Abolire la tassa di soggiorno è cosa saggia

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 6 luglio 2015 — Con­di­vidi­amo pien­amente l’iniziativa del Movi­men­to 5 stelle Campiglia e sot­to­scriver­e­mo la loro petizione per abolire la tas­sa di sog­giorno.
Sin dal 2012, anno del­la sua pri­ma isti­tuzione, abbi­amo sostenu­to con forza che, nel­la nos­tra realtà, quel­la tas­sa era ingius­ti­fi­ca­ta e con­tro­pro­du­cente. Lo abbi­amo rib­a­di­to nel pro­gram­ma elet­torale del 2014 e lo ricon­fer­mi­amo, con asso­lu­ta con­vinzione, pro­prio alla luce di ciò che è accadu­to. Come ave­va­mo denun­ci­a­to sin dall’inizio, quel­la tas­sa venne isti­tui­ta a segui­to del­la deci­sione del Comune di Piom­bi­no di appro­pri­ar­si, indeb­ita­mente, delle entrate dei parcheg­gi dei parchi costieri di Ster­pa­ia e Barat­ti (cir­ca 1,2 mil­ioni di euro!!)per far fronte a gravi deficit del pro­prio bilan­cio.
Quel­la deci­sione pro­dusse un altret­tan­to grave deficit nel bilan­cio nel­la soci­età Parchi, parte­ci­pa­ta da tut­ti i Comu­ni del­la zona. Per con­vin­cer­li ad accettare quell’assurda deci­sione Piom­bi­no pro­pose di isti­tuire una tas­sa di sog­giorno in tut­ta la zona per coprire il buco nel­la soci­età Parchi e per sostenere il tur­is­mo. La tas­sa fu isti­tui­ta, ma né l’una né l’altra delle promesse sono state man­tenute: la soci­età Parchi ha avu­to minori entrate e incon­tra oggi mag­giori dif­fi­coltà per gestire i servizi e nes­sun prog­et­to per il tur­is­mo è sta­to elab­o­ra­to e attua­to.
I fat­ti par­lano dunque chiaris­si­mo: in Val di Cor­nia la tas­sa di sog­giorno ha solo rap­p­re­sen­ta­to l’ennesimo aggravio di tasse il cui fine, con­trari­a­mente a quan­to promes­so, non è sta­to quel­lo di sostenere i servizi per il tur­is­mo, ma ben­sì la spe­sa cor­rente impro­dut­ti­va e molto spes­so clien­te­lare. In sostan­za più tasse e meno servizi per aiutare il ter­ri­to­rio ad uscire dal­la crisi. Addirit­tura il Comune di Piom­bi­no nel 2015 ha deciso di aumentare anche la park­ing card per i res­i­den­ti da 35 a 50 euro.
Una polit­i­ca miope che deno­ta come le nos­tre ammin­is­trazioni non siano in gra­do d’intervenire sul­la pro­pria spe­sa buro­crat­i­ca, di affrontare le pro­prie inef­fi­cien­ze e quelle delle soci­età che con­trol­lano (come ASIU e ASA), impo­nen­do così tasse cres­cen­ti a cit­ta­di­ni, imp­rese e tur­isti.
Cogliamo dunque con favore l’iniziativa dei 5 Stelle e ci auguri­amo che nell’intera zona pren­da forza la richi­es­ta di abo­lizione del­la tas­sa di sog­giorno, almeno con le modal­ità con cui l’hanno attua­ta i nos­tri Comu­ni fino ad oggi. Le promesse non man­tenute sono intoller­a­bili.
Serve un atto con­cre­to e net­to di dis­con­ti­nu­ità con il pas­sato recente. Dopo si potran­no stu­di­are seri­amente le forme per sostenere lo svilup­po di questo set­tore, ma sen­za gli imbrogli e lo svi­a­men­to dei fon­di come accadu­to fino ad oggi.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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