Ecco il piano Anas. La strada 398 c’è o non c’è?
PIOMBINO 5 ottobre 2017 - La notizia è di ieri, mercoledì 4 ottobre, quando i media hanno reso pubblica l’uscita del piano di investimenti Anas per il periodo 2016–2020, approvato dal Cipe l’8 agosto scorso. Non è male ricordare che in quel piano erano contemplati anche i 50 milioni necessari per finanziare il lotto della strada 398 da Montegemoli al Gagno almeno secondo quanto reiteratamente assicurato nell’incontro all’hotel Centrale del 22 luglio scorso dal viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, dal sottosegretario all’ambiente Silvia Velo, dal sindaco di Piombino Massimo Giuliani e dal dirigente Anas Stefano Liani.
Al momento della presentazione del documento l’ufficio stampa dell’Anas ha consegnato alla stampa una documentazione nella quale si possono distinguere due capitoli: la presentazione del presidente dell’Azienda Giovanni Vittorio Armani e un “focus” sul piano stesso con le diverse indicazione delle opere e della loro ubicazione.
Ebbene in nessuno dei documenti sono comparse indicazioni sui finanziamenti della 398 né notizie sulla realizzazione della strada.
Immediatamente gli organi di informazione hanno divulgato la notizia già in rete al termine della mattinata del 4 ottobre. In nessuno dei molti articoli apparsi si sono potuti leggere riferimenti alla 398. Proprio nulla.
D’altra parte è risultata assolutamente infruttuosa la ricerca del documento integrale dell’Anas, passato per il Cipe. Sarebbe bastato quello per chiarire ogni dubbio. Invece quel programma di opere pubbliche (puntualizziamo “opere pubbliche”) al pubblico non è dato ancora di conoscere nonostante sia stato approvato da 57 giorni (ieri).
D’altra parte ancora, dopo l’entusiastica presentazione all’hotel Centrale (rassicurazioni, diapositive e risposte nette alle perplessità emerse nelle domande dei cronisti) ci saremmo aspettati un documento altrettanto entusiastico del tipo: “Ecco fatto, impegni rispettati, la 398, come vi avevamo promesso, è stata finanziata; è nel programma Anas, l’iter prosegue e la realizzazione pratica non è lontana”. Succede così da tempo per ogni iniziativa, anche per quelle definite ufficialmente “minime”, figuriamoci per un’opera essenziale come il collegamento tra la Variante Aurelia e il Gagno. Invece questa volta, nulla. Abbiamo stranamente ascoltato il silenzio. Poca cosa ma oggettivamente insolita.
Di conseguenza chi aspetta da anni la realizzazione della 398, chi da tempo ha ascoltato promesse e assicurazioni di ogni sorta è stato legittimato ad avere dubbi e a chiedere chiarimenti. Anche alcuni nostri cronisti lo hanno fatto in Facebook in modi assolutamente soft e interlocutori (“Speriamo sinceramente di aver preso un abbaglio come spesso capita spulciando nei meandri della burocrazia. Sarà il tempo comunque a chiarire”).
Una risposta è arrivata dal sottosegretario Silvia Velo che ha postato in Facebook questo messaggio rivolto a Luigi Faggiani: “Ho appena parlato con il viceministro Nencini che mi conferma quanto già noto e cioè che la 398 è finanziata nel piano Anas approvato al Cipe l’8 agosto scorso. Il piano a cui si fa riferimento oggi si limita a presentare le opere oltre i 100 milioni. Caro Luigi non so chi dovrebbe smentire questa notizia che ancora non ho letto pubblicata, mi auguro invece che prima di scriverla l’abbiano verificato. Soprattutto mi auguro che la strana sensazione che qualcuno tifi perché non si rispettino gli impegni presi sia infondata, perché sarebbe davvero incomprensibile”.
Al riguardo una considerazione e tre puntualizzazioni. Decisamente sgradevole il solito ritornello del “tifo contro”, dei gufi e di tutte le amenità che nulla hanno a che fare con le notizie. Non è accettabile che chiunque chieda un banale chiarimento, abbia un dubbio o addirittura non sia d’accordo venga bollato con queste scomuniche. È successo con la vicenda Concordia da rottamare a Piombino, con il mitico Khaled, con il salvatore della patria Rebrab, con la rotta a sud e in molte altre occasioni nelle quali se si fosse usata la prudenza predicata dai “gufi” forse le cose sarebbero andate meglio.
Prima banale puntualizzazione. Non è vero che la nota stampa presentata dall’Anas indichi solo opere sopra i cento milioni di euro. Esempi sono stati riferiti e non sono smentibili.
Seconda banale e poco influente precisazione. Nel momento in cui la Velo scrive di “non aver visto pubblicato” la notizia, diverse decine di testate avevano già reso noto da alcune ore il piano di investimenti dell’Anas senza la presenza della 398.
Terza considerazione. La Velo rimanda al viceministro Nencini la rassicurazione della presenza della strada nel programma Anas. Ne prendiamo doverosamente atto e, siccome vogliamo stimare Nencini come politico di parola, ribadiamo la richiesta di una pezza di appoggio ufficiale (documento Anas) che ci permetterà anche di approfondire e scrivere senza dover far ricorso a interpretazioni e vie traverse per capire.
I due giornali locali hanno trattato l’argomento in modo diametralmente opposto. Nessun dubbio per il Tirrreno che, sentito il viceministro Nencini, ha titolato: “La nuova 398 è nel programma Anas”. Perplessità evidenti invece sul Telegrafo che invece ha riportato: “Strada 398, ‘giallo’ nel piano Anas. Non c’è il capitolo spese dei due lotti”.
Questi al momento i fatti.
È evidente che sarebbe molto grave, quasi scandaloso, se dopo tutte le promesse, la 398 davvero non facesse parte degli interventi del piano Anas. Roba davvero pesante in periodo congressuale del Pd e preelettorale. Quindi è possibile che nei meandri, che sfuggono alla consultazione dei cronisti di paese, i finanziamenti in tutto o in parte ci siano. Ma allora perché banalmente non dimostrarlo, non tirare fuori una carta. Come sempre dovremo attendere il passare del tempo per avere una risposta con la conseguenza che, sempre più a Piombino e nel comprensorio, il tempo che passa diventa tempo perso. Ribadiamo l’invito: mostrateci il documento e andiamo serenamente avanti.