Anche per il 2019 il costo delle aree Apea non si sa

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PIOMBINO 23 dicem­bre 2018 — Il Con­siglio comu­nale di Piom­bi­no dis­cuterà, e prob­a­bil­mente approverà, il prossi­mo 11 gen­naio la delib­er­azione  “Aree des­ti­nate alle attiv­ità pro­dut­tive e terziarie anno 2019: deter­mi­nazione prezzi di ces­sione” con la quale ver­rà sta­bil­i­to il cos­to di ces­sione delle aree e del­l’ur­ban­iz­zazione pri­maria e sec­on­daria delle aree pro­dut­tive di Mon­tege­moli e di Col­ma­ta vali­do per il 2019.
Pro­prio di quest’ul­ti­ma area, l’Area Pro­dut­ti­va Eco­logi­ca­mente Attrez­za­ta, vogliamo par­lare.
Che cosa cam­bierà dal pun­to di vista del cos­to dei ter­reni rispet­to al 2018?
Niente.
Nel­la pro­pos­ta di delib­er­azione, che sarà all’at­ten­zione del con­siglio comu­nale, riguardante il 2019 sta scrit­to:
«7) di sta­bilire inoltre, per le moti­vazioni espresse in pre­mes­sa, che per quan­to riguar­da l’ambito pro­dut­ti­vo eco­logi­ca­mente attrez­za­to (APEA) in loc. Col­ma­ta, il cor­rispet­ti­vo per il 2019 affer­ente la ces­sione dei lot­ti pro­dut­tivi, rel­a­ti­va­mente al cos­to del­l’area, sarà deter­mi­na­to con un suc­ces­si­vo atto;
8) di sta­bilire altresì che, nelle more del­l’adozione del­l’at­to di cui al pun­to 7), si potrà comunque pro­cedere con gli atti di assegnazione/cessione dei lot­ti pro­dut­tivi col­lo­cati nel pri­mo stral­cio fun­zionale del­l’A­PEA, su aree già nel­la tito­lar­ità del Comune, con­fer­man­do a tal fine il val­ore venale delle aree sta­bil­i­to in euro 30/mq. con delib­er­azione del­la G.C. n. 109 del 27.04.2017, così come indi­ca­to nel­la Con­ven­zione Oper­a­ti­va sot­to­scrit­ta tra Comune e SG APEA (rep. 6323 del 30.12.2016);
9) di pre­cis­are infine che i sud­det­ti atti di assegnazione/cessione dovran­no prevedere e dis­ci­pli­nare l’even­tuale conguaglio del prez­zo di ces­sione del­l’area, che ver­rà sta­bil­i­to con suc­ces­si­va delib­er­azione, nel caso in cui risul­tasse diver­so dal cor­rispet­ti­vo deter­mi­na­to appli­can­do il val­ore uni­tario di cui al pun­to 8;».
Esat­ta­mente ciò che era scrit­to nel­la delib­er­azione del­l’an­no prece­dente, il 2018.
Eppure durante la sedu­ta del con­siglio comu­nale che il 23 feb­braio 2018 approvò la delib­er­azione rel­a­ti­va l’al­lo­ra asses­sore Ste­fano Fer­ri­ni garan­tì:
«…abbi­amo inser­i­to comunque pru­den­zial­mente il prez­zo di € 30, che deri­va ripeto comunque da un avvi­so pub­bli­co che il sogget­to gestore ha già fat­to a suo tem­po, per con­sen­tire nel frat­tem­po di deter­minare le ces­sioni delle aree, per­ché già un’Azien­da, l’Azien­da Dal Pont prob­a­bil­mente entro poco tem­po, quin­di entro anche il 31 mar­zo firmerà questo accor­do per acquisire le aree. E con­tem­po­ranea­mente, nel momen­to in cui, quin­di entro il 31 mar­zo, avre­mo il val­ore reale di queste aree, quin­di il prez­zo reale, mod­i­ficher­e­mo la Delib­era, torner­e­mo in Con­siglio con il prez­zo reale…».
Nonos­tante tali impe­riose dichiarazioni quel­l’azien­da non ha acquisi­to le aree né il 31 mar­zo 2018 né mai, questo è un fat­to.  Come l’azien­da Dal Pont così nes­sun’al­tra azien­da si è inse­di­a­ta. Del resto man­cano anco­ra le opere di urban­iz­zazione  del pri­mo, sec­on­do  e ter­zo stral­cio.
Ma in realtà sono gli stes­si uffi­ci comu­nali che dichiara­no, sem­pre nel­la stes­sa pro­pos­ta di delib­er­azione, che anche quest’an­no è pro­prio impos­si­bile sta­bilire quel cos­to e  che dunque è meglio rin­viare la deci­sione «… al fine di effet­tuare una più pun­tuale ric­og­nizione e ver­i­fi­ca dei costi già sostenu­ti dal Comune per l’ac­qui­sizione delle aree nonché per la sti­ma delle aree/fabbricati assogget­tati ad espro­prio col­lo­cati nel ter­zo stral­cio fun­zionale...», che è lo stes­so moti­vo per cui anche l’an­no pas­sato la stes­sa deci­sione fu rin­vi­a­ta.
Come Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha doc­u­men­ta­to più volte, ed in ulti­mo nel­l’ar­ti­co­lo Apea ovvero sol­di pub­bli­ci get­tati al ven­to,  la realtà è che la real­iz­zazione del­l’A­pea non è conc­re­ta­mente par­ti­ta.
Ciò che mer­av­iglia è che nel­la stes­sa pro­pos­ta di delib­er­azione, invece si può leg­gere: «…a segui­to di un arti­co­la­to proces­so di piani­fi­cazione e attuazione si sono deter­mi­nate le con­dizioni, a par­tire dal­l’an­no 2018, per pro­cedere con la grad­uale e pro­gres­si­va assegnazione/cessione dei lot­ti pro­dut­tive alle imp­rese inter­es­sate…».
Man­cano pochi giorni alla fine del 2018 e la realtà dice il con­trario.

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