Ancora inopportuni legami tra Sefi e politica
CAMPIGLIA MARITTIMA 6 novembre 2019 — Rilanciare l’area fieristica e gestire quel patrimonio in modo che diventi il vero punto di forza di Venturina pur in un momento non semplice per il settore, è una sfida complessa e ambiziosa.
Servono sinergie con i territori limitrofi perse da tempo, serve una profonda revisione delle modalità d’azione e del taglio degli eventi creati.
Si aggiunga che la SEFI, azienda del Comune di Campiglia, non deve gestire solo l’area fieristica e che la conduzione aziendale ha riflessi importanti sulla vita dei cittadini, sulla forza del tessuto imprenditoriale e sulle casse del Comune.
Tra i problemi sempre esistiti nella gestione dell’azienda c’è il rapporto con la politica più che con le istituzioni. Infatti è consuetudine assegnare alcuni posti in Consiglio di Amministrazione (CdA) con il manuale Cencelli, sempre di gran moda. Sebbene ciò non significhi automaticamente che i nominati non siano in grado di assolvere al compito assegnato loro, è provato che la dipendenza dalla politica distorce il corretto rapporto dell’azienda con il Comune, le imprese e cittadini.
Il compito che il nuovo CdA deve assolvere è estremamente arduo, nell’interesse di tutti ci auguriamo che gli obiettivi possano essere traguardati sebbene, senza una più ampia strategia di sistema che deve essere predisposta dall’amministrazione, anche sforzi nella giusta direzione potrebbero risultare vani.
Purtroppo si deve constatare come la nomina nel CdA della SEFI del presidente di Agorà, ossia del soggetto politico che insieme a PD costituisce la maggioranza a Campiglia, sia quanto meno inopportuna e nel solco della continuità rispetto alle pratiche amministrative del passato. Pratiche che non favoriscono certamente l’autonomia, di prospettive, di punto di vista e di iniziativa, che l’azienda dovrebbe avere rispetto alla politica.
Gruppo 2019