Altro che crociera, abbiamo bisogno d’altro
PIOMBINO 21 giugno 2014 — Questa ci mancava. Mentre a Piombino aumenta il disagio e l’angoscia dei lavoratori della Lucchini, in una città in piena crisi occupazionale ed economica, il segretario del PD Fabiani e il suo apparato non trovano di meglio che andare in… crociera. Perché in realtà di questo si tratta, di una demagogica e populistica crociera, che non ha alcuna utilità pratica ma solo l’obiettivo di mischiare le carte nella vicenda della Concordia, cercando di smarcarsi, ingenuamente, da quelle che sono le responsabilità del PD locale in una battaglia che il partito ha sempre e solo utilizzato ai fini elettoralistici, pur sapendo che la battaglia era persa fin dall’inizio. In questi mesi infatti, mentre l’apparato pieddino piombinese ed il Presidente della Regione Rossi riempivano le cronache con la loro altezzosa sicurezza, illudendo di fatto, una comunità intera, in Liguria, in silenzio, l’abile e potente Presidente della Regione Burlando (ex ministro PD dei trasporti del governo Prodi) poneva le basi dell’arrivo della Concordia nel Porto di Genova. Lo stesso Burlando che in questi giorni ha affermato, in contrasto con i suoi compagni di partito toscani, che è ”cosi chiaro che Piombino non è pronta che è inutile discutere”. Cosa che sapevano tutti da tempo sia a Roma che a Piombino, anche se, “casualmente”, la notizia della decisione dello smantellamento della nave a Genova è uscita solo il giorno dopo le elezioni amministrative.
A questo punto la crociera di Fabiani diventa davvero una messa in scena grottesca. Il segretario del PD la motiva con la volontà di dimostrare il rischio ambientale a cui sarebbe sottoposto il Mar Tirreno dal trasporto del relitto dal Giglio a Genova. Motivazione bizzarra, visto che il mezzo su cui viaggia Fabiani non è certo un modello scientifico sovrapponibile all’enorme rottame della Concordia, né tantomeno il segretario del PD è un ingegnere o tecnico esperto di trasporti eccezionali via mare. Si rimane quindi sconcertati dalla strampalata quanto inutile farsa marittima dell’apparato del PD, a cui ha aderito all’ultimo momento, ahinoi, anche il neosindaco Giuliani che avrebbe, a nostro parere, necessità di pensare a cose ben più serie.
Francesco Ferrari