Aferpi migliori i rapporti con i sindacati
PIOMBINO 22 maggio 2019 — Si è tenuto oggi un Consiglio di Fabbrica della Rsu Aferpi e Piombino Logistics con le Segreterie di Fim-Fiom-Uilm Provinciali per un confronto sulla nostra vertenza in attesa della convocazione al MiSE annunciata entro maggio, sia nell’ultimo incontro dal Vice Capo di Gabinetto Dott. Sorial, sia recentemente dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in un intervento alla Camera dei Deputati. A quasi un anno dall’arrivo del nuovo Gruppo Jindal ribadiamo per l’ennesima volta che è inconcepibile che non si sia ancora fatto un incontro da parte dei massimi vertici del Governo con i massimi vertici della nuova proprietà per valutare come si possa accelerare e supportare un progetto che risulta così determinante ed ambizioso un un’area di crisi complessa come la nostra. I lavoratori di Piombino meritano da parte delle istituzioni, in quello che resta il secondo polo siderurgico del paese, un’attenzione che non c’è stata assolutamente nell’ultimo anno. Riteniamo che nel prossimo incontro non si debba esclusivamente monitorare l’andamento del piano Jsw ma si debba supportare il progetto dando risposte chiare su elementi come il costo dell’energia, sui certificati bianchi, sugli ammortizzatori sociali, ma altrettanto il Governo deve pretendere che l’imprenditore mantenga gli impegni presi. Riteniamo grave che l’unico vero atto fatto dal Governo per Piombino e per la nostra vertenza, ossia la chiusura della Cassa Integrazione Speciale (con una perdita importante del reddito per migliaia di lavoratori) e la firma presso il Ministero del Lavoro con la presenza del Dott. Sorial della Cassa Integrazione in Deroga (considerata dal Governo l’unica via percorribile visto che siamo considerati come tutte le altre realtà in crisi senza considerare che siamo in un’area di crisi complessa ed un’azienda considerata fino ad ora strategica), ancora oggi dopo oltre otto mesi non sia stata ancora approvata ed è ancora l’azienda ad anticipare la Cigs ai lavoratori. Temiamo si voglia arrivare, da parte dell’azienda, a “strumentalizzare” i lavoratori per drammatizzare la situazione viste le mancate risposte del Ministero del lavoro, sia per l’attuale ammortizzatore che per quello che dovrà essere autorizzato dal prossimo ottobre per accompagnare l’intero piano industriale Jindal. Allo stesso modo riteniamo preoccupante da parte della proprietà i metodi con cui si stanno gestendo il personale e le problematiche che ci sono nello stabilimento. Notiamo un troppo ridotto confronto con i rappresentanti dei lavoratori, il non rispetto di alcuni accordi siglati, il tentativo di riorganizzazioni del personale improvvisate, senza confrontarsi con le Rsu e senza nemmeno la necessaria formazione, con il rischio per la sicurezza dei lavoratori. Il sindacato ha supportato ed intende supportare al massimo il progetto, ricordiamo all’azienda quando abbiamo accettato e concordato i recenti straordinari sui treni di laminazione perché condividevamo la necessità di ridurre i costi e che hanno visto l’inserimento di lavoratori fuori da vari anni dallo stabilimento, ma non intendiamo supportare ed accettare scelte che riducono il personale e la sicurezza. L’azienda si attivi per garantire la continuità produttiva come promesso, dia risposte chiare sugli investimenti necessari per tornare a produrre acciaio e sugli investimenti necessari per la laminazione e per la logistica portuale, si attivi per fare partire gli smantellamenti impegnandosi ad utilizzare al massimo il personale piombinese e su questo avrà il supporto massimo del sindacato e della Rsu. I primi di giugno si terranno le assemblee con tutti i lavoratori per condividere con loro, come sempre abbiamo fatto, il percorso necessario per salvaguardare la siderurgia e lo stabilimento piombinese.
Fim Fiom Uilm