Anselmi pensi a ciò che non ha fatto o disfatto

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PIOMBINO 27 feb­braio 2016 — La rispos­ta del con­sigliere regionale Ansel­mi sul suo pro­fi­lo face­book, al net­to delle con­suete invet­tive, con­fer­ma pien­amente quan­to denun­ci­a­to dalle liste civiche del­la Val di Cor­nia. Sostiene che all’iniziativa sull’agricoltura, da lui orga­niz­za­ta in fret­ta, ha invi­ta­to solo il Sin­da­co di Campiglia ospi­tante e non gli altri Sin­daci del­la Val di Cor­nia. Nul­la di nuo­vo. Ansel­mi è colui che ha demoli­to la sovra­co­mu­nal­ità in ques­ta zona e per­du­ra nel­lo stile. La realtà però è anco­ra più grave, per­ché l’unico vero esclu­so è sta­to il Sin­da­co di Suvere­to reo di non essere del Pd. Ammette Ansel­mi di aver fat­to una tele­fona­ta tar­di­va al vicesin­da­co di Suvere­to Jes­si­ca Pasqui­ni (per la pre­ci­sione solo tre ore pri­ma dell’inizio dell’incontro) e solo dopo che la stes­sa ave­va invi­a­to all’Assessore all’agricoltura e al Pres­i­dente del­la Regione una mail con la quale lamen­ta­va l’esclusione del suo Comune dall’iniziativa. Ci pare tut­to molto chiaro. Se avesse avu­to a cuore la parte­ci­pazione di tutte le isti­tuzioni locali le avrebbe coin­volte in ben altro modo e con altri tem­pi. In realtà ad Ansel­mi inter­es­sa­va solo la parte­ci­pazione degli ammin­is­tra­tori del Pd, con­fer­man­do con ciò una visione dis­tor­ta e pre­oc­cu­pante che ha del rap­por­to tra par­ti­ti e isti­tuzioni.
Come preved­i­bile, non cita nes­sun accor­do sot­to­scrit­to con Min­is­teri e Regione, nel suo manda­to decen­nale di Sin­da­co di Piom­bi­no, nel quale fig­uri­no azioni e stanzi­a­men­ti di risorse a favore dell’agricoltura locale. Non lo fa per­ché evi­den­te­mente non ci sono. Sono gli accor­di, mil­iar­dari, quan­do si annun­ci­a­vano risorse pub­bliche per super­are la crisi in cui siamo pre­cip­i­tati, nei quali, però, l’agricoltura non è mai apparsa come risor­sa su cui inve­stire. Molti di quegli atti sono pub­bli­ci. Li abbi­amo let­ti e stu­diati bene, ma se ci è sfug­gi­to qual­cosa ce lo dica lui e, soprat­tut­to, lo dica ai cit­ta­di­ni e agli agri­coltori.
Si com­piace infine che, vivad­dio, le liste civiche sono all’opposizione. Ci sem­bra del tut­to legit­ti­mo il suo com­piaci­men­to per­ché esp­ri­mono una visione molto diver­sa dal­la sua. Ci pare però oppor­tuno ricor­dar­gli che alle ultime elezioni ammin­is­tra­tive il Pd ha per­so il Comune di Suvere­to e che tra le ragione del­la scon­fit­ta c’è la negazione dell’Unione dei Comu­ni (di cui Ansel­mi è sta­to il prin­ci­pale artefice) che ha spin­to Suvere­to, obbli­ga­to per legge a col­lab­o­rare con altri Comu­ni, a con­cepire una fusione con Campiglia che non ave­va nes­sun sen­so e nes­sun sup­por­to dei cit­ta­di­ni. Invece di esternare solo arro­gan­za e com­piaci­men­to per “la sto­ria glo­riosa delle isti­tuzioni che ha avu­to il priv­i­le­gio di rap­p­re­sentare” pen­si a ciò che non ha fat­to, o per meglio dire ha sfat­to.

Assem­blea Popo­lare Suvere­to
Comune dei Cit­ta­di­ni Campiglia
Un’altra Piom­bi­no
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

(Foto di Pino Bertel­li)

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