Abuso d’ufficio: archiviata indagine su sindaco

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PIOMBINO 21 dicem­bre 2018 — Archivi­a­to dal­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca il pro­ced­i­men­to giudiziario a cari­co del sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani pro­mosso dal con­sigliere Francesco Fer­rari nel 2015.  Il decre­to di archivi­azione, emes­so lo scor­so set­tem­bre dall’Ufficio del giu­dice per le indagi­ni pre­lim­i­nari del Tri­bunale di Livorno, par­la di notizia di reato infon­da­ta per man­can­za di ele­men­ti che con­sen­tano di sostenere val­i­da­mente l’accusa.
Nell’esposto pre­sen­ta­to nel novem­bre 2015, Fer­rari ave­va affer­ma­to di aver rice­vu­to una let­tera anon­i­ma in cui si sostene­va che il sin­da­co di Piom­bi­no ave­va favorito  la pro­pria moglie, nel peri­o­do in cui ave­va ricop­er­to l’incarico di asses­sore al bilan­cio del­la giun­ta Ansel­mi, parte­ci­pan­do alla votazione di approvazione, in giun­ta, del  piano col­let­ti­vo di sorveg­lian­za bal­n­eare per la spi­ag­gia del par­co del­la Ster­pa­ia e affi­dan­do l’incarico al Con­sorzio bal­n­eare Cos­ta Est, di cui era pres­i­dente la moglie  come coor­di­na­trice del servizio di sorveg­lian­za. L’accusa fa rifer­i­men­to all’anno 2014.
L’accusa nei con­fron­ti del sin­da­co era quel­la di abu­so d’ufficio che con­tem­pla­va sia la ques­tione rel­a­ti­va al pro­ced­i­men­to uti­liz­za­to per l’affidamento dell’incarico al Con­sorzio bal­n­eare, tramite pro­ce­du­ra negozi­a­ta e non tramite ban­do pub­bli­co, sia l’eventuale ingius­tizia del van­tag­gio pat­ri­mo­ni­ale procu­ra­to o del dan­no arreca­to all’ente.
In tut­ti e due i casi, pur aven­do Giu­liani parte­ci­pa­to alla votazione del­la delib­era in quell’anno, non sono sta­ti trovati ele­men­ti di ille­git­tim­ità.
Per ragioni di natu­ra tec­ni­ca, l’affidamento in maniera esclu­si­va a un oper­a­tore eco­nom­i­co pri­va­to tramite pro­ce­du­ra negozi­a­ta è sta­to ritenu­to cor­ret­to; allo stes­so tem­po è sta­to appu­ra­to l’insussistenza del van­tag­gio pat­ri­mo­ni­ale procu­ra­to o del dan­no arreca­to. Dall’istruttoria tec­ni­ca redat­ta dai fun­zionari del Comune, infat­ti, non risul­ta che questo pro­ced­i­men­to abbia procu­ra­to dan­ni per l’ente.
Da qui l’infondatezza del­la notizia di reato e la richi­es­ta di archivi­azione del pro­ced­i­men­to.
“Ovvi­a­mente accol­go con sod­dis­fazione questo atto – affer­ma Giu­liani – anche se non ho mai avu­to dub­bi e ho sem­pre nutri­to la mas­si­ma fidu­cia nel­la mag­i­s­tratu­ra. È un atto che rende mer­i­to a me e alla mia famiglia, che resti­tu­isce alla col­let­tiv­ità una ricostruzione ver­i­tiera dell’accaduto e che con­sente a ogni cit­tadi­no di pot­er dire che ha un sin­da­co onesto”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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