A Piombino non si coltiva la canapa sativa

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 19 feb­braio 2020 — Dif­feren­zi­azione: ter­mine usato per definire qual­cosa di nuo­vo ed alter­na­ti­vo a quel­lo che già è pre­sente. Paro­la molto uti­liz­za­ta dal­la polit­i­ca locale, alla quale spes­so però non viene dato segui­to con i fat­ti.
Il 17 feb­braio, il Movi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no ha pre­sen­ta­to in Con­siglio Comu­nale una mozione riguardante la colti­vazione del­la cana­pa sati­va nel nos­tro ter­ri­to­rio ed è sta­ta boc­cia­ta dal­la mag­gio­ran­za che ammin­is­tra il nos­tro Comune.
Durante l’esposizione sono sta­ti ben spec­i­fi­cati gli scopi di tale pro­pos­ta, in prim­is quel­lo di fornire un’al­ter­na­ti­va pro­dut­ti­va alle aziende agri­cole locali, per­me­t­ten­do loro di uscire dal­la mor­sa del­la grande dis­tribuzione, che ne limi­ta forte­mente le pos­si­bil­ità di guadag­no, e con­tem­po­ranea­mente creare una nuo­va fil­iera pro­dut­ti­va per la trasfor­mazione del prodot­to, con con­seguente pos­si­bil­ità di nuovi posti di lavoro.
Tut­to questo in un’ottica di rilan­cio del­l’a­gri­coltura in gen­erale, set­tore dalle enor­mi poten­zial­ità purtrop­po inespresse.
Tra i van­tag­gi di ques­ta colti­vazione vi è l’e­siguo bisog­no di acqua, in un ter­ri­to­rio che vede larga parte del­la pro­pria fal­da freat­i­ca ormai com­pro­mes­sa dal­l’ir­re­versibile avan­za­men­to del cuneo sali­no, come pure la ben nota capac­ità depu­rante da alcu­ni inquinan­ti, quali i met­al­li pesan­ti.
La con­seguente lavo­razione aprirebbe sce­nari di mer­ca­to per il suo impiego estrema­mente mul­ti­set­to­ri­ale e attuale. Tra le numerose appli­cazioni ricor­diamo quelle in cam­po tes­sile, edilizio, cos­meti­co e pro­duzione car­taria con minor impat­to ambi­en­tale, oltre a rap­p­re­sentare una preziosa risor­sa esti­va di polline per le api.
La pro­pos­ta si arti­cola­va su tre pun­ti: 1) l’is­ti­tuzione di un tavo­lo di lavoro per l’a­gri­coltura in gen­erale, come sup­por­to alle aziende locali, al quale avreb­bero dovu­to parte­ci­pare l’Am­min­is­trazione Comu­nale, le Asso­ci­azioni di Cat­e­go­ria del­l’a­gri­coltura (inclu­so quelle delle aziende pro­dut­tri­ci di cana­pa), una rap­p­re­sen­tan­za del Dipar­ti­men­to Agri­coltura del­la Regione, tec­ni­ci del set­tore e rap­p­re­sen­tan­ti delle aziende locali; 2) pro­mozione attra­ver­so il tavo­lo del­la pro­duzione di col­ture alter­na­tive ed inno­v­a­tive, a com­in­cia­re dal­la cana­pa; 3) orga­niz­zazione di un con­veg­no sul tema a Piom­bi­no.
Tre pro­poste di buon sen­so e cer­ta­mente non impat­tan­ti sul bilan­cio comu­nale, ma la mag­gio­ran­za ha deciso di resp­in­gere sen­za trop­pi ten­ten­na­men­ti la nos­tra pro­pos­ta, nonos­tante i con­tinui procla­mi sul­la volon­tà di dial­o­go e con­fron­to sui temi.
Final­mente però, nel Con­siglio Comu­nale di Piom­bi­no, si è par­la­to di svilup­po eco­nom­i­co locale e purtrop­po questo è da con­sid­er­ar­si una novità.
Magra con­so­lazione.

Movi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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