Alle Fabbricciane né condoni né villettopoli
PIOMBINO 21 maggio 2014 ‑Un problema che l’attuale Regolamento Urbanistico non ha affrontato, se non marginalmente sotto il profilo igienico sanitario, è quello delle Fabbricciane; qui occorre evitare di creare a distanza di anni un nuovo caso ‘Sterpaia’, anche se ci siamo molto vicini ed in termini di antropizzazione certamente più impattante.
Ancora una volta non vi è stata la volontà di mettere le mani in quella parte di territorio, entrando definitivamente nel merito delle questioni.
Purtroppo negli anni si è affermato un sistema quasi senza regole e talvolta in spregio delle più elementari norme, che potrebbero rivelarsi una bomba ecologica in termini ambientali, visto che non vi è un sistema fognario.
Questa è una questione prettamente politica, solo attraverso una precisa analisi sotto il profilo urbanistico si potrebbe intervenire concretamente, ma soprattutto avendo chiari gli obbiettivi.
Occorre verificare esattamente la consistenza del problema di cui stiamo parlando; cioè, conoscere esattamente se il nucleo ha caratteristiche “agricole” con qualche abitazione nata nel tempo, anche grazie ai vari condoni, oppure se la presenza di abitazioni “legittime” è maggioritaria.
Detto questo, si può verificare la vocazione del luogo, e pianificare sanando quelle posizioni legittime, che hanno necessità di riqualificare igienicamente i manufatti.
Ovviamente NON si parla assolutamente di alcun tipo di condoni e nemmeno, come qualcuno propone, di far nascere una “villettopoli fiorentina”.
Si tratta di sanare e di verificare se ci sono le condizioni politiche ed urbanistiche (acqua, fognature, impianti) pensando ad incrementi di volume solo ed esclusivamente per fini strettamente ambientali.
Comunque non si può continuare a far finta che quell’insediamento non esista, ma si deve affrontare una volta per tutta questa questione, certamente NON in maniera strumentale o per fare campagna elettorale, ma seriamente con i dati tecnici e i rilievi dettagliati della situazione di un nucleo del quale in effetti non si conosce nemmeno la precisa consistenza.
Potrebbe essere creata un’area franca con caratteristiche assolutamente diverse da quelle ora presenti, che permetta di sviluppare un percorso, che ne ridisegni la fisionomia con un profilo adeguato al concetto di legalità, peraltro con formule sperimentali ed accessibili nell’ambito delle certificazioni a consumi ed ad impatto zero, come avviene nel Nord Europa.
Siamo convinti che non si possa più rinviare “il protocollo Fabbricciane”, se qualcuno fino ad oggi non ha avuto il coraggio di occuparsene, chissà per quali motivi, noi lo faremo senza timore alcuno.
Non abbiamo interessi da difendere, se non quelli di un serio sviluppo turistico, che non può assolutamente dipendere da seconde case, bensì da soluzioni ricettive di qualità e con adeguati servizi territoriali espressione di una seria e concreta pianificazione.
Luigi Coppola (SVOLTA POPOLARE Piombino per tutti)