A Venturina ora esiste anche la Casa dell’acqua
VENTURINA TERME 8 aprile 2017 – È stata inaugurata a Venturina Terme la “Casa dell’acqua”. Si tratta di una piccola struttura rettangolare riccamente dipinta e situata lungo via Don Sturzo a ridosso della caserma della Polizia stradale. È stata concepita per erogare “acqua di alta qualità” a chi ne voglia usufruire. In un depliant, realizzato dal Comune di Campiglia Marittima, si previene un’osservazione scontata, evidenziando che, comunque, “l’acqua del rubinetto è altrettanto sicura e buona da bere benché meno gradevole di sapore”. Per avere “acqua più gradevole di sapore” di fatto si può riempire gratuitamente da un distributore automatico una o più bottiglie di acqua, con caratteristiche chimiche definite “elevate”. Se invece si desidera acqua fresca e frizzante, cioè addizionata con anidride carbonica, la stessa bottiglia si potrà riempire con 5 centesimi attraverso una gettoniera. È anche previsto l’uso di una chiavetta ricaricabile che, con 5 euro, si può acquistare allo sportello servizi educativi e sociali della delegazione comunale di Venturina, nei pressi dell’ingresso della fiera-mostra. L’impianto che tratta l’”acqua di alta qualità” contempla una serie di passaggi: sette in tutto per migliorarne le caratteristiche. Va da sé che non sarebbe possibile erogare attraverso la rete idrica, tra l’altra abbastanza malmessa, un’acqua con le caratteristiche chimiche di quella che si ottiene alla nuova struttura di via Don Sturzo. Neanche prevedendo interventi costosissimi che per giunta finirebbero poi per aumentare le bollette già oggi tra le più salate d’Italia.
La struttura è stata realizzata dal Comune di Campiglia Marittima ed il servizio è gestito da Asa. Il costo complessivo è stato di 35 mila euro. Per rendere la Casa meno anonima l’ente locale si è avvalso dell’apporto della scuola di pittura dell’accademia delle belle arti di Firenze che, con un progetto di Allan Boccatonda, ha dipinto le pareti scegliendo un tema legato all’ambiente marino, alle sue fiabe ed al suo mito. Alle realizzazione dell’opera hanno partecipato i seguenti allievi della scuola diretta dal professore Saverio Calogero Vincinguerra: Giuseppe Antonio Capri, Michele Iafrancesco, Valentina Luzzi, Martina Paladini, Serenella Randazzo.
Nella cerimonia di inaugurazione è intervenuto il sindaco di Campiglia Rossana Soffritti che, illustrando la struttura, ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per realizzarla. Ha poi parlato il presidente di Asa Andrea Guerrini che, non nascondendo la pesantezza delle bollette del gestore, ha indicato in 300 euro l’anno la possibilità di risparmiare da parte di una famiglia evitando l’acquisto di bottiglie della minerale nei supermercati e prelevando l’acqua dalla nuova Casina. Il presidente è anche sottolineato come l’erogazione di acqua normale nel nuovo impianto sia gratuita mentre in molte altre zone i gestori richiedono un pagamento per lo stesso servizio. Ottimo ma, in verità, non un grande regalo se solo si pensi che il costo medio annuo (famiglia di tre persone con un consumo di 192 metri cubi) per il servizio idrico integrato nelle zone servite da Asa raggiunge i 628 euro contro i 117 di Isernia, i 140 di Milano, i 166 di Campobasso, i 171 di Cosenza, i 184 di Caserta, i 198 di Varese, i 201 di Catania, i 212 di Imperia, i 220 di Rieti, i 220 di Savona. Differenze che a nostro modesto giudizio non possono essere giustificate solo dagli innegabili maggiori costi per captare, erogare e gestire il servizio (isole, territori particolari da servire) e dagli investimenti livornesi che da qualche tempo, tra l’altro, vengono rateizzati nelle bollette. Come è il caso degli impianti per il trattamento del boro e dell’arsenico che, entrati in funzione cinque anni fa, ribaditi ad ogni piè sospinto, sono stati inseriti nelle rate delle bollette per i lavori effettuati nei trienni 2018–2010 e 2011–2013.
Infine ha parlato il professor Saverio Calogero Vinciguerra che ha illustrato i lavori pittorici definendo “unica”, per le caratteristiche artistiche, la Casa dell’acqua di Venturina rispetto alle altre che esistono sul territorio, che essa “rimarrà nei tempi”. Più che un’affermazione, una speranza.
Infine, prima del taglio del nastro, la benedizione del parroco Don Gianfranco Cirilli.