Ancora ad aspettare ma la nebbia non si dirada

· Inserito in È accaduto, Lavoro e lavori

PIOMBINO 15 aprile 2017 — In queste set­ti­mane è sta­ta occu­pa­ta la sala con­sil­iare dalle RSU di Afer­pi in atte­sa del nuo­vo incon­tro al MISE per il 19 aprile. Gesto poco com­pre­so dai cit­ta­di­ni e dalle forze politiche di oppo­sizione. In segui­to è sta­ta boc­cia­ta la richi­es­ta di un con­siglio comu­nale aper­to con la moti­vazione del­la mag­gio­ran­za e del sin­da­co del­la poca util­ità a un giorno dall’ incon­tro a Roma.
Grave deci­sione per­chè anco­ra una vol­ta nega un con­fron­to ampio e parte­ci­pa­to cer­ta­mente nec­es­sario e utile a fronte dell’ evi­dente fal­li­men­to del prog­et­to Afer­pi.
Di oggi è la let­tera pub­bli­ca che il sin­da­co e la giun­ta han­no scrit­to al Gov­er­no e a Rossi, Pres­i­dente del­la Regione Toscana; tre i pun­ti richi­esti:

  • a fronte dell’ulteriore inadem­pien­ze di Afer­pi, com­mis­sari­a­men­to e ricer­ca di nuovi e affid­abili inter­locu­tori per la siderur­gia;
  • rimod­u­lazione degli ammor­tiz­za­tori sociali;
  • pro­mozione di attiv­ità legate al por­to oltre che il via alla S.S. 398.

Viene da chiedere se si dove­va aspettare così tan­to per porre queste richi­este a fronte di una situ­azione sem­pre più dif­fi­cile, con la perdi­ta di cli­en­ti per la fer­ma­ta pro­l­un­ga­ta dei treni di lam­i­nazione, con le boni­fiche anco­ra ferme al palo, con un prog­et­to di forno elet­tri­co e agro indus­tria mai decol­la­to. Si potrebbe dire, meglio tar­di che mai: il prob­le­ma è che il tem­po in queste cose è fon­da­men­tale, e l’amministrazione comu­nale, la Regione e il Gov­er­no sono respon­s­abili essendo cofir­matari degli accor­di e del­la vig­i­lan­za nel­la loro attuazione.
La giun­ta comu­nale inoltre ha mostra­to poco cor­ag­gio e lungimi­ran­za con la vari­ante urban­is­ti­ca.
Sin­is­tra Ital­iana, che anche a Piom­bi­no e nel­la Val di Cor­nia  dopo il con­gres­so a Livorno  sta orga­niz­zan­dosi , fa pro­prie le ansie dei lavo­ra­tori e con­di­vide le pro­poste e le indi­cazioni che sono venute dalle liste civiche del­la Val di Cor­nia e da altre forze politiche di oppo­sizione soprat­tut­to in mer­i­to alle boni­fiche, al rilan­cio di una visione sovra­co­mu­nale tale da val­oriz­zare le nos­tre risorse, alla neces­sità di dare con­ti­nu­ità ai lam­i­na­toi, alla costruzione di quelle infra­strut­ture fon­da­men­tali come la S.S. 398 e la fer­rovia deci­sive per il por­to.
Fino ad oggi abbi­amo affida­to il futuro, in modo acriti­co e poco lungimi­rante, al soli­to “mes­sia”.
Sem­bra di essere nel libro ”Il viag­gio “di Toni­no Guer­rra che nar­ra di due anziani che, dopo aver intrapre­so un viag­gio per vedere il mare che non ave­vano mai vis­to e una vol­ta arrivati trovan­do la neb­bia e non veden­do il mare, decis­ero di seder­si ed aspettare che la neb­bia si diradasse per vedere il mare.
Piom­bi­no in questi due anni si è sedu­ta aspet­tan­do di vedere la rinasci­ta, ma la neb­bia per­siste e non ci fa vedere l’oriz­zonte.
La polit­i­ca ha un com­pi­to, quel­lo di met­tere al cen­tro il lavoro e dare dig­nità alle per­sone. Le risposte devono venire dal Gov­er­no. Noi aus­pichi­amo che il 19 aprile al Mise ci siano risposte chiare e defin­i­tive e per questo abbi­amo chiesto che una del­egazione in rap­p­re­sen­tan­za del grup­po par­la­mentare di Sin­is­tra Ital­iana sia pre­sente per man­i­festare non solo sol­i­da­ri­età ma anche per decidere quali inizia­tive ulte­ri­ori intrapren­dere in Par­la­men­to

Cinzia Bar­tal­i­ni, SINISTRA ITALIANA Piom­bi­no Val Di Cor­nia

(Foto di Pino Bertel­li)

 

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