All’ Elba spiagge e mare restituiti all’uso pubblico

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 8 agos­to 2018 — Con­trastare l’abusivismo sul litorale elbano e resti­tuire il pub­bli­co demanio marit­ti­mo alla lib­era fruizione da parte del cit­tadi­no.
È l’obiettivo di una com­p­lessa attiv­ità di polizia coor­di­na­ta dal­la Direzione marit­ti­ma del­la Toscana, agli ordi­ni dell’Ammiraglio Giuseppe Tarzia.
Una serie di inter­ven­ti blitz, ese­gui­ti dai mil­i­tari del­la Guardia costiera di Porto­fer­raio, con l’ausilio del Nucleo Oper­a­ti­vo di Pro­tezione Ambi­en­tale del­la Cap­i­tane­r­ia di Livorno, con con­trol­li mirati che han­no riv­e­la­to abusi, sia sulle spi­agge che sul mare anti­s­tante alcu­ni trat­ti di cos­ta dell’Elba.
E pro­prio sul mare, davan­ti Mari­na di Cam­po sono state sot­to­poste al con­trol­lo le attiv­ità di tre con­ces­sion­ari di ormeg­gi per imbar­cazioni. Le mis­urazioni effet­tuate dal­la Guardia costiera han­no per­me­s­so di accertare, per ognuna delle ditte tito­lari dei cosid­det­ti “campi boe”, una mag­giore occu­pazione del­lo spazio di mare con­ces­so, del doppio rispet­to al tito­lo autor­iz­za­ti­vo rilas­ci­a­to dal Comune. Com­p­lessi­va­mente, sono oltre 2.000 i metri qua­drati di super­fi­cie per i quali è sta­ta ver­i­fi­ca­ta l’illecita occu­pazione. È sta­ta quin­di mes­sa la paro­la “fine” agli indeb­iti guadag­ni da parte dei con­ces­sion­ari, ai quali sono sta­ti seques­trati boe, gavitel­li e cime di ormeg­gio, ogget­to del reato commes­so per la vio­lazione alle norme del codice del­la nav­igazione. La Guardia costiera li ha defer­i­ti all’Autorità giudiziaria del­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Livorno, infor­ma­ta imme­di­ata­mente dei fat­ti.
Sem­pre a Mari­na di Cam­po, l’intervento dei mil­i­tari, nelle prim­is­sime ore del­la mat­ti­na, ha stron­ca­to un’altra attiv­ità ille­gale con­dot­ta da un oper­a­tore com­mer­ciale, tito­lare di un pun­to di noleg­gio di attrez­za­ture bal­n­eari. 15 let­ti­ni e 7 ombrel­loni sono sta­ti posti sot­to seque­stro, in quan­to il tito­lare ave­va occu­pa­to con essi una porzione di spi­ag­gia, in prossim­ità del­la lin­ea di bat­ti­gia, di oltre 30 metri qua­drati, in palese vio­lazione alle con­dizioni imposte nell’autorizzazione con­ces­sa dal Comune che prevede la pos­si­bil­ità di instal­lare le attrez­za­ture solo a richi­es­ta del cliente. Per l’occupazione abu­si­va, è sta­ta data notizia, anche in questo caso, all’Autorità giudiziaria.
Fat­ti analoghi, ques­ta vol­ta commes­si da pri­vati cit­ta­di­ni, sono sta­ti riscon­trati nelle spi­agge libere di Strac­col­ig­no e Fer­ra­to (comune di Capo­liv­eri) e nelle spi­agge di Top­inet­ti e Lun­go­mare Kennedy (comune di Rio), dove la Guardia costiera ha accer­ta­to l’illecito posizion­a­men­to di attrez­za­ture bal­n­eari, al di fuori dell’orario pre­vis­to dal rego­la­men­to comu­nale, proce­den­do al seque­stro di 25 ombrel­loni, 10 palet­ti, 10 sedie a sdraio e 4 let­ti­ni. Il mate­ri­ale incus­todi­to era sta­to las­ci­a­to da ignoti dal giorno prece­dente, al fine di assi­cu­rar­si una porzione esclu­si­va di spi­ag­gia lib­era, e in “pri­ma fila”, per il giorno suc­ces­si­vo, non per­me­t­ten­done il libero e cor­ret­to godi­men­to agli altri cit­ta­di­ni.
In local­ità Feto­va­ia, infine, dopo accu­rati apposta­men­ti, i mil­i­tari del­la Guardia costiera han­no con­tes­ta­to ad un noleg­gia­tore di attrez­za­ture bal­n­eari oper­ante nel­la zona lo svol­gi­men­to dell’attività pri­ma dell’orario pre­vis­to dal rego­la­men­to comu­nale sulle aree des­ti­nate alla bal­neazione. Ammin­is­tra­ti­va, in questo caso, la vio­lazione con­tes­ta­ta al respon­s­abile, al quale i mil­i­tari han­no com­mi­na­to una sanzione di oltre 1.000 euro.
L’attività del­la Guardia costiera con­tin­uerà anche nei prossi­mi giorni, inten­si­f­i­can­dosi nel peri­o­do di mag­gior flus­so, in prossim­ità di Fer­ragos­to, a garanzia del­la lib­era fruizione da parte del­la col­let­tiv­ità delle spi­agge e del mare, non solo dell’Isola d’Elba ma di tutte le local­ità toscane mag­gior­mente carat­ter­iz­zate dal­la pre­sen­za di tur­isti.

Direzione Marit­ti­ma del­la Toscana
Cap­i­tane­r­ia di por­to di Porto­fer­raio

Commenta il post