Aferpi: i soldi delle penali vadano anche ai lavoratori
PIOMBINO 4 novembre 2017 — Tre milioni di penale chiesti dal commissario straordinario Nardi ad Aferpi? Quei soldi sono dei lavoratori!!!!!
Siamo arrivati a questo oggi, dopo un accordo capestro che Fim, Fiom e Uilm hanno fatto con Aferpi, un accordo dove si era previsto un ribasso del salario, firmato dai lavoratori con la pistola alla tempia, perché, si disse, o questo o si rischiava che saltasse tutto il progetto Cevital, dopo una votazione dei lavoratori a senso unico, come alla Fiat di Torino.
Ebbene oggi il progetto Cevital è saltato, quindi anche quell’ accordo. Il governo ha preso una decisione e dopo aver scelto Cevital e essere stato incapace di gestire il progetto e farlo decollare, magari favorendo interessi di altre acciaierie, adesso una parte di quei tre milioni è dei lavoratori!!!! Ormai Cevital è inadempiente ed il commissario Nardi deve far rispettare il contratto, quindi anche i lavoratori hanno diritto alla parte di salario che hanno perso per tutto questo periodo. Inoltre una parte di quei tre milioni potrebbe essere utilizzata per i lavoratori della ex Lucchini servizi, visto che ancora ad oggi hanno avuto solo promesse e devono ancora avere il loro, e ripeto il loro, trattamento di fine rapporto. Ci sono problemi burocratici o di altro tipo, forse politici? Ce lo chiediamo perché ieri è stato confermato ancora lo slittamento dei soldi che dovevano essere erogati dall’Inps per i lavoratori dell’indotto, lavoratori che, ad oggi, hanno terminato tutti gli ammortizzatori sociali.
Tutto ciò è una questione di etica e di principio: non si possono fare accordi e poi quando salta tutto scordarseli, quindi è necessario che una parte dei tre milioni di penale siano destinati ai lavoratori che hanno perso il salario in questi anni.
A PIOMBINO VOGLIAMO LAVORO E QUELLO VERO. IL TEMPO STA PASSANDO, MA NEL FRATTEMPO VOGLIAMO QUELLO CHE È NOSTRO.
Anche per questo invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale del 10 novembre e ad essere presenti al presidio in piazza Cappelletti, ricordando che lo sciopero è un diritto individuale, quindi ogni lavoratore può aderire anche se non è iscritto al sindacato che lo ha proclamato.
USB PIOMBINO