Alla camminata sul Monte Coronato/Romitorio

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CASTAGNETO CARDUCCI 16 agos­to 2016 —  Cir­ca un centi­naio le per­sone che han­no rispos­to, lunedì 14 agos­to, all’appello del Legam­bi­ente Regionale e Cir­co­lo Cos­ta Etr­usca  per andare a vedere gli effet­ti dei lavori in cor­so sul Monte Coronato/Romitorio, nel ter­ri­to­rio del Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci: lad­dove, fino a pochi mesi fa, c’era un sen­tiero stori­co noto in tut­ta Italia, che con­duce­va ai rud­eri di un ere­mo del 1300, oggi per più di un chilometro è sta­ta costru­i­ta una stra­da (lunghez­za totale pre­vista cir­ca 2,3 km tut­to intorno a Monte Coro­na­to), con sel­ci­a­to real­iz­za­to dal­la fran­tu­mazione delle roc­ce dis­trutte.
Una stra­da larga fino a 5 metri, che in vari pun­ti ha spi­ana­to i dis­liv­el­li esisten­ti, elim­i­nan­do molti muret­ti a sec­co, vec­chi di sec­oli, real­iz­za­ti da antichi car­bonai, cac­cia­tori, cam­mi­na­tori.
Molte le asso­ci­azioni che han­no ader­i­to all’iniziativa (Trekking Riotor­to, Asso­ci­azione Parchi Gestori­ci di Castag­ne­to, Archeotrekking di San Car­lo, WWF, Lib­era Pre­sidio di Castag­ne­to c./San Vin­cen­zo, Escur­sioni Odi­Apie­di, Lab­o­ra­to­rio di Ecolo­gia Sociale Bas­sa Val di Ceci­na), che han­no espres­so le loro pre­oc­cu­pazioni e la loro indig­nazione, che si sono rac­colte attorno alla richi­es­ta di Legam­bi­ente riv­ol­ta alla Unione di Comu­ni Mon­tana delle Colline Met­al­lif­ere, con sede a Mas­sa Marit­ti­ma (che rilas­cia le autor­iz­zazioni per gli inter­ven­ti fore­stali), e al Sin­da­co di Castag­ne­to Car­duc­ci,  per l’immediata sospen­sione dei lavori. Infat­ti ciò che è sta­to real­iz­za­to sino ad ora è solo una parte del­la stra­da pre­vista. Per questo Legam­bi­ente ha for­mal­mente richiesto al Coman­dante provin­ciale dei Cara­binieri Fore­stali di Livorno e al Coman­dante del­la Polizia Munic­i­pale di Castag­ne­to Car­duc­ci di effet­tuare un con­trol­lo sul ter­ri­to­rio inter­es­sato dai lavori e una ver­i­fi­ca sul­la veridic­ità di quan­to dichiara­to nel­la Relazione tec­ni­ca alle­ga­ta alla dichiarazione dell’azienda agri­co­la La Valle di Dono­rati­co.
All’iniziativa ha parte­ci­pa­to anche il pro­fes­sor Sal­va­tore Set­tis (nel­la foto a sin­is­tra, ndr), il quale, durante il suo applau­di­to salu­to, ha ricorda­to a tut­ti il val­ore dell’art. 9 del­la Cos­ti­tuzione ital­iana che san­cisce che la Repub­bli­ca tutela il pae­sag­gio e il pat­ri­mo­nio stori­co e artis­ti­co, facen­do prevalere l’interesse e il bene comune sug­li inter­es­si pri­vati. Il prof. Set­tis ha poi sot­to­lin­eato l’importanza dell’impegno e del­la parte­ci­pazione diret­ta dei cit­ta­di­ni nel­la dife­sa del pat­ri­mo­nio nat­u­ral­is­ti­co e artis­ti­co e nel­la costruzione di prog­et­ti sosteni­bili che garan­tis­cano l’applicazione dell’art. 9.
Molti i com­men­ti sor­pre­si, quan­to amari, espres­si dai parte­ci­pan­ti, molti dei quali ricor­da­vano quel per­cor­so come un cam­mi­na­men­to largo poche decine di cen­timetri e avvolto dal­la mac­chia e dal­la boscaglia, men­tre oggi sem­bra “un’autostrada” dove far sfrec­cia­re suv e fuoristra­da.
In tan­ti si sono chi­esti a cosa servirà vera­mente un’opera del genere, oltre che a rag­giun­gere i capan­ni per la cac­cia al colom­bo, già pre­sen­ti ai lati del­la stra­da.
Gli orga­niz­za­tori han­no poi let­to ai pre­sen­ti quel­la parte di Relazione assev­er­a­ta nel­la quale il tec­ni­co del­l’azien­da agri­co­la affer­ma che si trat­ta di lavori di manuten­zione ordi­nar­ia e stra­or­di­nar­ia su una stra­da poderale di 2,20 metri già esistente. Cosa non vera e riscon­tra­bile anche nelle carte uffi­ciali del­la Regione Toscana, e un’au­tor­iz­zazione rilas­ci­a­ta sen­za con­trol­lo sul cam­po di quan­to dichiara­to.
Il Sin­da­co di Castag­ne­to Car­duc­ci, San­dra Scarpelli­ni, invi­ta­ta all’evento, non poten­do parte­ci­pare, ha invi­a­to una e mail agli orga­niz­za­tori nel­la quale, tra l’altro, chiede al fun­zionario dell’Unione dei Comu­ni di Mas­sa Marit­ti­ma, respon­s­abile delle autor­iz­zazioni fore­stali, di favorire un sopral­lu­o­go sul lavoro con­tes­ta­to, con la sua parte­ci­pazione, quel­la dei Sin­daci del­la zona e dei respon­s­abili di Legam­bi­ente e Parchi Geostori­ci.

Legam­bi­ente Cos­ta Etr­usca

 

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