Acqua ai privati: tutti giù dal pero
PIOMBINO 5 maggio 2016 — In occasione del Consiglio comunale di Piombino del 9 marzo ultimo scorso, presentammo un ordine del giorno nel quale chiedevamo due semplici cose: che le quote del gestore del servizio idrico (Asa) in possesso del Comune di Piombino fossero dichiarate non cedibili e che fosse prontamente reso noto ogni interessamento all’acquisto da parte di soggetti privati. Presentammo tale ordine del giorno a seguito degli analoghi tentativi di scalate societarie, volte ad acquisire la maggioranza, che si susseguivano a livello nazionale. Erano, inoltre, sempre più allarmanti i rumors circa il concretizzarsi di una simile strategia anche nel nostro territorio. L’ordine del giorno venne bocciato. Si susseguirono le consuete parole magiche da parte del PD: allarmismo, demagogia, terrorismo psicologico.… L’assessore (incautamente?) si spinse ad affermare che non gli risultavano notizie circa un interessamento all’acquisto di quote azionarie pubbliche da parte di soggetti privati.
Nessun esponente della maggioranza ne sapeva niente: erano in buona fede, ma tenuti all’oscuro dai loro stessi partiti.… oppure tutti cascavano giù dal pero, per difendere interessi di multiutility amiche? Ora che gli articoli di stampa danno concretezza a quanto da noi evocato, chiediamo che il Sindaco e la giunta si facciano garanti del mandato esplicito ricevuto dai cittadini del nostro Comune in occasione del referendum, difendendo la pur non soddisfacente residua quota di proprietà pubblica di Asa.
MoVimento 5 Stelle Piombino