Analisi negative, niente ripascimento
PIOMBINO 20 giugno 2015 — Negli anni passati di questi tempi la spiaggia di Salivoli si presentava completamente sabbiosa e fruita da parte di tanti cittadini, così come tradizione antica vuole. Quest’anno invece non mancano i sassi e dunque la fruizione da parte dei cittadini è alquanto più difficoltosa. Lo stesso sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, lo ammetteva il 9 giugno affermando: «…vogliamo rendere fruibile l’intero arenile, compresa la parte davanti al Nastro Azzurro dove la sabbia non c’è, e non c’è mai stata, e prevalgono i ciotoli. Come abbiamo fatto in passato, stiamo valutando in questi giorni le modalità con cui eseguire i lavori per riportare un po’ di sabbia dove ora ci sono i sassi, tenuto conto che le sabbie sotto il campo boe vanno gestite con attenzione per le caratteristiche che presentano…». In effetti ogni anno questo ripascimento è stato eseguito dalla cooperativa L’ormeggio, gestore del porto di Salivoli, che provvedeva al prelievo, sempre nel golfo di Salivoli, della sabbia e la deponeva nella spiaggia antistante a fianco del porticciolo. Quest’anno queste operazioni non sono ancora avvenute ed il motivo è proprio quello accennato, solo accennato, dal sindaco parlando delle caratteristiche che presentano le sabbie sotto il campo boe, quelle da prelevare e depositare sulla spiaggia.
La cooperativa l’ormeggio ha correttamente affidato al Consorzio per il centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata “G. Bacci” di Livorno la “Caratterizzazione ambientale dei sedimenti adiacenti il porticciolo di Salivoli ai fini del ripascimento” eseguita con prelievi effettuati il 14 maggio in due stazioni di campionamento (SP1 e SPO2) sull’area interessata al dragaggio alla profondità rispettivamente di 1,5 e 2,5 metri e un prelievo delle sabbie sulla battigia (SR):
Le conclusioni cui le analisi sono arrivate mettono in evidenza che
- la concentrazione di numerosi composti di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e della loro sommatoria superano, nel campione SP2, i valori di LCB (Livello Chimico di Base) e per quanto riguarda il Benzo(a)pirene anche il valore riportato nel D. Lgs. 152/06 (colonna A); anche il campione SR ha alcuni IPA che superano il Livello Chimico di Base ma non la Colonna A del D. Lgs. 152/06,
- per quanto concerne i metalli, Arsenico e Zinco risultano in tutti i campioni concentrazioni superiori al valore LCB per sedimenti con pelite <10% e nel campione SP2 l’Arsenico supera anche il D. Lgs 152/06 (colonnaA), il Cromo nei campioni SP1 e SP2 ed il Piombo nel campione SP2 superano il valore LCB per sedimenti con pelite <10%,
- contrariamente ai risultati ottenuti con i precedenti saggi, il test di fecondazione sul riccio di mare Paracentrotus lividus ha rilevato una presenza di elevata tossicità acuta sugli elutriati dei campioni SR ed SP1, con valori di EC50 rispettivamente di l5,3% e 42%.
Lo stesso Consorzio in conclusione consiglia, sulla base dei risultati ottenuti, sia chimici che tossicologici, «…per il prelievo delle sabbie, l’impiego di sistemi meccanici al fine di ridurre la presenza di particolato sospeso durante le operazioni di dragaggio e quindi lo spandersi della torbidità con la potenziale diffusione dei contaminanti presenti nei sedimenti…».
Evidentemente la Provincia di Livorno, competente per il rilascio dell’autorizzazione al dragaggio ed al ripascimento, non ha ritenuto sufficienti queste cautele e non ha rilasciato nessuna autorizzazione.
Un’ultima considerazione.
Il Comune di Piombino, al di là della generica affermazione riportata sopra, non ha ritenuto necessaria nessuna informazione ufficiale alla cittadinanza.