Allerta arancione trascurato, disertiamo il consiglio
PIOMBINO 11 dicembre 2017 — Sui livelli di allerta, sul ruolo dei sindaci e sul grado di responsabilità dei vari attori protagonisti del sistema di protezione civile, è doveroso fare chiarezza. Ieri alle ore 18, la protezione civile, ha diramato un’allerta meteo arancione per tutta la Regione Toscana per forti raffiche di vento e mareggiate, sino alle ore 24 del giorno 11 dicembre. La scelta spetta esclusivamente al singolo sindaco di ogni Comune, che in piena autonomia decide sulla chiusura o meno delle scuole a prescindere dall’allerta meteo. Un sindaco, ad esempio, in base alla conoscenza del proprio territorio, può decidere di chiudere le scuole anche se c’è l’allerta gialla, mentre un altro sindaco può decidere di tenerle aperte anche con l’allerta rossa, magari avvalendosi di un esperto meteorologo comunale che sappia interpretare nel modo migliore l’allerta della protezione civile centrale.
Il sindaco del Comune di Campiglia, ha deciso di lasciare le scuole aperte, forse dimenticandosi dei recenti episodi di allagamenti e di caduta alberi che hanno provocato anche dei ferimenti, non intervenendo per via precauzionale. Riteniamo che un’amministrazione, anche creando disagio, dopo un bollettino meteo di criticità come quello diramato ieri, abbia il dovere di agire tempestivamente in primo luogo per la sicurezza dei propri cittadini. ”Meglio un giorno meno a scuola” a parer nostro, che dover piangere vittime come purtroppo sempre più spesso accade in tutto il territorio nazionale. Un codice arancione come quello diramato, già permette ai sindaci di mettere in atto determinati interventi. I tecnici dicono che il codice arancione non è molto diverso da quello rosso, ossia che si differenzia da quest’ultimo solo per l’ampiezza del fenomeno. Memori dell’esperienza di Livorno, che per un codice arancione ha dovuto piangere nove vittime, riteniamo che sia meglio un’eccessiva prudenza che una poca prudenza e prevenzione. Ritenendo inoltre che un sindaco debba dare un buon esempio di attaccamento oltre che alle persone anche al proprio territorio pensavamo che il consiglio comunale di oggi, viste le problematiche avversità climatiche che stanno interessando la nostra zona, venisse rimandato a data da destinarsi. Daniele Fioretti e Chesi Cristina in qualità di consiglieri comunali del M5S, non condividendo l’atteggiamento troppo leggero di questa amministrazione verso la tutela dei propri cittadini e non ritenedo urgenti i punti redatti all’ordine del giorno, non si presenteranno in consiglio, promettendosi di impiegare quel tempo in sopralluoghi di sorveglianza nei punti critici del nostro Comune.
Daniele Fioretti, Cristina Chesi M5S Campiglia