A Campiglia piove sul bagnato.….
CAMPIGLIA 28 ottobre 2015 — Anticipare i dissesti causati dai fenomeni naturali è in parte possibile con nuove tecnologie all’avanguardia che sono state oggetto di studio e ricerca per vari anni e che oggi sono diventate realtà mature, applicabili a prezzi abbordabili e quindi sfruttabili dai professionisti che ogni giorno si misurano con il nostro territorio. L’amministrazione di Campiglia, dietro anche ad una pressione attenta e insistente da parte del M5S, ha effettuato, in luoghi alluvionati con seri danni come Banditelle, parziali lavori per il dissesto idrogeologico. Il consumo di suolo è un problema dalle dimensioni preoccupanti che va affrontato con una strategia a lungo termine per preservare il territorio dal degrado. I Comuni, a parer nostro, dovrebbero essere obbligati a pianificare il territorio seguendo i principi del riuso e della rigenerazione urbana, recuperando gli spazi dismessi e ristrutturando il patrimonio edilizio senza rubare altro suolo all’ambiente naturale. Davanti allo scempio che ci ritroviamo anche nell’odierna giornata a dover sopperire, la domanda sorge spontanea:“Possiamo in qualche modo arginare il problema o dobbiamo solo subirne i danni?” L’obiettivo è far si che le nostre zone non siano più indifese verso questi fenomeni atmosferici, il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di alluvioni riguarda molte aree della zona circostante, che comportano ogni anno un bilancio economico pesantissimo, intollerabile. E’evidente l’assoluta necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, attraverso cui affermare una nuova cultura dell’impiego del suolo che metta al primo posto la sicurezza della collettività e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono. In un contesto in cui sono sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che comportano fenomeni meteorologici estremi caratterizzati da piogge intense concentrate in periodi di tempo sempre più brevi, la gestione irrazionale del territorio porta a conseguenze disastrose. Siamo sì in un paese denominato termale ma gli agricoltori di Venturina attuano altre colture che non quelle del riso, con danni economici ingenti a tutto il settore. I punti nevralgici di Venturina Terme, come le scuole Altobelli,s tamani hanno messo a dura prova genitori e bambini che, allo squillare della campanella di entrata, si sono dovuti addentrare in una vera e propria palude fangosa per accedere ai locali scolastici. La macchina organizzativa dell’allerta meteo pare abbia funzionato a metà, con lo spiegamento di forze come protezione civile, consorzio di bonifica, polizia municipale ecc.…..Ma riteniamo altresì poco incidente“chiudere le stalle quando i buoi sono oramai scappati”.….… Non possiamo più inseguire emergenze, l’amministrazione faccia la sua parte!!!!!!!
I consiglieri portavoce Daniele Fioretti e Chesi Cristina non parteciperanno alla I° Commissione e saranno a disposizione dei cittadini che hanno subito danni, insieme a tutti gli attivisti.
I consiglieri portavoce del M5S Campiglia Marittima
Daniele Fioretti
Cristina Chesi