Aferpi: una situazione strana ed ambivalente

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 12 luglio 2016 — Negli ulti­mi giorni si è venu­ta a creare una situ­azione strana e ambiva­lente nei con­fron­ti del prog­et­to Afer­pi. La defini­amo così per­ché i seg­nali che arrivano sono spes­so con­trad­dit­tori; vedi­amoli insieme. Afer­pi invia in Regione un doc­u­men­to uffi­ciale per richiedere una cosa inutile: la richi­es­ta di val­u­tazione per sapere se sarà pos­si­bile fare la richi­es­ta per avere la Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale (VIA). Ragion­a­men­to con­tor­to, ma non per col­pa nos­tra. Il Tir­reno pub­bli­ca ampi stral­ci di questo doc­u­men­to e noi per pri­mi (almeno pub­bli­ca­mente) rile­vi­amo che si trat­ta di uno stravol­gi­men­to ver­gog­noso degli accor­di su tem­pi e modi di real­iz­zazione del piano; lan­ci­amo quin­di le nos­tre critiche sul­la stam­pa. La Regione tace. A stret­to giro di pos­ta anche il Comi­ta­to degli iscrit­ti del­la Fiom denun­cia la manovra di Afer­pi. Per questo riceve le critiche pub­bliche degli altri sin­da­cati (FIM e UILM), che evi­den­te­mente non vogliono “dis­tur­bare il manovra­tore”. La Regione con­tin­ua a tacere. In con­seguen­za di questo movi­men­to di critiche e con­tr­o­critiche, Afer­pi con­vo­ca i sin­da­cati e la RSU Afer­pi, rifi­u­tan­do di far parte­ci­pare la RSU Luc­chi­ni (ma non era una uni­ca RSU?) e nat­u­ral­mente non con­vo­can­do noi; scopo di ques­ta riu­nione, alla quale parte­ci­pano solo fig­ure di sec­on­do piano, vor­rebbe essere quel­lo di istru­ire i sin­da­cati a rispon­dere alle “provo­cazioni” di quel­li del Camp­ing CIG (lo sap­pi­amo per cer­to, da voce azien­dale, non affan­nat­e­vi a smen­tire). La manovra non riesce, in quan­to il comu­ni­ca­to sin­da­cale finale, pur essendo anodi­no, non nasconde del tut­to un atteggia­men­to criti­co. La Regione ci assor­da con il suo silen­zio. Afer­pi cer­ca allo­ra di impostare una pro­pria cam­pagna di “dis­trazione di mas­sa” conce­den­do una inter­vista ad un gior­nal­ista “di inchi­es­ta” che non ci capisce nul­la e imbastisce un arti­co­lo che a noi appare penoso. Anche l’amministrazione locale, sem­pre pavi­da nelle sue inizia­tive (per molti anni non si è mosso un chio­do sul prob­le­ma delle dis­cariche), negli ulti­mi giorni si affret­ta a pre­dis­porre stru­men­ti urban­is­ti­ci che favoriran­no la dis­truzione del ter­ri­to­rio in favore di Afer­pi. Ulti­mo atto (per ora) l’intervento del PD con il suo Cir­co­lo delle fab­briche che riman­gono “crit­i­ci e atten­ti” alla situ­azione finanziaria di Afer­pi. Ma atten­zione! La loro crit­i­ca non è riv­ol­ta ad un impren­di­tore che, sen­za fare nul­la, ci sta dan­neg­gian­do e che gio­ca con il des­ti­no del­la nos­tra zona dispo­nen­do solo dei sol­di del Monop­o­li, ma con­tro la Cas­sa Deposi­ti e Presti­ti, sol­lecitan­dola a finanziare con i nos­tri sol­di le attiv­ità di uno che ha dato ampia pro­va di inaf­fid­abil­ità, non cer­to un impren­di­tore con coscien­za sociale. Biz­zarra maniera di fare gli inter­es­si dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni. E la Regione? Tace!
Noi con­tinuiamo con la nos­tra mobil­i­tazione. Accan­to alle azioni in cit­tà, giovedì 14 sare­mo rice­vu­ti al Sen­a­to dai sen­a­tori e dep­u­tati del M5s (che fan­no parte delle Com­mis­sioni Lavoro e Ambi­ente di Cam­era e Sen­a­to) e di Sel-Si.
A loro pre­sen­ter­e­mo la situ­azione di grave dis­a­gio sociale del­la Val di Cor­nia e di Piom­bi­no (dichiara­ta” area di crisi com­p­lessa”), le nos­tre pre­oc­cu­pazioni per il non rispet­to degli accor­di e l’allungamento dei tem­pi, che met­tono a ris­chio sia il numero totale degli occu­pati, sia il ter­mine degli ammor­tiz­za­tori sociali e pre­sen­ter­e­mo le nos­tre pro­poste: la neces­sità di un Piano Siderur­gi­co Nazionale al pari di ogni Paese indus­tri­al­iz­za­to; l’ avvio imme­di­a­to del­la bonifi­ca del SIN di Piom­bi­no, la mes­sa a dis­po­sizione di stru­men­ti capaci di far­ci indi­vid­uare ter­reni di svilup­po com­ple­men­tari, che non siano quel­li di divenire il ricet­tore di rifiu­ti peri­colosi da ogni parte del mon­do; il poten­zi­a­men­to delle infra­strut­ture viarie, fer­roviarie e infor­matiche.
Ci ripromet­ti­amo, nei giorni suc­ces­sivi, di ren­dere con­to a lavo­ra­tori e cit­ta­di­ni dei risul­tati di questi incon­tri e di pro­gram­mare ulte­ri­ori inizia­tive con­seguen­ti.

Coor­di­na­men­to Art. 1 — Camp­ing CIG

(Foto di Pino Bertel­li)

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