Acquisto gli impianti e i terreni e investo così
PIOMBINO 18 marzo 2016 — Nelle varie tappe della vicenda Aferpi c’è il rischio (e qualcosa di più) che le ragioni fondamentali della vendita della Lucchini al gruppo algerino si perdano. Si tratta degli impegni sugli investimenti a suo tempo assunti a giustificazione dell’acquisizione dell’intero sito Lucchini, impianti ed aree di proprietà ed in concessione demaniale compresi.
Ad esempio nella recente conferenza stampa di Farid Bourennani, di cui Stile libero ha parlato in un recente articolo, è stato dichiarato che il trasferimento di valuta estera (65 milioni di dollari) autorizzato dalla Banca d’Algeria riguarda la costruzione di piattaforme logistiche progettate per ospitare le esportazioni Cevital verso il mercato europeo in ragione del principio di complementarità con le attività produttive esistenti in Algeria nel settore del cibo e vetro. Dunque attività, sembra di capire, che ospiteranno prodotti algerini importati a Piombino e probabilmente di lì distribuiti in Europa.
Nello studio preliminare ambientale prodotta da Aferpi il 10 dicembre 2015 e consegnata al Comune di Piombino si parlava invece di un complesso agroalimentare per la raffinazione dello zucchero.
La confusione regna sovrana ma l’una l’altra affermazione sono ben diverse da quanto scritto nel piano industriale di Cevital che prevedeva l’avvio di una produzione agroindustriale e lo sviluppo di una attività logistica legata sia alle attività industriali che alle attività commerciali del Gruppo Cevital.
Così venivano presentate le proposte che in realtà erano impegni:
Progetto Piombino Agroindustria
Accanto al siderurgico, Cevital prevede, nelle zone dell’area a caldo, dopo smontaggio e smantellamento degli impianti, la creazione di un complesso di triturazione di semi oleosi (3 milioni di tonnellate) e di un complesso di raffinazione e trattamento di oli vegetali.
Questi progetti, che richiedono investimenti valutati in circa € 220 milioni, permetterebbero di creare 700 nuovi posti di lavoro. Il progetto potrà beneficiare di sbocchi verso l’Europa e l’Africa che sono deficitari in capacità ed importano ogni anno grandi quantità di questi prodotti, oltre ai sili portuari per l’import e l’export di cereali.
Porto e Logistica
Cevital prevede la creazione di 2 banchine per l’agroindustria, con 2 gru di scarico e 1 di carico con capacità di 1000 tonnellate/ora per gru, e 1 banchina per la siderurgia. Per la gestione delle attività dei tre settori, si rende necessaria la disponibilità di nuove aree portuali, individuate in base al nuovo porto di Piombino in corso di realizzazione.
L’investimento necessario è circa di € 50 milioni e l’occupazione sarà dell’ordine di 50 unità.
Ma anche la situazione degli investimenti siderurgici, al di là dei ritardi temporali, appare oggi molto confusa. Vale dunque la pena di ricordare gli impegni fondamentali assunti:
Progetto siderurgico
L’obiettivo strategico prevede a regime una produzione/vendita di acciai di qualità e speciali di 2 milioni di tonnellate di prodotti finiti (rotaie, travi, barre e vergella). La produzione sarà assicurata a regime da due forni elettrici istallati nell’area vicino ai laminatoi barre e vergella. Il Piano prevede quattro fasi:
tra il 2015 e il 2017
1. produzione di laminati per 1 milione di tonnellate, tramite acquisto semiprodotti e revamping treno vergella e treno barre;
2. installazione di un forno elettrico da 1 milione di tonnellate e di due colate continue, con progressiva sostituzione dei semiprodotti di acquisto;
tra il 2017/2019
3.installazione nuovo treno rotaie;
4. installazione del secondo forno elettrico e della terza colata continua.
Per il progetto siderurgico sono stati previsti investimenti per € 300 milioni, dei quali € 148,5 milioni nelle prime due fasi ed € 151,5 milioni nelle successive. A regime saranno occupate 1.450 persone dei 2.160 assunti da Aferpi (oltre a 40 persone in pensionamento).
Oggi la situazione è molto confusa sia dal punto di vista degli investimenti che dei tempi, al di là delle rassicurazioni generiche che vengono ogni tanto date.
Vedremo cosa succederà. Ciò che però non si può ammettere è la convinzione che tutto si possa fare, come diceva Totò, a prescindere.