Alberi abbandonati e bagni indecorosi a Rimigliano
SAN VINCENZO 24 febbraio 2020 — “Delibera che lascia perplessi”, “delibera che aggredisce violentemente il principio fondante della Parchi”, “decisione non discussa con gli altri soci”, “criticità di Rimigliano modeste”, “San Vincenzo vuole vivere di luce riflessa”, “interessi di partito”. Queste sono alcune delle affermazioni del sindaco di Piombino in persona, nel post con cui commenta la delibera del 18 febbraio della giunta di San Vincenzo riguardante il parco di Rimigliano.
È evidente che il neo-sindaco e la sua giunta non ritengono che la correttezza e l’onestà intellettuale debbano essere elemento imprescindibile nelle azioni di un amministratore, anche nei confronti di quelli di altri Comuni. Infatti, il Comune di San Vincenzo nelle persone del Sindaco e di ben 3 assessori (Roventini, Malfatti e Bonicoli) hanno ribadito a partire dal primo incontro con i soci svoltosi a ottobre 2019 ed in tutte le riunioni successive (presenti ogni volta i Comuni di Campiglia, Suvereto e Piombino) la volontà di San Vincenzo di riprendere la gestione diretta del proprio parco. Per Piombino sono stati ogni volta presenti il sindaco Francesco Ferrari ed il vice-sindaco Giuliano Parodi. Nel primo degli incontri il Comune di San Vincenzo ha preteso (già fondatamente temendo, ahimé, la profonda amnesia di cui oggi Piombino dimostra di soffrire) che tale volontà venisse messa a verbale. Oggi Ferrari si dice perplesso e grida al tradimento. Questo è molto strano, dato che solo e soltanto la Sindaca di Campiglia nel penultimo incontro svoltosi a Piombino nell’ufficio del sindaco ha chiesto a San Vincenzo di ripensarci. Nessuna richiesta in tal senso è mai arrivata da parte di Parodi e Ferrari.
Il Sindaco Ferrari parla delle criticità sopportate dai cittadini di San Vincenzo definendole “modeste”. A suo parere a fronte di un contributo di 100.000 euro e di mancati incassi per 140.000 euro (gli affitti delle tre attività site nel parco) i sanvincenzini non dovrebbero dare troppo peso ad uno stato del “verde” (come lui lo definisce) precario. Quello che lui chiama “verde” è uno stato di abbandono totale degli alberi, tanto da renderli pericolosi nel tempo e da richiedere un intervento massivo di taglio sostenuto con una spesa di 53.000 euro lo scorso anno proprio dal Comune di San Vincenzo, e quindi dai suoi cittadini. Oltre a ciò la lista è lunga. Tavoli e sedie drasticamente diminuiti nel tempo e quelli presenti in gran parte malandati e pericolanti, bagni I‑N-D-E-C-O-R-O-S‑I e spesso chiusi o non funzionanti, stradine a mare ostruite, percorso vita privato di qualunque manutenzione ed ormai da buttare…. Potremmo continuare ma chi è curioso può richiedere di visionare le relazioni che negli anni passati abbiamo presentato a Parchi S.p.A. con richiesta di intervento.
L’affermazione sugli interessi di partito fa venire i brividi alla luce di ciò che noi sappiamo e che invece i cittadini ignorano. Perché, sulle pagine Fb, è facile parlare di sovracomunalità, di concertazione, di visione ed impegni condivisi, ma è tra le quattro mura delle riunioni formali ed informali che viene fuori ciò che veramente sta nell’animo delle persone. Noi non dimentichiamo che nell’ultimo incontro svoltosi proprio in questo mese di febbraio il sindaco Ferrari ha affermato che all’interno del CDA soltanto i soggetti espressi dal Comune di Piombino potranno avere ruoli determinanti in quanto lui non si fida di noi (rivolto a San Vincenzo e Campiglia). Affermazioni gravissime, che stonano profondamente con la necessità di condividere con i Comuni soci un nuovo disegno di Parchi Val di Cornia la cui esistenza, lo ricordiamo, è figlia di una scelta spontanea delle amministrazioni e non certo di un obbligo. Al momento Piombino ha espresso a suon di maggioranza societaria il presidente della Parchi, vedremo dalle scelte che farà il CdA in materia di deleghe e nomine se veramente la volontà è quella di mettere a frutto le competenze di ogni singolo membro e se veramente si vuole il bene della Parchi e non si perseguono interessi di partito.
Se il Comune di Piombino ritiene che la presenza di San Vincenzo all’interno della S.p.A. sia da preservare in quanto la tutela e la promozione del patrimonio naturalistico e storico è e deve essere interesse di un territorio più vasto rispetto ai confini comunali farà bene a ripassare due concetti basilari per l’interazione: correttezza e concertazione.
Ufficio stampa Comune di San Vincenzo