Agricoltura decisiva per un futuro diverso

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 8 mag­gio 2019 — L’a­gri­coltura rive­stirà un ruo­lo cen­trale nel­la nos­tra idea di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca del ter­ri­to­rio e come tale non dovrà essere con­cepi­ta come un set­tore autonomo, ma come parte inte­grante di un prog­et­to che com­pren­da ambi­ente, acqua, enogas­trono­mia e tur­is­mo. Il nos­tro pro­gram­ma sull’ agri­coltura nasce da un’importante cam­pagna di ascolto dei prob­le­mi e dei bisog­ni delle ditte agri­cole locali. Questo ci ha per­me­s­so di avere un’idea pre­cisa sul­la situ­azione attuale dell’agricoltura nel nos­tro ter­ri­to­rio così da met­tere in cam­po i nos­tri prog­et­ti per dare delle pos­si­bili soluzioni. Uno dei prin­ci­pali prob­le­mi esposti è rap­p­re­sen­ta­to dal­la grande dis­tribuzione che oggi assorbe la mag­gior parte del­la pro­duzione agri­co­la, pre­tenden­dola sem­pre più varia e appli­can­do pro­to­col­li trop­po onerosi al pun­to che molti agri­coltori non sono rius­ci­ti a tenere il pas­so. Riequi­li­brare un mer­ca­to con­trol­la­to dal­la grande dis­tribuzione è una ques­tione che esu­la dai com­pi­ti isti­tuzion­ali di un’am­min­is­trazione comu­nale, pur rite­nen­do che la cresci­ta del­l’a­gri­coltura in Val di Cor­nia sia deci­si­va per dare a Piom­bi­no un futuro diver­so. Ma anche capire su quan­ta acqua è pos­si­bile con­tare per creare un’al­ter­na­ti­va alla grande dis­tribuzione e recu­per­are le aree agri­cole con prob­le­mi di salin­ità, sono sicu­ra­mente obi­et­tivi impor­tan­ti per il rilan­cio del­l’a­gri­coltura piom­bi­nese. Vogliamo incen­ti­vare le pro­duzioni tipiche locali, pro­muoven­do la cer­ti­fi­cazione DOC o IGP per alcu­ni prodot­ti tipi­ci del­la Val di Cor­nia, quali ad esem­pio lo spina­cio, il car­cio­fo, il pomodoro, l’olio extra vergine di oli­va. Ciò con­tribuirà ad accrescerne il val­ore e il pres­ti­gio com­mer­ciali, soprat­tut­to in vista del­lo svilup­po di un tur­is­mo enogas­tro­nom­i­co. Vogliamo svilup­pare il sis­tema del­la fil­iera cor­ta (km0), attra­ver­so la creazione e la pub­bli­ciz­zazione di Grup­pi di Acquis­to Sol­i­dali (GAS) che acquis­tano all’in­grosso prodot­ti ali­men­ta­ri o di uso comune, da ridis­tribuire fra loro, cre­an­do una rete di sol­i­da­ri­età per­me­t­ten­do di prati­care quel­lo che viene defini­to con­sumo criti­co. Vogliamo pro­muo­vere mer­cati di soli pro­dut­tori (sen­za inter­me­di­ari) in aree strate­giche del ter­ri­to­rio, che siano una garanzia di trasparen­za e di equo com­pen­so per cit­tad­i­nan­za e pro­dut­tori. Per per­me­t­tere alle aziende locali di uscire dal­la stret­ta del­la grande dis­tribuzione, pos­sono anche essere indi­vid­u­ate nuove tipolo­gie di pro­duzioni agri­cole non nec­es­sari­a­mente legate all’uso ali­menta­re, come la cana­pa, una pianta che dis­in­quina i ter­reni, resiste alla sic­c­ità e può dare orig­ine a pro­duzioni che van­no dai mat­toni isolan­ti, all’o­lio anti­n­fi­amma­to­rio, alle bio­plas­tiche, ai tes­su­ti per vesti­ti e tendag­gi, cos­meti­ci, semi, fiori per tisane, pas­ta, bis­cot­ti, farine e pane. Nat­u­ral­mente per la des­ti­nazione ali­menta­re pos­sono essere com­mer­cial­iz­za­ti esclu­si­va­mente i semi, in quan­to privi del prin­ci­pio psi­cotropo (Thc). Oppure il bam­bù, pianta rus­ti­ca che cresce molto velo­ce­mente, non ha bisog­no di cure par­ti­co­lari rius­cen­do a man­tenere l’umidità nel ter­reno e non aven­do paras­si­ti nat­u­rali, non ha bisog­no di agro far­ma­ci. Per questo è molto facile da colti­vare. I ger­mogli, uti­liz­za­ti in ambito ali­menta­re, sono molto apprez­za­ti per le loro pro­pri­età nutri­tive. Le foglie del bam­bù gigante sono molto richi­este dalle aziende cos­metiche i cui estrat­ti ven­gono imp­ie­gati nel­la preparazione di ottime tisane. E le canne che in virtù del­la loro resisten­za, elas­tic­ità e leg­gerez­za, sec­on­do le pre­vi­sioni di molti, arriver­an­no a “detron­iz­zare” il leg­no nel cam­po dell’edilizia. Tut­to questo sarà pos­si­bile attra­ver­so la creazione di un tavo­lo per­ma­nente per l’a­gri­coltura. Il tavo­lo di lavoro sarà coor­di­na­to e diret­to dal­l’asses­so­ra­to all’am­bi­ente e com­pos­to da un rap­p­re­sen­tante del dipar­ti­men­to agri­coltura del­la Regione Toscana, dai rap­p­re­sen­tan­ti delle tre asso­ci­azioni di cat­e­go­ria, di Asso­cana­pa, dei poten­ziali pro­dut­tori e da almeno due esper­ti tec­ni­ci (un geol­o­go e un agronomo) ed avrà lo scopo di creare un dial­o­go con tut­to il tes­su­to di aziende agri­cole del ter­ri­to­rio e di agevolare le stesse nel­la pro­gram­mazione, nel­la prog­et­tazione e nel­la ricer­ca di finanzi­a­men­ti region­ali ed europei.

Movi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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