Altroché se c’è un problema di rifiuti pericolosi!
PIOMBINO 24 maggio 2019 — Il Comitato Salute Pubblica Piombino-Val di Cornia si è sempre opposto al progetto di fare di Piombino un polo nazionale di lavorazione, smaltimento, stoccaggio e spedizione di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi .
Nel nostro territorio si sono già insediate varie aziende che si occupano di rifiuti: RIMateria, Wecologistic, Tyrebirth. Per ora è scongiurato l’insediamento della Creo che avrebbe trasformato i rifiuti organici in lignite.
RIMateria, un tema centrale della campagna elettorale di questi giorni, tratta rifiuti speciali non pericolosi e ha richiesto l’autorizzazione per un ampliamento che le consentirebbe di conferirne altri 2,850 milioni di metri cubi raggiungendo in questo modo, unita all’attuale discarica, la volumetria di circa 5 milioni di metri cubi.
Wecologistic tratta i rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi in un’area precedentemente industriale D2 trasformata ad hoc, solo per questa azienda, in area F6 adibita alla lavorazione di rifiuti. La quantità di rifiuti che potrà lavorare, stoccare e spedire può arrivare a 50mila tonnellate all’anno di rifiuti speciali pericolosi e a 130mila tonnellate all’anno dii rifiuti speciali non pericolosi: a pieno regime circa 6mila TIR all’anno in arrivo nei capannoni di Wecologistic che si andrebbero a sommare ai circa 10mila TIR all’anno in arrivo per RIMateria.
Rispetto a RIMateria,Wecologisticsi distingue, per adesso, perché tratterà anche rifiuti pericolosi. Ma nessuno potrebbe impedire a RIMateria, in futuro, di qualificarsi anche per il trattamento dei rifiuti pericolosi: il mercato è così vasto e redditizio che ci sarebbe lavoro sufficiente per le due aziende e il direttore Luca Chiti, lo scorso 2 maggio durante l’ultima riunione presso il Multizonale, ha già annunciato questa eventualità indicando i capannoni ex Asiu per la loro lavorazione, il loro stoccaggio e la successiva spedizione.
Tyrebirth, collocata in un ex capannone industriale in Località Montegemoli a poche centinaia di metri dalle abitazioni, è un impianto sperimentale di pirolisi a microonde di pneumatici fuori uso per la produzione di materie prime seconde. Ha ottenuto il permesso per effettuare una sperimentazione della durata di 2 anni sottoposta al monitoraggio e controllo da parte di ARPAT. Ancora non è dato sapere quante e quali emissioni produrrà questo tipo di lavorazione rispetto a quelle dichiarate.
Il Comitato Salute Pubblica continuerà ad opporsi all’ampliamento della discarica di Ischia di Crociano e si opporrà anche alla eventuale nuova linea industriale di RIMateria, da qualcuno pretestuosamente indicata come “indispensabile per le bonifiche e la ripresa industriale”. In realtà sarà solo una nuova linea di business che consentirà ai privati di fare soldi facili. Per trattare i rifiuti pericolosi e in quantità tali da essere ben superiori a quelli provenienti dal SIN c’è già Wecologistic! Che bisogno c’è di trasformare anche RIMateria in un nuovo impianto capace di trattare rifiuti pericolosi se guardiamo alle esigenze locali?
Non vogliamo un “nuovo impianto di rifiuti pericolosi” a Piombino, non vogliamo il raddoppio della discarica, non vogliamo nuove aziende che trattano rifiuti sul nostro territorio.
Non possiamo credere che questo sia il futuro scritto per Piombino.
Comitato Salute Pubblica Piombino-Val di Cornia