Alba nuvolosa nel primo giorno del sindaco Ticciati
PIOMBINO 11 giugno 2019 – La nuova sindaca Alberta Ticciati che perde immediatamente un pezzo della sua coalizione per scelta dei socialisti che formano un gruppo consiliare autonomo, il candidato sindaco Giovanni Marconi che lascia il suo posto a Federico Fulcheris, primo dei non eletti, e quindi anche l’incarico di capogruppo a Samanta Poli, alla sua prima esperienza in consiglio, la giovane Silvia Azzimondi, anche lei di prima nomina, che viene scelta per l’impegnativo compito di capogruppo della maggioranza.
Non si può dire che la seduta di insediamento del sindaco e dei consiglieri eletti a Campiglia il 26 maggio, sia stata esattamente monotona.
I fuochi d’artificio, per la verità, avevano rischiarato il cielo della politica campigliese già al momento della convocazione dei nuovi eletti. Lo statuto del Comune, all’articolo 14, definisce in modo assai compiuto l’ordine del giorno della prima seduta: convalida dei consiglieri eletti e del sindaco, giuramento del sindaco, comunicazione da parte dello stesso della composizione della giunta, nomina delle commissioni consiliari permanenti.
Alcuni argomenti essenziali di questo calendario dei lavori sono però rimasti fuori dalla lettera di convocazione inviata dal sindaco Ticciati e nel quale si poteva leggere solo l’esame della condizione degli eletti, il giuramento del sindaco, la formalizzazione dei capigruppo consiliari, l’elezione della commissione elettorale comunale e la nomina dei componenti la commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari.
Quindi niente giunta e niente elezioni delle commissioni permanenti. Per giunta neanche il discorsetto di rito sugli indirizzi programmatici della maggioranza che da Giuseppe Mussio in poi non è mai mancato.
È successo in aula che, dopo la formula di rito del giuramento e l’elezione della commissione elettorale comunale (Alberto Bertoli, Elisa Caciagli, Marco Noti effettivi, Enrico Bernardini, Viola Balestri e Federico Fulcheris supplenti), sono stati invitati i raggruppamenti ad esprimere i nominativi dei loro capigruppo. Campiglia Comune, la lista di maggioranza, ha indicato Silvia Azzimondi, il Gruppo 2019 ha scelto Nicola Bertini, già candidato sindaco e il gruppo Marconi sindaco ha appunto presentato Samanta Poli la quale ha anche avuto il compito di annunciare la rinuncia di Giovanni Marconi che è stato sostituito da Federico Fulcheris, primo dei non eletti nella lista. Effettuate le tre nomine Lido Andreoni, candidato di Campiglia Comune in quota Psi, ha chiesto di intervenire e ha annunciato la costituzione di un gruppo autonomo del Psi in seguito a divergenze con le scelte del sindaco nel dibattito per la formazione di giunta.
La lista che alle elezioni ha sostenuto Alberta Ticciati poggiava, secondo reiterate e orgogliose rivendicazione del candidato sindaco, su tre gambe distinte: Partito democratico, Partito socialista e associazione civica Agorà. Il premio per la vittoria, in giunta, è però andato solo a due dei tre attori. I socialisti non l’hanno presa bene, le discussioni si sono protratte al punto che la Ticciati deve essere stata costretta, proprio per questo, a non inserire la comunicazione della nuova giunta nell’ordine del giorno della seduta.
Alla fine il nodo è stato sciolto ignorando le richieste del Psi e favorendo altri ingressi nell’esecutivo. La risoluzione è avvenuta addirittura prima della seduta di insediamento tanto è vero che, scelti i capigruppo, la sindaca ha sospeso la seduta ed ha convocato i “capi” appena indicati per chiedere di inserire nell’ordine del giorno dei lavori anche la comunicazione della giunta e le elezioni delle commissioni permanenti. Cosa che le norme non prevedono in zona Cesarini, senza avvisi preventivi e senza l’inserimento nell’ordine del giorno della seduta. Particolarmente fermo sul punto è stato il capogruppo Nicola Bertini per cui, in mancanza di una unanimità di intenti, alla Ticciati non è rimasto che effettuare una comunicazione ufficiale ma non formalizzabile in aula con una delibera. Cosa che avverrà nella prossima riunione del consiglio comunale.
I nomi dei cinque assessori letti dalla Ticciati sono:
- Jacopo Bernardini, 28 anni, con deleghe alle politiche giovanili, sport, tempo libero, servizi educativi e istruzione;
- Matteo Brogioni, 35 anni, con deleghe alle finanze, contabilità, affari generali, politiche per il centro storico, politiche venatorie e polizia municipale;
- Gianluca Camerini, 46 anni, con deleghe alle politiche culturali, valorizzazione del territorio, tutela del patrimonio storico;
- Elena Fossi, 44 anni, con deleghe alle politiche sociali, lavori pubblici e ambiente;
- Stella Zannoni, 39 anni, con deleghe al turismo, sviluppo economico e delle imprese.
Alberta Ticciati manterrà per sé l’assessorato all’urbanistica.
Jacopo Bernardini, indicato nella giunta, lascera il suo seggio in consiglio alla prima non eletta di “Campiglia Comune”, Francesca Bucciantini in conseguenza dell’incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere comunale.