Altro rinvio per la Lucchini senza un vero motivo
PIOMBINO 12 maggio 2014 — Altro rinvio per la Lucchini? Sul Corriere etrusco leggiamo di una notizia, che se confermata, aggiunge ulteriori preoccupazioni: sembra cioè che la vendita dello stabilimento Lucchini venga posticipata al 15 giugno. E’ così? Ci chiediamo perché una notizia del genere viene sottaciuta e perché questo ennesimo rinvio. Nel percorso stabilito per la Lucchini questa è una tappa cruciale ed è importante anche per l’evoluzione degli adempimenti relativi all’accordo di programma. C’era già stato un primo rinvio dal 20 maggio a fine maggio e ora si parla del 15 giugno: l’impressione è che si voglia scantonare le elezioni e per maggior sicurezza, nell’eventualità dii un ballottaggio che non tutti credono di poter scongiurare, la data certa viene fatta slittare a metà giugno. Se questo fosse vero, saremmo di fronte a un fatto gravissimo, perché si gioca sulla pelle dei lavoratori , delle lavoratrici della fabbrica e delle loro famiglie. Noi crediamo che si debba mettere fine alle enunciazioni e ai propositi: i cittadini vogliono fatti, coerenza e trasparenza. Altro che Renzi a Piombino! Dopo aver sentito Grillo ci basta! Il governo deve intervenire con urgenza per far rispettare le scadenze e la trasparenza di tutta la procedura di vendita dello stabilimento. Ai miracoli noi non crediamo. Ne sono già stati annunciati troppi negli anni passati. Non ultima la mirabolante offerta dell’arabo miliardario, defilatosi nel silenzio. Se, per tornare alla dotta citazione del Corriere Etrusco, nessuno si bagna due volte nello stesso fiume, noi pensiamo che di acqua poco trasparente, sotto questo ponte ne sià già passata troppa .
Marina Riccucci, candidata Sindaco della Lista civica UN’ALTRA PIOMBINO