Altri 74 ettari all’industria: errore imperdonabile
PIOMBINO 26 ottobre 2016 — Le conseguenze della variante Aferpi sarebbero enormi e pregiudicherebbero il futuro della nostra città.
Si parla tanto delle bellezze naturalistiche della Costa Est, di come la stessa debba rappresentare il volano per lo sviluppo turistico di Piombino; si parla di una riqualificazione della centrale di Tor del Sale e di una sua diversa destinazione; si parla della necessità di ridurre gli spazi sfruttati dall’industria, un tempo necessari alle produzioni, oggi dismessi ed inutilizzati.
In tutto questo, la contraddittorietà di concedere altri 74 ettari di una zona che è parte integrante proprio di quella Costa Est. Poco importa che non sia territorio di alto pregio, come si è affrettato a dire il Sindaco. Quel che importa è che si concede altra superfice all’industria che già occupa 800 ettari, quasi tutti devastati da fabbricati in disuso ed inquinati dai veleni più tossici; il tutto solo per evitare ad Aferpi di dover bonificare; soprattutto, si concede altra superfice a chi ancora non si è mostrato meritevole e che già non ha mantenuto i primi impegni presi.
Così come il tracciato della futura SS398: per fare un favore ad Aferpi, si sacrificano ulteriormente gli abitanti del Poggetto e Cotone.
E poi perché tutta questa fretta di votare la variante? Non sarebbe più conveniente attendere, mettendo alla prova Rebrab?
Infine, non ci venga raccontato che la variante ha come sua giustificazione il bene dei lavoratori; la questione occupazionale non c’entra. Aferpi, infatti, ha già preso degli impegni occupazionali ed i nuovi spazi che vorrebbero essere concessi non c’entrano niente; a meno che dietro tutto questo non ci sia un ricatto dell’azienda, ma questo non lo vogliamo neppure ipotizzare.
Francesco Ferrari, Presidente Fratelli d’Italia-AN Val di Cornia
Gianluigi Palombi, portavoce Forza Italia Val di Cornia