Ancora sulle sospensioni dei lavori al porto
SAN VINCENZO 21 febbraio 2017 — A seguito dell’interrogazione sul collaudo del porto, l’assessore Russo ha letto una relazione del responsabile unico del provvedimento che non ha esaurito i dubbi che abbiamo espresso, soprattutto sulla validità delle sospensioni. Queste ultime, nove in tutto per un totale sei anni e mezzo di stop, sembrano principalmente concesse, con motivazioni non adeguate, per interesse pubblico, al cui interno pare che la ditta abbia lavorato e di cui fino al momento del collaudo sembra che nessuno avesse mai fatto menzione. Se fosse confermato quanto esposto si potrebbe riaprire lo scenario delle penali verso le casse del Comune. Ma questo non scuote sindaco e giunta che tacciono.
Che l’argomento sia imbarazzante per il sindaco, che mai ha replicato alle nostre osservazioni, è sotto gli occhi di tutti, ma la parte più grave della vicenda è che nessuno tra sindaco e assessori, che hanno recepito il documento del collaudo attraverso una delibera specifica, ha controllato che quanto approvato in giunta corrispondesse a quanto accaduto né ci spieghiamo come sia possibile poi che in commissione, dopo aver ben illustrato i nostri dubbi a Russo, Nobili, Ginanneschi e Roventini, o in consiglio comunale dopo l’interrogazione, l’amministrazione abbia preso posizione su questa preoccupante vicenda. Di sicuro nessuno della maggioranza ha le competenze necessarie per fare verifiche tecniche ma ci pare impossibile che nessuno di loro non si ricordi che, ad esempio, durante la sospensione n.6, nella quale è stato inaugurato il porto, i lavori andassero avanti e questo non è testimoniato solo dai sanvincenzini e dagli articoli di giornale ma anche dai vari ordini di servizio allegati alla delibera firmata.
L’amministrazione, invece di prendere pubblicamente posizione su quello che potrebbe essere un danno enorme per San Vincenzo, firma la delibera con cui recepisce una documentazione che sembra non tornare e quando chiediamo di chiarire alcuni punti e di sapere se intendono accettare eventuali danni non rispondono e si nascondono nell’omertà, omertà pericolosa, soprattutto quando è la politica a farne un mezzo per mettere a tacere certe voci fastidiose. Intanto giunta e sindaco sperano che l’atmosfera di “panem et circenses” messa in campo da questa classe politica sposti l’attenzione ancora una volta dai veri problemi del paese e che con il tempo ci si possa dimenticare tutto. Speriamo di dimenticarci anche la loro pessima legislatura.
Assemblea sanvincenzina