A Venturina l’accesso alle Poste negato ai disabili

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CAMPIGLIA 29 feb­braio 2016 — Il liv­el­lo di civiltà e di svilup­po di un paese si misura dall’attenzione e l’aiuto che pres­ta ai sogget­ti più deboli del­la soci­età. È opin­ione nos­tra che chi si ded­i­ca all’es­pe­rien­za di ammin­is­tra­tore comu­nale, dove la polit­i­ca si attua con la rispos­ta imme­di­a­ta al bisog­no, la buca nel­la stra­da, il pun­to luce in per­ife­ria, prove che se non super­ate, non rispet­tate e sod­dis­fat­te ledono la dig­nità di una per­sona e la sua man­can­za, sono inac­cetta­bili. Come l’ac­ces­so nega­to agli uffi­ci delle Poste Ital­iane di Ven­tu­ri­na Terme, con una ram­pa per dis­abili chiusa ora­mai da quindi­ci giorni cir­ca per lavori di nor­male manuten­zione, ma con ria­per­tu­ra da des­ti­nar­si e con la mes­sa in sicurez­za non pro­pri­a­mente idonea.Ma, lavori stra­or­di­nari come questi, in quan­to vietano l’ac­ces­so a un servizio pub­bli­co, preve­dono ban­di e iter buro­crati­ci? O dopo aver mes­so in sicurez­za il luo­go da riparare, pos­sono essere ese­gui­ti già dal giorno suc­ces­si­vo? Un mea cul­pa ogni tan­to ci vor­rebbe e a met­ter­ci su una sedia a rotelle e fare una passeg­gia­ta, pas­sare un giorno, ne bas­ta uno, accan­to a loro per capire davvero cosa sig­nifi­ca la man­can­za di un servizio anche solo per un giorno. La qual­ità del­la vita non è una frase fine a se stes­sa; con essa si intende speci­fi­care il“diritto“di“essere per, con, nel­la realtà”, si intende creare un dis­cor­so alla pari cir­ca le con­dizioni dei dis­abili. Non si han­no notizie certe cir­ca la con­sis­ten­za dei fon­di esisten­ti nel­la cas­sa del Comune ma, si pre­sume non deb­bano essere floride se, a ogni min­i­ma richi­es­ta di qual­cosa che rien­tra nei para­metri del­la civile con­viven­za, la rispos­ta da parte degli ammin­is­tra­tori locali, è sem­pre la stes­sa: “Non ci sono fon­di suf­fi­ci­en­ti nel bilan­cio comu­nale”. Con la pre­sente si vuole seg­nalare che uno dei fab­bisog­ni del­la comu­nità, più volte fat­to pre­sente da chi è penal­iz­za­to dal­la man­ca­ta real­iz­zazione del fab­bisog­no stes­so, è l’abbattimento delle bar­riere architet­toniche esisten­ti nel nos­tro paese. Purtrop­po e con pro­fon­da pre­oc­cu­pazione i dis­abili assistono iner­mi alla creazione di altre e nuove bar­riere piut­tosto che ved­erne abbat­tere qual­cu­na, vedi anche le ultime opere urban­is­tiche. Abbi­amo scel­to di affrontare cosi il tema bar­riere,  per affer­mare che dis­abil­ità non è solo il risul­ta­to di una carat­ter­is­ti­ca dell’individuo, in quan­to a deter­minare la con­dizione di dis­abil­ità è piut­tosto il con­fron­to con un ambi­ente sfa­vorev­ole, infat­ti ques­ta ammin­is­trazione, invece di andare ver­so la lin­ea “Nes­suno si sen­ta esclu­so”, adot­ta quel­la del “Ven­go anch’io No tu No”.….Quindi chiedi­amo all’ ammin­is­trazione comu­nale il ripristi­no imme­di­a­to del­la ram­pa adi­a­cente alle Poste Ital­iane e la pre­sa in con­sid­er­azione, in vista di impor­tan­ti e rad­i­cali lavori che preve­dono la ricostruzione dei per­cor­si pedonali, di tenere ben pre­sente il dirit­to di tut­ti a favorire l’abbattimento di even­tu­ali bar­riere; una richi­es­ta legit­ti­ma, a tutela non solo dei più deboli ma di tut­ti i cit­ta­di­ni che presto o tar­di dovran­no fare i con­ti con gli acciac­chi dell’età. Vogliamo inoltre sot­to­lin­eare quel­lo che è sot­to gli occhi di tut­ti e cioè un Comune poco inclu­si­vo sul­la via­bil­ità e sen­si­bi­liz­zare su quan­to poco con­sid­er­a­ta sia la dis­abil­ità nei suoi più vari aspet­ti, già ves­sa­ta dai tagli imposti in ter­mi­ni assis­ten­ziali dai gov­erni degli ulti­mi anni.

I con­siglieri M5S Campiglia
Daniele Fioret­ti
Chesi Cristi­na 

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