Accondiscendenza dannosa, critiche opportune
PIOMBINO 3 novembre 2016 — Il momento attuale è dei più delicati ed anche dei più confusi. Servirebbe una comunione almeno di metodo, privilegiando il confronto sui contenuti, ed invece spesso prevalgono le ragioni della propaganda dalla quale invece sarebbe bene fare un passo indietro. Ed è un atteggiamento che tutti dovrebbero adottare.
Certo che una qualche ragione coloro che denunciano un comportamento inspiegabilmente accondiscendente dell’attuale maggioranza consiliare e dei sindacati confederali nei confronti di Aferpi e delle sue decisioni ce l’hanno.
La retorica del “non diamo alibi” non convince, è brutta nel merito e nel metodo, crea spaccatura tra soggetti che potrebbero muoversi sulla stessa lunghezza d’onda e con grande efficacia fare pressione ed essere di stimolo per gli alti livelli della politica.
Personalmente ritengo che ogni critica al Masterplan Aferpi sia accettabile pur restando nell’ambito del progetto industriale complessivo le cui drammatiche difficoltà peraltro sono sotto gli occhi di tutti, generano sconforto e non lasciano ben sperare. Ma qui è la politica che deve, facendosi parte attiva come gli compete, porre fine all’attuale stillicidio di notizie e comportamenti o obbligando Rebrab a onorare gli impegni, se ne ha le capacità, oppure dicendo alla cittadinanza le cose con assoluta verità. Pensare a piani alternativi, in grado di restituire alla cittadinanza ed al mondo del lavoro quegli orizzonti e quelle speranze non più visibili ed uscire da questo angosciante immobilismo, sarà forse il passo successivo, ma ora il progetto va perseguito in tutta la sua completezza e senza ulteriori sconti. Nel merito del Masterplan Aferpi, criticare l’ipotetica appropriazione del Quagliodromo non è solo legittimo ma anche doveroso, così come legittimo e doveroso è non condividere il secondo tratto del percorso della SS398, un’ ipotesi che è la peggiore di tutte le altre soluzioni previste ed analizzate in tempi precedenti. Riguardo alla ”questione Quagliodromo” ho già detto che tecnicamente esistono non una ma almeno due soluzioni alternative e forse per Aferpi anche meno importanti finanziariamente, mentre riguardo alla SS398 nutro forti dubbi, a prescindere dalle problematiche dei quartieri Cotone e Poggetto, che con la soluzione proposta si evitino intasamenti e blocchi della viabilità cittadina. Ritengo che non sia percorribile l’idea progettuale di arrivare al porto tramite la via Portovecchio a meno di un importante allargamento della stessa, in mancanza del quale il punto di intasamento si sposterebbe dalla rotonda di Colmata o dalla Fiorentina alla stessa zona di via Portovecchio/via Pisa, con immediato blocco del porto e del traffico cittadino. Personalmente presenterò delle osservazioni al Masterplan Aferpi adottato dalla giunta comunale riguardo ai due punti sopra riportati augurandomi di fornire un contributo nel comune interesse.
(Foto di Pino Bertelli)