In Val di Cornia poco di quanto declamato a luglio
PIOMBINO 8 ottobre 2019 - Un miliardo e mezzo deciso dalla Regione per investimenti nel triennio 2019–2021 nelle aziende sanitarie toscane. Lo ha deliberato la giunta il primo ottobre scorso. Dal microfono del presidente Enrico Rossi e dell’assessore Stefania Saccardi si apprende (nota ufficiale dell’ufficio stampa della Regione) che “Gli interventi principali riguarderanno l’ampliamento di Cisanello a Pisa, la realizzazione del nuovo ospedale di Livorno, l’adeguamento e la ristrutturazione del policlinico Le Scotte a Siena. Altri interventi di edilizia ospedaliera a Pistoia, Prato, Firenze, Lucca, Viareggio, Arezzo. Praticamente, gli interventi riguardano tutti gli ospedali toscani, ma non solo: Case della Salute, sedi distrettuali, strutture psichiatriche, elisuperfici. Sono lavori di ristrutturazione, manutenzione, adeguamento, efficientamento energetico, bonifica, adeguamento sismico, antincendio”.
Una sorta di manna che, nei piani di investimento triennali, pioverà da Firenze su tutto il territorio regionale, così destinato, in poco tempo a diventare un modello di qualità e quantità quasi da finire nel libro del guinness dei primati.
Si può sperare nei miracoli dal momento che non costa nulla ma conviene anche mantenere un po’ di prudenza perché, come si sa, i sogni svaniscono all’alba, soprattutto in periodo preelettorali dove, forse per la prima volta, le certezze di un tempo possono diventare solo una probabilità.
Gli interventi chiaramente presuppongono finanziamenti adeguati. La giunta regionale ha indicato queste fonti:
Contributi in conto capitale dallo Stato euro 594.142.577,00
Contributi in conto capitale dalla Regione euro 425.658.052,00
Mutui euro 354.265.740,00
Alienazioni euro 82.642.460,00
Altri contributi in conto capitale
(comprensivi di eventuale contributo privato) euro 49.487.947,00
Nella delibera si indicano anche i finanziamenti destinati alla singole aziende.
Per quanto riguarda l’Asl nord ovest della quale fanno parte Piombino e la Val di Cornia si ha una previsione di finanziamento nel triennio 2019–2021 di 207.353.126,00 euro con flussi di erogazioni di 61.709.027 euro nel 2019, 68.994,322 euro nel 2020 e 76.649.778 nel 2021. Per l’Asl comprendente Livorno sono anche indicati finanziamenti negli anni 2022 e successivi fino alla previsione di 441.807.126 euro. Chiaramente questi stanziamenti sono finalizzati alla prevista costruzione del nuovo ospedale di Livorno. Così come finanziamenti, sempre per il 2022 e annualità successive, sono previsti per l’area ospedaliera pisana (trasferimento a Cisanello per euro 423.092.370) e per l’area ospedaliera senese (adeguamento delle Scotte per euro 229.963.436).
Più in particolare per l’Azienda nord-ovest sono indicati interventi su fabbricati (68 milioni, 509 mila e 777 euro), per le attrezzature sanitarie (4 milioni di euro) e per altri beni (mobili, arredi, automezzi per 4 milioni e 140 mila euro).
Nello specifico vengono indicati 25 interventi su Massa Carrara, 25 su Lucca, 20 su Pisa, 7 su Viareggio e 57 su Livorno dei quali 9 su Piombino e 4 sulla Val di Cornia. In particolare per la zona vengono previsti:
- L’adeguamento alla normativa per la prevenzione incendi sul presidio ospedaliero di Piombino;
- L”adeguamento alla normativa per la prevenzione incendi nella zona della Val di Cornia;
- Interventi di sicurezza antisismica sul presidio ospedaliero di Piombino;
- L’acquisto dei locali per la società della salute a Venturina (Cosa poco comprensibile per come è riferita dal momento che i locali sarebbero quelli che ospitarono il Bic di fatto già di proprietà regionale);
- Interventi di rifunzionalizzazione, manutenzione e adeguamento/sostituzione di impianti, piazzole parcheggio e accessibilità con ascensore dal parcheggio nel presidio ospedaliero di Piombino (si tratta del progetto illustrato nel 2015 e per il quale venne allora indicata la disponibilità finanziaria di 350mila euro);
- Rifacimento tubazioni acqua e coperture nel presidio ospedaliero di Piombino;
- Casa della salute a Piombino;
- Adeguamento del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Piombino;
- Adeguamento del servizio psichiatrico di diagnosi e cura nel presidio ospedaliero di Piombino ;
- Adeguamento delle sale operatorie — blocco parto nel presidio ospedaliero di Piombino;
- Nuovo Distretto socio sanitario a Piombino;
- Nuovo Distretto socio sanitario a Sassetta;
- Nuovo Distretto socio sanitario a Suvereto.
La delibera che indica gli investimenti nel triennio 2019–2021 chiaramente non può non essere messa in relazione con l’atto che la stessa giunta regionale ha adottato il primo luglio scorso, avente per oggetto: “Piano di azione per lo sviluppo dell’offerta di servizi ospedalieri e territoriali integrati per la Val di Cornia e possibile ridefinizione del suo bacino territoriale <naturale>: costituzione della Commissione tecnica”. Dell’argomento abbiamo scritto nell’articolo di pochi giorni fa dal titolo “Piano sanitario: come le buche, come gli ascensori”.
In questo articolo abbiamo testualmente riportato una serie di interventi indicati nell’atto regionale. Per tutti citiamo il capitolo in cui la Regione scrive: “Consolidamento in sicurezza, anche strutturale, delle attività di ortopedia, chirurgia generale, medicina, servizio trasfusionale, urologia, radiologia, senologia, oculistica, salute mentale anche con l’istituzione del servizio psichiatrico di diagnosi e cura”.
Ben poco di tutti questi interventi è contemplato nel piano degli investimenti approvato il primo ottobre. Se la riorganizzazione di pronto soccorso e l’impegno per il mantenimento del punto nascite sono presenti sia nella delibera di luglio che nel piano di ottobre, risulta invece assente, nel programma triennale, l’annunciato potenziamento dell’oncologia o la rete materno infantile per “la gestione del bambino in condizione critiche”.
Si aggiunga che la delibera di luglio non indica finanziamenti per tutte le indicazioni di intervento contenute nell’atto. Genericamente, per la spesa, pare che tutto sia rimandato al piano degli investimenti triennale dove però molti buoni propositi esposti in estate non sono presenti. La speranza è che un chiarimento possa giungere dalla commissione tecnica prevista per attuare i progetti enunciati nella delibera di luglio. Il fatto è che, come già riferito, questa commissione doveva essere nominata entro il 30 agosto, una data passata però infruttuosamente da tempo.