Alla Regione altri “contributi” sul progetto rifiuti
PIOMBINO 21 dicembre 2018 – Sul “progetto RIMateria” sottoposto a valutazione di impatto ambientale regionale, dopo le integrazioni e le controdeduzioni presentate da RIMateria stessa, sono stati presentati dei “contributi” che si aggiungono alle “osservazioni” illustrate da Stile libero Idee dalla Val di Cornia nell’articolo Altre osservazioni sulla discarica che non piace del 18 dicembre.
I “contributi” sono stati formulati da Autorità di Bacino Distrettuale dell’AppenninoSettentrionale, Agenzia del demanio Direzione regionale Toscana e Umbria, Comune di Piombino,Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque, Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Urbanistica e politiche abitative Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio, Ministero per i beni e le attività culturali Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
Di seguito i “contributi” del Comune di Piombino e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Comune di Piombino
“Il Nucleo ( si tratta del Nucleo di valutazione comunale per la via e la vas, ndr) procede all’esame della documentazione integrativa depositata dal proponente limitatamente ai profili oggetto delle osservazioni e raccomandazioni formulate nelle seduta del 20 e 27 luglio 2018 e rileva quanto segue quale contributo istruttorio al procedimento di VIA regionale:
3. Aspetti ambientali
- componente atmosfera
Il Nucleo prende atto dei documenti di AIA allegati alle integrazioni depositate, ma dall’analisi di questi risulta che i monitoraggi sulla qualità dell’aria e gas di discarica risultano previsti su base annuale, piuttosto che su base mensile come previsto alla parte 5 dell’allegato 2 al D.Lgs 36/2003. Ritiene pertanto di confermare quanto gia richiesto nel precedente verbale delle sedute del 20 e 27 luglio 2018 circa la frequenza mensile di tali monitoraggi con riferimento anche alle emissioni odorigene viste anche le numerose segnalazioni da parte della cittadinanza. - componente Ambiente idrico, suolo e sottosuolo:
In merito a questa componente il Nucleo prende atto di quanto dichiarato dal proponente e pertanto del rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 36/2003 (istallazione di una rete di piezometri). Tuttavia il Nucleo riconferma quanto espresso nel precedente verbale, e cioè di valutare la possibilità di individuare soluzioni progettuali tese a monitorare e contenere eventuali fenomeni di dispersione in caso di danneggiamento del pacchetto di fondo della discarica, prima dell’eventuale interessamento del reticolo superficiale e della falda sottostante. - componente Paesaggio e beni culturali;
Il Nucleo prende atto delle integrazioni prodotte (fotoinserimento), le quali confermano che le opere in progetto risultano avere un notevole impatto paesaggistico ed estetico/percettivo sulle aree circostanti. Rileva tuttavia che la documentazione prodotta risulta peraltro carente di specifiche forme di mitigazione ritenute indispensabili al fine di alleggerire il suddetto impatto, dal momento che il potenziamento della discarica, qualora non vengano adeguatamente mitigati gli impatti odorigeni e paesaggistici, potrebbe incidere negativamente sulla comunità residente nell’area e sull’attrattività turistica del territorio. Il Nucleo rimanda pertanto ai competenti uffici regionali per l’individuazione di eventuali prescrizioni in ordine ai profili opra indicati.
Il componente Riccardo Banchi chiede di mettere a verbale la sua posizione personale: “Ritengo che l’altezza della discarica, pari a 35,5 m s.l.m., visto l’impatto visivo determinato dall’attuale discarica Rimateria, sia eccessiva andando ad impattare su vasta scala l’orizzonte visivo da più punti di vista (in primis gli abitanti di Colmata). Tenuto conto che i cumuli circostanti della discarica Lucchini si aggirano sui 15 m di altezza, ritengo che l’altezza della nuova discarica debba ridursi in modo significativo rispetto a quella di progetto.” - componente Materiali di scavo. rifiuti e bonifiche;
Il Nucleo prende atto delle integrazioni prodotte in merito al bacino di approvvigionamento rilevando tuttavia la genericità dei quantitativi. Ritiene sostanzialmente soddisfatta la richiesta di integrazioni rimandando la valutazione del presente aspetto al settore regionale competente”.
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
“L’area oggetto dell’eventuale ampliamento dell’attuale Discarica denominata Ischia di Crociano, ad oggi risulta totalmente esterna alla perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale (S.I.N.) “Piombino”, perimetrato con D.M. lO gennaio 2000 e successivamente ampliato con D.M. del 7 Aprile 2006.
Sull’area inizialmente in concessione demaniale alla Lucchini SpA, è intervenuta in qualità di soggetto terzo non responsabile della contaminazione, ma interessato all’acquisizione dell’area, la Società ASIU SpA (Azienda Servizi Igiene Urbana di proprietà del Comune di Piombino e dei Comuni della Val di Cornia). La Società Rimateria S.p.A., è subentrata alla fine del 2016 alla Società ASIU S.p.A., ed è attualmente proprietaria dell’attuale discarica in località Ischia di Crociano. Nell’ambito della realizzazione degli interventi di ampliamento di tale discarica la ASIU SpA ha individuato l’area denominata Li53 come area idonea per motivazioni di carattere logistico e funzionale, dal momento che l’area è situata all’interno del sito industriale e presenta, tra l’altro, il grande vantaggio di consentire l’utilizzo degli impianti generali esistenti della discarica attuale e di non interferire ulteriormente con la viabilità ed il traffico esistente. L’area Li53 è all’interno della perimetrazione del S.I.N. di Piombino
Dal punto di vista amministrativo si evidenzia quanto segue.
L’area Li53, era già stata oggetto di un primo intervento di messa in sicurezza, approvato con Decreto n° 22388 del 12.08.1999 dal Settore Gestione Territorio e Ambiente del Comune di Piombino e, in base a tale decreto erano stati effettuati, da parte della Lucchini, interventi di scarifica superficiale e di formazione di un cassonetto e pavimentazione utilizzando una miscela catalizzata (Pavital) prodotta dall’impianto esistente nell’ambito dell’area: tale intervento non è mai stato certificato dall’allora Provincia di Livorno. Poiché il suddetto intervento di copertura/impermeabilizzazione non è stato considerato come messa in sicurezza permanente dell’area in conformità a quanto prescritto dal D.Lgs. 3612003, l’Azienda ha dovuto procedere ad una idonea progettazione. A tal uopo, si evidenzia che
- nel Luglio 2013 la Società ASIU S.p.A. ha trasmesso al MATTM il “Progetto di messa in sicurezza permanente della porzione di area Lucchini su cui sorgerà l’ampliamento della discarica ASIU” in qualità di soggetto terzo non colpevole dell’inquinamento, ma interessato all’acquisizione dell’area in quanto sito destinato alla nuova discarica comprensoriale;
- la Conferenza dei Servizi decisoria del 9.12.2013, ha dichiarato il progetto di messa in sicurezza permanente dell’area, approvabile con prescrizioni e richiesta di integrazioni cui ASIU S.p.A ha risposto trasmettendo il documento “Progetto di bonifica e messa in sicurezza permanente della porzione di area Lucchini su cui sorgerà l’ampliamento della discarica ASIU — Risposta alle osservazioni al progetto poste nella seduta istruttoria della Conferenza dei Servizi del 6.11.2013” (nota Prot. 10722 del 13.12.2013, MATTM -,Prot. 58870 del 19.12.2013). Il progetto ASIU di messa in sicurezza permanente dell’area Li53 è stato quindi approvato con prescrizioni dal Decreto d’Urgenza MATTM n. 140 del 14/05/20 14. Tale progetto prevedeva:
a) per il suolo insaturo la realizzazione di un intervento di copertura mediante la messa a dimora sull’area di un pacchetto impermeabilizzante composto dal basso verso l’alto, rispettivamente da geocomposito bentonitico, telo in HDPE, telo in TNT, strato di drenaggio dello spessore di 50 cm, tela in TNT, terreno di copertura, di spessore pari a 30 cm.
b) per quanto riguarda la falda, la realizzazione di una cinturazione perimetrale dell’area mediante barriere fisiche impermeabili realizzate in opera ed ammorsate nello strato impermeabile di argilla.
Da quanto sopra esposto la scrivente Divisione ritiene pertanto che l’avvenuta esecuzione dell’intervento di messa in sicurezza permanente dell’area, cosÌ approvato, è preliminare a qualsiasi attività di riutilizzo dell’area stessa.
Inoltre dall’analisi della documentazione presentata da RiMateria S.p.A. alla Regione Toscana (Settore VIA — VAS — Opere pubbliche di interesse strategico regionale) secondo quanto previsto dagli artt. 23 e seguenti del D.Lgs. 152/2006 e artt. 52 e seguenti della L.R. 10/2010 (Settore VIA — VAS — Opere pubbliche di interesse strategico regionale) per l’avvio del procedimento di VIA relativamente agli interventi in oggetto si evidenzia che:
- relativamente alle “attività di Trattamento e riciclo in loco delle scorie con impianto mobile su Area Li53 finalizzata al loro riutilizzo come MPS nel!‘ambito della MISP autorizzata con Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente prot. n.423 del 04/10/2017” così come riportato nel contributo tecnico istruttorio trasmesso da ARPAT alla Regione Toscana con nota prot. 2018/387935‑A si evidenzia che il proponente dichiara che impiegherà il materiale recuperato come strato di regolarizzazione tra riporto e capping, direttamente nella MISP, secondo il progetto di cui al decreto MATTM sopra citato del 2014: in particolare nella relazione tecnica cumuli, si esplicita che il materiale costituirà il sottofondo della MISP; il progetto di MISP, approvato dal MATTM prevedeva, al di sotto del pacchetto impermeabilizzante, la realizzazione di uno strato di regolarizzazione in materiale arido, di circa 20 cm di spessore, posato al-di sopra del rilevato, necessario a creare le pendenze di fondo di progetto. Il rilevato doveva essere realizzato con materiale arido o equivalente opportunamente compattato. La scrivente Divisione rappresenta che il riutilizzo del materiale proposto dall’azienda dovrà essere conforme a quanto previsto nel progetto approvato con DM N° 140 del 14 maggio 2014;
- Relativamente al “Progetto definitivo della nuova discarica su Area Li53 “, da realizzarsi su un’area appartenente al SIN di Piombino e oggetto di MISP, le valutazioni tecniche circa la fattibilità dell’opera non rientrano tra le competenze di questa Divisione, ma spettano alla competente autorità Regionale.
Inoltre vista la contaminazione riscontrata nell’area in esame, gli interventi e/o le opere che possono interferire con le matrici suolo/sottosuolo insaturo e acque di falda dovranno essere realizzati secondo modalità e tecniche che non pregiudicano e non interferiscono con il completamento e/o l’esecuzione della bonifica anche in aree esterne a quelle di competenza dell’Azienda. Inoltre i suddetti interventi non dovranno determinare rischi per la salute dei lavoratori e degli altri fruitori dell’area né causare un incremento della contaminazione accertata”.
I precedenti “contributi tecnici istruttori” (Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), Azienda Usl Toscana nord ovest (ASL), Comune di Piombino, Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana (IRPET), Provincia di Livorno, Regione Toscana Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa, Regione Toscana Direzione Urbanistica e politiche abitative Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio, Regione Toscana Direzione Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale Settore programmazione viabilità, Regione Toscana Direzione Ambiente ed Energia Settore Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti, Regione Toscana Direzione Ambiente ed Energia Settore Tutela della natura e del mare, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Sovrintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno) sono stati pubblicati da Stile libero Idee dalla Val di Cornia il 19 agosto 2018 nell’articolo Progetto RiMateria: rilievi di non poco conto.