Aferpi: il percorso tortuoso verso la VIA

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PIOMBINO 30 giug­no 2016 — Afer­pi ave­va atti­va­to nel gen­naio 2016 nei con­fron­ti del­la Regione Toscana la cosid­det­ta “pro­ce­du­ra di fase pre­lim­inare” pro­pe­deu­ti­ca all’at­ti­vazione del­la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale (Stile libero ne ha par­la­to nell’ arti­co­lo Ril­e­vate dal Comune lacune sull’assetto pro­pos­to) «…pur in con­sid­er­azione del fat­to che – dice­va la stes­sa Afer­pi - a segui­to del­la real­iz­zazione delle opere è atte­sa una riduzione degli impat­ti ambi­en­tali rispet­to alla situ­azione attual­mente in essere…». Tesi molto dis­cutibile, ovvi­a­mente, dato che la costruzione di due nuove acciaierei e di un treno di lam­i­nazione dif­fi­cil­mente può ridurre l’im­pat­to ambi­en­tale di una zona in cui sono in pro­duzione, saltu­ar­i­a­mente, solo tre treni di lam­i­nazione. A  meno che Afer­pi non inten­desse fare il con­fron­to con la situ­azione del tem­po in cui era in fun­zione il ciclo siderur­gi­co inte­grale, alto­forno com­pre­so. Ma l’alto­forno, con tutte le con­seguen­ze pro­dut­tive derivate, era sta­to spen­to già nell’ aprile 2014. E del resto la stes­sa Afer­pi lo stes­so giorno del­l’ac­qui­sizione del­lo sta­bil­i­men­to, il 30 giug­no 2015, ave­va subito comu­ni­ca­to al Min­is­tero dell’ Ambi­ente che «…l’e­ser­cizio sarebbe pros­e­gui­to uni­ca­mente per le attiv­ità di lam­i­nazione rel­a­tive ai treni di lam­i­nazione (TPP, TMP, TVE), alle attiv­ità tec­ni­ca­mente con­nesse e per le attiv­ità con­cer­nen­ti i servizi ausil­iari. Tale asset­to rap­p­re­sen­ta una con­dizione tran­si­to­ria pro­pe­deu­ti­ca alla real­iz­zazione delle attiv­ità in prog­et­to...».
Ebbene il 20 giug­no 2016 Afer­pi ha rin­un­ci­a­to alla “pro­ce­du­ra di fase pre­lim­inare”.
Il 27 giug­no 2016 ha richiesto alla Regione Toscana l’avvio del pro­ced­i­men­to di ver­i­fi­ca di assogget­ta­bil­ità rel­a­ti­va­mente al: “Prog­et­to di Ricon­ver­sione Indus­tri­ale e Svilup­po Eco­nom­i­co delle aree del com­p­lesso indus­tri­ale ex-Luc­chi­ni di Piom­bi­no — Nuo­vo Asset­to del­lo Sta­bil­i­men­to Siderur­gi­co AFERPIS.p^4.”.
Che cosa è il pro­ced­i­men­to di ver­i­fi­ca di assogget­ta­bil­ità?
Non è la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale. È la pro­ce­du­ra attra­ver­so la quale la Regione Toscana ver­i­ficherà «...se potrà – così dice la legge regionale 10 del 2010essere esclusa la pre­sen­za di effet­ti neg­a­tivi sig­ni­fica­tivi sull’ambiente, tali da richiedere per la loro pre­cisa indi­vid­u­azione e val­u­tazione, e per l’individuazione delle even­tu­ali mis­ure di mit­igazione ad essi rel­a­tive, l’elaborazione di uno stu­dio di impat­to ambi­en­tale e lo svol­gi­men­to di una pro­ce­du­ra di val­u­tazione...».
Insom­ma se occorre la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale (1) ma anche la val­u­tazione d’in­ci­den­za (2) sul prog­et­to Afer­pi.
Il prog­et­to prevede la real­iz­zazione di una nuo­va acciaieria elet­tri­ca cos­ti­tui­ta da un forno elet­tri­co per una pro­duzione di 1.050.000 ton­nel­late all’an­no di acciaio soli­do e due colate con­tin­ue per la pro­duzione di bil­lette e blu­mi, la real­iz­zazione di un nuo­vo treno di lam­i­nazione per la pro­duzione di rotaie e di altre sezioni, per una pro­duzione di 750.000 ton­nel­late all’an­no, la real­iz­zazione degli impianti di servizio (parchi stoccag­gio rot­tame, HBI, ghisa, fer­roleghe, impianti di aspi­razione fumi, trat­ta­men­to acque, manuten­zione siviere/lingottiere/tundish, sot­tostazione elet­tri­ca).
Il prog­et­to sarà real­iz­za­to nelle aree del com­p­lesso indus­tri­ale ex-Luc­chi­ni in local­ità “Col­ma­ta”, in adi­a­cen­za agli esisten­ti treni di lam­i­nazione (barre e vergel­la). Il pro­ced­i­men­to di ver­i­fi­ca di assogget­ta­bil­ità com­prende la val­u­tazione di inci­den­za sui  Siti del­la Rete Natu­ra 2000, pro­posti Siti di impor­tan­za comu­ni­taria e siti di inter­esse regionale: Promon­to­rio di Piom­bi­no e Monte Mas­son­cel­lo, Pad­ule Orti Bot­tagone.
Il prog­et­to riguar­da un’in­stal­lazione sot­to­pos­ta ad autor­iz­zazione inte­gra­ta ambi­en­tale (AIA).
Chi­unque abbia inter­esse può pre­sentare, entro quar­antac­inque giorni dal­la data di pub­bli­cazione dell’ avvi­so, osser­vazioni e mem­o­rie scritte.
Il pro­ced­i­men­to sarà con­clu­so entro novan­ta giorni dal­l’avvio, sal­vo il caso di richi­es­ta o di pre­sen­tazione di inte­grazioni.
Per acquisire tut­ta la doc­u­men­tazione clic­ca qui.
(1) La Val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale è una pro­ce­du­ra ammin­is­tra­ti­va di sup­por­to per l’autorità com­pe­tente [come Min­is­tero dell’Ambiente o Regione] final­iz­za­ta ad indi­vid­uare, descri­vere e val­utare gli impat­ti ambi­en­tali di un’opera, il cui prog­et­to è sot­to­pos­to ad approvazione o autor­iz­zazione.
(2) La Val­u­tazione d’incidenza è il pro­ced­i­men­to di carat­tere pre­ven­ti­vo al quale è nec­es­sario sot­to­porre qual­si­asi piano o prog­et­to che pos­sa avere inci­den­ze sig­ni­fica­tive su un sito o pro­pos­to sito del­la rete Natu­ra 2000, sin­go­lar­mente o con­giun­ta­mente ad altri piani e prog­et­ti e tenu­to con­to degli obi­et­tivi di con­ser­vazione del sito stes­so.

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