Accordo Jsw, il sindacato di base invita alla cautela

PIOMBINO 28 luglio 2018 - Anco­ra una vol­ta trop­po ottimis­mo da parte di tut­ti i sogget­ti che ormai da anni tira­no su la “bandie­ri­na” ogni qual vol­ta si con­lude un pas­sag­gio impor­tante per la nos­tra acciaieria.
Ma dov’è scrit­to che vera­mente Jin­dal costru­irà un acciaieria? Due forni elet­tri­ci e un mini mill per un inves­ti­men­to di un mil­iar­do di euro?  Dalle infor­mazioni in nos­tro pos­ses­so non vi è nes­sun vin­co­lo for­male in tal sen­so. I 70 mil­ioni di euro pre­visti dall’accordo di pro­gram­ma tra regione e gov­er­no cosa sono in con­fron­to all’investimento totale?
Per il momen­to ci aspet­tano anco­ra anni di cas­sa inte­grazione (oltre­tut­to decur­ta­ta di 200 euro) poi nei prossi­mi anni si vedrà.
Che vi sia un forte inter­esse di Jin­dal per Piom­bi­no è sicu­ra­mente vero ma nel piano indus­tri­ale, per il momen­to,  l’unica cosa cer­ta è la riparten­za del treno con 405 lavo­ra­tori.
Oltre­tut­to se la par­ti­ta di Taran­to si rimette in gio­co potrebbe anche saltare il tut­to.
Per questo invi­ti­amo i lavo­ra­tori alla mas­si­ma cautela.
Vogliamo ricor­dare che i lavo­ra­tori del­la Mag­o­na sono da anni in sol­i­da­ri­età a causa del­la dimin­uzione del­la pro­duzione. Il pro­pri­etario è Arcelor Mit­tal, pri­mo pro­dut­tore di acciaio al mon­do. Queste sono le multi­nazion­ali.

Unione Sin­da­cale di Base Livorno e Piom­bi­no 

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