomia finanziaria dell’Anas, la quale, nel­la sostan­za, esce dal­la pub­bli­ca ammin­is­trazione per diventare ente autonomo nell’ambito di un prog­et­to di inte­grazione con l’azienda delle fer­rovie del­lo Sta­to. Resterà atti­vo un rap­por­to con il gov­er­no rego­la­to da cor­rispet­tivi sia per gli inves­ti­men­ti di Anas che per i servizi di ges­tione delle rete viaria. Pro­prio le dif­fi­coltà a definire com­pi­u­ta­mente i cri­teri di erogazione dei cor­rispet­tivi, spe­cial­mente in relazione agli inves­ti­men­ti, han­no por­ta­to all’impasse di mesi con il min­is­tero delle finanze fer­ma­mente deciso ad ottenere garanzie pri­ma del­la fir­ma del con­trat­to. La con­seguen­za, come han­no ammes­so all’hotel Cen­trale il vicem­i­nistro Nenci­ni e l’ingegner Liani, è sta­to un bloc­co dei finanzi­a­men­ti per il pro­gram­ma di opere pre­vis­to dall’Anas nel quadri­en­nio. Quin­di anche dei 50 mil­ioni pre­visti per la real­iz­zazione dei tre chilometri del­la 398.
Con l’approvazione del Cipe viene, di fat­to, sdo­gana­to un piano com­p­lessi­vo di lavori per 23,4 mil­iar­di, dei quali 6,4 mil­iar­di già mes­si a dis­po­sizione con la legge di sta­bil­ità del 2016 ed il resto pre­vis­to in risorse anch’esse già disponi­bili o inserite nei nuovi fon­di per lo svilup­po e la coe­sione. Altri 6,1 mil­iar­di riguardano inter­ven­ti in fase di atti­vazione ed in cor­so di ese­cuzione per cui il totale degli inves­ti­men­ti rag­giunge, sec­on­do quan­to rifer­i­to dal gov­er­no, i 29,5 mil­iar­di, il 24 per cen­to dei quali riguar­di inter­ven­ti nel Cen­tro Italia. Come evi­den­zi­a­to anche in una serie di dia­pos­i­tive proi­et­tate all’hotel Cen­trale, il finanzi­a­men­to dei 50 mil­ioni per i tre chilometri sarebbe tut­to com­pre­so nel con­trat­to Anas-gov­er­no pas­sato lunedì al Cipe. Come dire che,  pure in pre­sen­za di un prog­et­to real­iz­za­to dall’Anas per il trat­to Mon­tege­moli Gag­no di fat­to fino a lunedì è esis­ti­ta soltan­to l’indicazione ma nes­sun mate­ri­ale finanzi­a­men­to per la real­iz­zazione dell’opera. Al pun­to che, mal­gra­do ogni annun­cio ed ogni ras­si­cu­razione, quel­lo stes­so prog­et­to non sarebbe potu­to appro­dare al Cipe pro­prio per­ché pri­vo di effet­tive e disponi­bili risorse eco­nomiche.
Lo sce­nario, invece, cam­bia con l’ultima delib­era del Cipe. Se, come c’è sta­to assi­cu­ra­to all’hotel Cen­trale, il finanzi­a­men­to per la 398 è con­tem­pla­to nel con­trat­to Anas-gov­er­no 2016–2020, esso rien­tra in un doc­u­men­to sot­to­scrit­to e quin­di, ad iter defini­to, anche effi­cace. Sì per­ché va spec­i­fi­ca­to che l’approvazione del Comi­ta­to per la pro­gram­mazione non esaurisce il per­cor­so. Infat­ti esiste un prossi­mo pas­sag­gio per la for­mal­iz­zazione e la reg­is­trazione alla Corte dei Con­ti. Per i tem­pi di questo adem­pi­men­to vogliamo citare il “Sole 24 ore” che indi­ca un peri­o­do com­pre­so tra i mesi di otto­bre e novem­bre prossi­mi. Dovrà seguire l’emissione dei decreti per ind­i­riz­zare i finanzi­a­men­ti ed anche un pas­sag­gio allo stes­so Cipe del prog­et­to Anas per il trat­to Mon­tege­moli-Gag­no. Se, su di esso, si ipo­tiz­zano nor­mali e con­suete osser­vazioni si può pen­sare che i tec­ni­ci dell’azienda delle strade pos­sano met­tere mano alla stesura del prog­et­to defin­i­ti­vo nel 2018 abbon­dan­te­mente avan­za­to. Quin­di poi le gare, l’assegnazione dell’opera al vinci­tore dell’appalto, l’apertura dei cantieri  e, se tut­to andrà bene, almeno due anni per i  lavori. È trop­po ricor­rere al vec­chio det­to: “Cam­pa cav­al­lo…”?

 

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