Ambientalisti contro i 270 milioni alla Sat
PIOMBINO 20 agosto 2014 – Glieli danno o non glieli danno? C’è da sfogliare la margherita in attesa del 29 agosto quando il Consiglio dei ministri dovrà, tra l’altro, decidere sulla richiesta di 270 milioni di euro chiesti dalla Sat per completare l’autostrada Tirrenica, complanari comprese. Il finanziamento, secondo fonti toscane, sarebbe contenuto nel decreto “sblocca Italia” che, nella presentazione del premier Renzi a Roma, non prevedeva invece alcuna liberatoria per il Corridoio che interessa la parte costiera di Toscana e Lazio. Ne conseguirebbero in questa seconda ipotesi anche ripercussioni sul completamento della 398 che, come si sa, è legata alla realizzazione dell’autostrada.
D’altra parte mentre si discute sulla richiesta di Sat, una netta sollecitazioni al Governo è partita da Festambiente dove si è registrato un fronte compatto contro la scelta di sostenere con risorse pubbliche una infrastruttura concepita originariamente senza ricorsi alle casse dello Stato.
Si sono pronunciati contro i 270 milioni di euro a favore della concessionaria Edoardo Zanchini (nella foto) e Angelo Gentili di Legambiente, Stefano Lenzi del Wwf, Valentino Podestà dei Comitati per la difesa del territorio, Anna Donati di Green Italia. Un cartello compatto nella valutazione secondo cui «per il Corridoio tirrenico c’è bisogno di una svolta chiara e immediata con la revisione di rivedere tutto il progetto attraverso un confronto adeguato, pubblico e trasparente, per il quale sia reso disponibile il nuovo piano economico e finanziario dell’intero progetto autostradale, da cui si deduca quanto costa l’opera, quanto costa la viabilità complanare alternativa, a quanto ammonteranno i pedaggi, qual è l’andamento del traffico nei vari tratti e in particolare quello locale che è la quota prevalente e, quindi, quale contributo pubblico si rende realmente indispensabile”.
In un loro documento gli ambientalisti concludono affermando che «Il Piano economico e finanziario complessivo dell’investimento ancora non è presentato ed approvato, mentre i livelli di traffico sono incerti, il costo delle opere non è ancora definito per due lotti, la richiesta di esenzione dei pedaggi per i residenti non è risolta. Queste variabili lo rendono poco credibile e difficilmente sostenibile».