Accoglienza immigrati: le perplessità della sindaca
CAMPIGLIA 18 maggio 2017 — La sindaca del Comune di Campiglia Marittima torna a scrivere alla prefetta Anna Maria Manzone sul tema dell’accoglienza dei profughi. La sindaca nella sua ultima lettera fa riferimento all’approssimarsi della scadenza del bando che la Prefettura emetterà per accogliere i migranti che arrivano nel nostro Paese e esprime la sua personale preoccupazione, quella dell’amministrazione e della comunità locale che rappresenta per aver appreso per le vie brevi che vi sarebbero alcuni soggetti interessati a partecipare a detto bando avanzando proposte di ulteriore accoglienza nel territorio del Comune di Campiglia Marittima.
La sindaca Soffritti evidenzia che “considerata l’estrema delicatezza della questione che ha indotto il Governo Italiano a individuare criteri per l’accoglienza che tengono conto del numero degli abitanti, e che il nostro Comune supera di 3 volte questo parametro, ritengo necessario sottolineare ulteriormente alcuni passaggi”. Eccone la sintesi: durante gli incontri che la stessa prefetta ha convocato e tenuto con i Comuni della provincia, compresi quelli della Val di Cornia, si è condivisa la saturazione di questo territorio, sia da un punto di vista economico-sociale che socio-sanitario. A questo proposito fa anche riferimento alle ricadute economiche sul bilancio della società della salute relativo all’accoglimento dei minori stranieri non accompagnati.
“Questo territorio – scrive inoltre la sindaca — le ha rappresentato la sua disponibilità di avviare un percorso che possa portare alla costituzione di centri Sprar in grado di elevare la qualità dell’accoglienza e ricevuto l’impegno della Prefettura a non gravare ulteriormente sui Comuni della Val di Cornia, rivolgendosi e chiedendo un impegno prima di tutto a quei territori che a oggi non sono stati così ‘generosi’ come i nostri”.
Prosegue rilevando che pur comprendendo appieno la complessità del tema e la difficoltà di gestire flussi importanti e continui, si ritiene però che non si possa continuare a gravare esclusivamente su chi fino dal primo momento, come si richiede a un’istituzione seria, si è fatto carico delle proprie responsabilità.
“È indispensabile tenere conto della tenuta del tessuto sociale altrimenti si rischia – evidenzia la sindaca — non soltanto di non fare vera integrazione, ma anche di fare implodere un territorio che in questo momento si regge su un equilibrio molto precario”.
E ancora, Soffritti ribadisce la perplessità e preoccupazione a lasciare ai singoli proprietari di immobili la possibilità di scelta di accogliere i richiedenti asilo politico, senza che questo sia preliminarmente sottoposto ad un confronto con le amministrazioni pubbliche coinvolte che tengano conto dei molteplici elementi di valutazione. “È perfino ovvio evidenziare – afferma la sindaca senza polemica — che il singolo proprietario o la singola associazione siano più facilmente propensi a valutare il loro interesse particolare. La tutela e la valutazione dell’interesse collettivo spettano alle pubbliche amministrazioni”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA