Massimo Giuliani contro Mauro Faticanti

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 18 set­tem­bre 2015 — “In un peri­o­do così del­i­ca­to per la nos­tra cit­tà, dove l’unità sin­da­cale ha rap­p­re­sen­ta­to e rap­p­re­sen­ta un val­ore aggiun­to nell’affrontare la tenu­ta sociale, riten­go fuori luo­go le affer­mazioni espresse in un post face­book da Mau­ro Fat­i­can­ti”.
Così il sin­da­co Giu­liani ha volu­to rispon­dere al respon­s­abile nazionale di Fiom siderur­gia Mau­ro Fat­i­can­ti.
“Le sue parole – pros­egue il sin­da­co – sot­to­va­l­u­tano il lavoro com­p­lesso svolto fino­ra dalle isti­tuzioni, nel rag­giung­i­men­to di un accor­do per il pas­sag­gio defin­i­ti­vo del com­p­lesso ex Luc­chi­ni nel­la pro­pri­età di Afer­pi e l’impegno che sarà nec­es­sario da ora in avan­ti per gestire il piano delle demolizioni degli impianti, delle boni­fiche e dell’acquisto del pri­mo forno elet­tri­co. In questo la ricer­ca di date certe, nell’ambito del più gen­erale crono­pro­gram­ma, è una delle richi­este che anche di recente la mia ammin­is­trazione ha rin­no­va­to alla pro­pri­età”.
Sul “mod­el­lo Piom­bi­no” il sin­da­co pre­cisa come questo mod­el­lo di con­cer­tazione si sia svilup­pa­to in questo ter­ri­to­rio già dal 2009 nel con­fron­to aper­to in quell’occasione con la verten­za Dalmine.
“Il mod­el­lo Piom­bi­no è nato nel 2009 quan­do, gra­zie ad una felice coop­er­azione tra sin­da­cati, isti­tuzioni e azien­da, si scon­giurò la chiusura del­la Dalmine. Furono poste in quell’occasione le pre­messe per un rilan­cio pro­dut­ti­vo dell’azienda sal­va­guardan­do anche l’occupazione. Con questo nes­suno vuole negare le ques­tioni anco­ra aperte e la neces­sità di vig­i­lare con atten­zione sull’attuazione del com­p­lesso piano indus­tri­ale pre­sen­ta­to da Afer­pi spa.
Ma par­lare di mod­el­lo Piom­bi­no come stru­men­to di puro mar­ket­ing elet­torale è peri­coloso per­ché rap­p­re­sen­ta un approc­cio che non aggiunge nul­la di costrut­ti­vo al proces­so di rein­dus­tri­al­iz­zazione per la cit­tà di Piom­bi­no e per i rif­lessi pos­i­tivi che questo inves­ti­men­to avrà anche su tut­to il com­pren­so­rio”.
“Il ris­chio è che queste dichiarazioni con­tribuis­cano all’apertura di una peri­colosa frat­tura sul fronte sin­da­cale, ingeneran­do incertez­za tra i lavo­ra­tori pro­prio in una delle fasi più del­i­cate per il nos­tro ter­ri­to­rio. Per questo – ha con­clu­so Giu­liani – aus­pi­co che, nel rispet­to dei ruoli e delle pre­rog­a­tive di cias­cuno, tut­ti i sogget­ti sin­da­cali resti­no uni­ti e pros­eguano nel­la loro preziosa opera di inter­locu­tori costrut­tivi con i vari liv­el­li isti­tuzion­ali e con la nuo­va pro­pri­età”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

Commenta il post