A tempo debito, qualcosa forse anche a Piombino
PIOMBINO 1 febbraio 2016 - Nel protocollo di intesa per la realizzazione del “Progetto Galileo”, firmato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, dal presidente del Nuovo Pignone Massimo Messeri, dal Ceo del Gruppo GE Oil & Gas Lorenzo Simonelli il 31 gennaio 2016 a Firenze, il tema degli investimenti a Piombino è affrontato solo nella premessa, dopo l’elenco degli investimenti realizzati a Firenze, Massa, Carrara e Livorno, con le seguenti parole: «…risulta in fase di valutazione un ulteriore investimento di Nuovo Pignone spa presso il porto di Piombino per l’assemblaggio e collaudo di grandi moduli energetici (in aggiunta al sito di Massa-Carrara), per una media di 120 posti di lavoro/anno e picchi occupazionali fino a 300 addetti, previo completamento della piattaforma logistica da parte dell’Autorità portuale con il supporto finanziario della Regione Toscana (pari a 60 milioni di euro come previsto dall’articolo 19 della legge regionale 46/2015, collegata alla legge di stabilità per l’anno 2016)…».
Ne consegue che
- l’eventuale investimento a Piombino, ancora in fase di valutazione, non rientra nel “Progetto Galileo” per il quale è prevista la possibilità che tra tre mesi si stipuli un accordo di programma;
- l’investimento del Nuovo Pignone presso il porto di Piombino implica il completamento della piattaforma logistica di Piombino da parte dell’Autorità portuale;
- quest’ultima è legata al finanziamento previsto dalla Regione nella legge 82/2015 [non 46/2015] all’articolo 19.
Se si va a leggere quest’ultima disposizione si scopre che «…la Regione Toscana concorre finanziariamente alla realizzazione degli interventi in attuazione del piano regolatore portuale del porto di Piombino, attraverso l’erogazione all’Autorità portuale di Piombino di contributi straordinari, per un importo massimo di tre milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2035, per il concorso al rimborso degli oneri di ammortamento derivanti dalla contrazione di finanziamenti da parte della stessa Autorità portuale, previa stipula di specifico accordo di programma, sulla base delle fasi di realizzazione degli interventi…».
Nell’accordo di programma «…sono definite, fra l’altro, le modalità di assegnazione, erogazione e rendicontazione delle risorse e, in particolare, l’eventuale rideterminazione del contributo regionale a seguito di:
- a) aumento delle entrate proprie dell’Autorità portuale di Piombino in conseguenza dell’entrata a regime degli investimenti realizzati;
- b) abbattimento dei costi di realizzazione degli investimenti in sede di aggiudicazione dei relativi appalti…»
Un accordo di programma, un mutuo da contrarre e poi progettazioni e lavori da realizzare. Difficile dunque pensare, come dichiara il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, che si tratti di tempi brevi e addirittura affermare che «…ora attendiamo il progetto vero e proprio che dovrebbe essere pronto in tre mesi…».
Ma di cosa stiamo parlando? Il nuovo porto di Piombino, stando al progetto dell’ Autorità portuale, sarà pronto nel 2020, ammesso che tutto fili liscio e salvo imprevisti, cosa molto improbabile.
Quanto annunciato, purtroppo, sono solo parole, come diceva una nota canzone!!!!!!
http://www.ap.piombinoelba.it/sites/default/files/documenti/news/Brochure%20Autorita%CC%80%20Portuale%20Piombino%20Elba_ita.pdf