A Suvereto troppe mezze verità

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pervenuta in redazione

SUVERETO 1 otto­bre 2015 — In queste ultime set­ti­mane abbi­amo avu­to il piacere di leg­gere sul­la stam­pa che, a Suvere­to, sta­va per iniziare la rac­col­ta rifiu­ti urbani con il sis­tema del por­ta a por­ta per tut­to il ter­ri­to­rio, sen­za spie­gar­ne l’organizzazione; il fat­to era già sta­to annun­ci­a­to in assem­blea alcu­ni mesi orsono ma anche allo­ra, sen­za entrare nei par­ti­co­lari del­la nuo­va orga­niz­zazione. Bel­la scelta, però, dici­amo tut­ta la ver­ità, i par­ti­co­lari dell’organizzazione non sono molto allet­tan­ti.
Sono bas­ta­ti pochi giorni e abbi­amo trova­to la spie­gazione del nuo­vo che, purtrop­po, era una brut­ta mez­za ver­ità. Di fat­to alle attiv­ità com­mer­ciali viene tol­ta la rac­col­ta del­la frazione umi­da gior­naliera e le stesse attiv­ità dovran­no, moto pro­prio, portare i loro rifiu­ti ai pun­ti di rac­col­ta apposi­ti gesti­ti in for­ma diret­ta con chi­ave sui bidoni medi, le aree sono col­lo­cate nel parcheg­gio del cimitero e sul piag­gione del Logo. C’è da alli­bire veden­do così trat­ta­to un bene che fa parte del pat­ri­mo­nio stori­co locale e che dovrebbe essere sal­va­guarda­to e val­oriz­za­to, ma purtrop­po si insiste nel­la sua non con­sid­er­azione così come era pos­to nel­la con­ven­zione risalente al manda­to ammin­is­tra­ti­vo degli anni 1999–2004 che di fat­to ave­va pos­to indi­cazioni deboli che han­no con­sen­ti­to all’impresa di las­cia­r­lo pres­soché inal­ter­ato.
Ma tor­ni­amo al pun­to di rac­col­ta del­la frazione umi­da per i com­mer­cianti: dato che per andare a scari­care il rifi­u­to avran­no obbli­go di pren­dere un mez­zo, questo dovrebbe essere local­iz­za­to in un pun­to agev­ole per rag­giunger­lo con i mezzi anche più gran­di. Non si capisce il per­ché del­la scelta cadu­ta al Logo (ripeto su una tes­ti­mo­ni­an­za stor­i­ca) e nel parcheg­gio del cimitero per­ché sono pun­ti anche dif­fi­cili da rag­giun­gere e viene appe­san­ti­to dal traf­fi­co una parte che vor­rem­mo invece alleg­gerire. Sono state trascu­rate anche le ragioni dell’igiene pub­bli­ca e del­la sicurez­za ambi­en­tale, bas­ta ricor­dare che adi­a­cente al piag­gione c’è un forno di pan­i­fi­cazione e siamo nel cen­tro di res­i­den­za urbana. Inoltre lo stes­so piag­gione del Logo sarebbe utile che venisse trat­ta­to come quel­lo di via Scaglione, real­iz­za­to con con­ven­zione del suc­ces­si­vo manda­to ammin­is­tra­ti­vo e ben trat­ta­to e val­oriz­za­to, da portare solo ad una fruizione pub­bli­ca.
Poi in questi giorni abbi­amo avu­to un’altra sor­pre­sa: dall’ 1 otto­bre non sarà più rac­col­ta la plas­ti­ca nelle zone dove già esiste il por­ta a por­ta e tutte le famiglie dovran­no quin­di pren­dere l’auto e andare a svuotare i loro rifiu­ti in plas­ti­ca. Tut­ti gli anziani del cen­tro stori­co ringraziano viva­mente. Appare evi­dente che così non si può chia­mare rac­col­ta por­ta a por­ta per tut­to il ter­ri­to­rio comu­nale, ma è soltan­to parziale las­cian­do a cari­co delle famiglie una respon­s­abil­ità ogget­ti­va di man­tenere la selezione del rifi­u­to e di deposi­tar­lo nelle cam­pane in modo diret­to. Quin­di con notevoli costi per le famiglie, sen­za avere nem­meno un alleg­ger­i­men­to del­la quan­tità di tas­sa per i rifiu­ti e in più con un forte aumen­to dell’uso di mezzi pri­vati che sicu­ra­mente aumenter­an­no l’inquinamento gen­erale e sem­pre le spese a cari­co delle famiglie e delle attiv­ità com­mer­ciali. Forse sarebbe sta­to molto più utile che det­ta nuo­va orga­niz­zazione fos­se dichiara­ta e con­fronta­ta pri­ma con i cit­ta­di­ni e non far­ci trovare all’ultimo momen­to con un nuo­vo che sa soltan­to di vec­chio, non traspar­ente e non demo­c­ra­ti­co. Cer­ta­mente così facen­do non si aiu­ta una com­pren­sione ogget­ti­va del­la bon­tà del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, dob­bi­amo augu­rar­ci che le nos­tre famiglie siano attente e non si fac­ciano pren­dere dal­lo scon­for­to di questo pren­dere e las­cia­re man­te­nen­do una forte atten­zione alla sal­va­guardia dell’ambiente in gen­erale. Le ragioni mi sem­bra­no davvero molte affinché si pro­ce­da ad una imme­di­a­ta rimozione con nuo­va e gius­ta indi­vid­u­azione di local­iz­zazione diver­sa di un servizio che deve rimanere tale garan­ten­do un gov­er­no delle cose che sap­pia anal­iz­zare bene tut­to e non solo una parzial­ità a se stan­ti.
Sono anche cer­to che i nos­tri concit­ta­di­ni se vedessero una mag­giore umiltà e disponi­bil­ità all’ascolto partecipereb­bero volen­tieri ad un con­fron­to che facesse sca­turire una nuo­va orga­niz­zazione parte­ci­pa­ta non solo a dis­cor­si ma con fat­ti reali.

Wal­ter Gasperi­ni

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