Imu e Tasi: oltre 15 milioni nelle casse dei Comuni
PIOMBINO 16 giugno 2018 – Nel mese orribile delle imposte e delle tasse, la scadenza di oggi riguarda due balzelli il cui gettito arriva interamente nelle casse dei Comuni. Si parla dell’acconto di Imu e di Tasi. Ovvero della cosiddetta “imposta comunale propria”, la maggiore entrata tributaria nelle casse degli enti locali, e della tassa sui servizi indivisibili, quelli cioè che sono erogati in maniera complessiva alla collettività (per esempio la gestione dell’illuminazione pubblica o la manutenzione delle strade).
IMU
Secondo le rilevazione del Siope, il Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti pubblici, il gettito complessivo dell’Imu, nei cinque Comuni della Val di Cornia, è di 14 milioni e 721mila euro. La parte del leone ovviamente la recita il Comune di Piombino con entrate di poco superiori ai 7 milioni e 138mila euro. Ma, a ben guardare e se si fa riferimento al numero dei residenti, l’Imu ha il gettito maggiore a San Vincenzo dove l’ente locale incassa cinque milioni e 65mila euro grazie soprattutto a numerose abitazioni, per lo più seconde case utilizzate soprattutto in estate, mantenute sfitte dai proprietari che conseguentemente devono far fronte a aliquote più alte al momento dei pagamenti. Il Comune di Campiglia Marittima incassa dall’Imu un milione e 807mila euro; Suvereto 565mila euro, Sassetta di 144mila.
Per quanto riguarda sia Imu che Tasi non si registrano novità di rilievo rispetto al 2017: tutti i cinque Comuni del comprensorio hanno mantenuto invariate le aliquote per il calcolo dell’imposta dalle quali dipende la maggiore o minore somma da corrispondere.
Il calcolo dei due balzelli è sostanzialmente analogo e risponde a criteri che, passando per le rendite catastali degli immobili, una serie di moltiplicatori e le diverse aliquote, consentono la definizione del tributo da versare in acconto a giugno e poi, a saldo, alla metà di dicembre.
Per evitare possibili errori e per facilitare la compilazione dei modelli F24 utilizzati per i versamenti, ogni Comune ha inserito nel proprio portale Internet un meccanico di calcolo assai utile. Negli stessi portali sono riferite notizie di servizio relative ai due tributi con la palma del sito più chiaro che, come sempre, spetta al Comune di Campiglia grazie al lavoro del tecnico Andrea Raspolli che, pensionato di recente, ha lasciato una buona eredità.
Per l’Imu è confermata, ovviamente, l’esenzione per la prima casa fatta eccezione per gli immobili di lusso delle categorie catastali A1, A8 e A9. Sono molto varie le scelte adottate dai cinque enti locali per quanto riguarda la determinazione delle aliquote per le diverse categorie di immobili. In linea di massima si può dire che esistono agevolazioni un po’ in tutte le delibere adottate dalle giunte per i contribuenti con Isee molto bassi, per le unità abitative locate a canoni concordati o per quelle affittate, solitamente nel regime di comodato d’uso, a parenti prossimi dei proprietari.
L’aliquota massima prevista dalle legge (1,06 per cento) è prevista in tutte le casistiche dei cinque Comuni.
TASI
La Tasi è invece un tributo che viene gestito in modo non uniforme dai cinque Comuni della Val di Cornia con la conseguenza che il gettito complessivo resta contenuto in 426mila 661 euro.
Alcuni enti locali, come Piombino e Campiglia Marittima, hanno deciso di limitare l’applicazione del balzello alle sole abitazioni di lusso delle categorie A1, A8 e A9. Tanto che, per esempio Campiglia, incassa appena 533,86 euro dalla tassa, (Piombino 16mila 280).
Altri Comuni, caratterizzati da una consistente presenza di seconde case, hanno invece adottato delibere che estendono la Tasi anche ad altre categorie di immobili. Ne risulta un gettito per San Vincenzo di 288mila euro; per Suvereto di 118mila euro e per Sassetta di 3.398 euro.