Nuovo accordo di programma e nuova variante
PIOMBINO 17 gennaio 2017 — La Lista civica Ascolta Piombino, in occasione dell’incontro del 17 gennaio, richiesto dai sindacati alla forze politiche, inerente la crisi Lucchini, ha proposto agli interlocutori una piattaforma di azione politica e amministrativa per affrontare la difficile situazione. Premessa l’adesione alle iniziative intraprese dai sindacati, la nostra proposta chiede che si definisca rapidamente, ”entro febbraio”, se esistono ancora le condizioni per proseguire nel programma di attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo dell’area dei complessi aziendali ceduti alla Lucchini in amministrazione straordinaria come da accordo di programma del 30 giugno 2015. Questo con l’auspicio che Cevital mantenga gli impegni presi. In caso contrario chiediamo che le istituzioni preposte si facciano rapidamente carico del problema avviando una nuova stesura degli accordi di programma, sia quello di reindustralizzazione sia quello delle bonifiche, comprensivo di dismissioni e smantellamenti, con finanziamenti statali certi, garantendo i collegamenti viari “398” e ferroviari per il porto, indispensabili per l’avvio di qualsiasi attività in situ. Inoltre riteniamo indispensabile aprire una fase di trattativa, con l’aiuto di Federacciai, per il rilancio dell’area a freddo, con la messa in campo di un nuovo treno di laminazione spingendo per nuove attività che possano attrarre maestranze. Contestualmente potrebbero formarsi associazioni d’impresa per tutte le fasi di smantellamento dell’area a caldo, finanziate dal Governo con nuovi capitoli di spesa, attraverso un nuovo accordo di programma. Riteniamo altresì indispensabile chiedere la stesura di un nuovo piano di riuso delle aree ex siderurgiche e in subordine la totale rivisitazione della variante Aferpi, avviando, in copianificazione con la Regione, una nuova variante omnicomprensiva di sviluppo della piccola e media impresa e di microeconomia diffusa su tutto il territorio della Val di Cornia, per tutti i comparti economici.
(Foto di Pino Bertelli)