Apea ovvero soldi pubblici gettati al vento
PIOMBINO 16 dicembre 2018 — Dopo pochi giorni dalla decisione presa dalla Giunta comunale di Piombino il 16 novembre 2018 di affidare alla cooperativa Sociolab l’organizzazione di un “percorso di ascolto attivo”, con una spesa di 12.200 euro, è arrivata il 12 dicembre la decisione di impegnare e liquidare alla società “La Contadina Toscana” Cooperativa sociale Onlus (Soggetto Gestore dell’ Apea o SG, ndr) 122.205,62 euro per la progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione del lotto 2 dell’Apea.
La cosa non può sorprendere per almeno due motivi.
Il percorso di ascolto attivo relativo al piano di sviluppo del nuovo ambito produttivo di Colmata era giustificato con l’esigenza di rispondere alle esigenze informative da parte della cittadinanza, di raccogliere dubbi e preoccupazioni che avrebbero potuto portare alla valutazione di scenari alternativi, ma evidentemente se già si finanzia la progettazione esecutiva, già avvenuta, del secondo lotto dell’ Apea vuol dire che a scenari alternativi nemmeno si pensa.
Il progetto esecutivo (predisposto così come quello definitivo dalla società SINTECNICA di Cecina delegata alla progettazione dal Soggetto Gestore) è propedeutico all’appalto che lo stesso Comune è impegnato a bandire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione di questo secondo lotto per un costo di 4.999.577,12 euro quando nel primo lotto non solo non sono state realizzate le opere di urbanizzazione e non si sono insediate imprese ma nemmeno le opere di sistemazione, livellamento e messa in sicurezza preliminare dei terreni relative, se realizzate, sembrano ormai andate in malora almeno a vedere ciò che sta dietro quel cartello giallo ormai invecchiato che si scorge andando da Piombino verso Baratti. Per le opere di urbanizzazione sempre relative al primo lotto, le scadenze a carico de La Contadina, secondo lo schema di convenzione per la realizzazione delle opere preliminari di livellamento, di urbanizzazione e di messa in sicurezza idraulica e geomorfologica relative al primo stralcio funzionale approvato dalla Giunta comunale il 10 novembre 2017, erano e sono due:
- entro il 31 dicembre 2018 il primo stralcio funzionale necessarie a garantire la piena funzionalità delle opere del secondo lotto,
- entro il 30 giugno 2019 la completa esecuzione delle stesse.
Scadenze che valgono naturalmente “salve eventuali proroghe da concordare tra le parti”.
Il presupposto era dovuto al fatto che il Comune aveva riconosciuto che in esito a procedure di evidenza pubblica risultavano opzionate, da parte di imprese interessate ad insediarsi nell’APEA che intendono avvalersi del SG per l’edificazione degli edifici produttivi, aree per 58.000 metri quadrati circa, collocate nello stralcio funzionale 1, così come risulta dalla comunicazione de La Contadina del 13 luglio 2017 ma da allora è passato oltre un anno e nessuna azienda si è insediata né nessuna convenzione a tre (impresa interessata, Comune di Piombino, La Contadina) relativa è stata firmata.
Il primo lotto dunque è ancora in alto mare ma il Comune già spende per la progettazione esecutiva del secondo lotto e per questo rimborsa La Contadina per la progettazione effettuata. Questo perché, dice la recente determina del Comune di Piombino, l’art. 1 della Convenzione Operativa del 2016 tra lo stesso Comune e La Contadina afferma che, per quanto attiene alla realizzazione del secondo stralcio, il Soggetto Gestore provvederà a sua cura e spese alla progettazione definitiva ed esecutiva delle opere mentre il Comune di Piombino provvederà all’effettuazione della gara di appalto e, quindi, all’esecuzione delle opere a seguito dell’erogazione di finanziamenti pubblici e che ancora, gli oneri finanziari relativi alla progettazione esecutiva anticipati dal SG verranno rendicontati nell’ambito del quadro economico dell’intervento oggetto di finanziamento pubblico.
Per esattezza il testo dell’articolo 1 della Convenzione operativa richiamata così dice testualmente: “Qualora le opere di urbanizzazione siano finanziate, totalmente o parzialmente, nell’ambito dell’Accordo di Programma 2014 richiamato in premessa o con diverso finanziamento pubblico, il SG procederà a sua cura e spese alla progettazione definitiva ed esecutiva delle opere, in conformità al D. Lgs. 163/2006, entro il termine di 60 giorni dalla data di efficacia del Piano Attuativo dell’APEA e il Comune provvederà ad avviare, compatibilmente con l’erogazione dei finanziamenti delle relative linee PAR- FAS o ulteriori linee di finanziamento pubblico, la gara di appalto, con le modalità dell’appalto integrato di cui all’art. 53 D. Lgs 163/2006). In tal caso le suddette opere dovranno essere completate entro il 31.12.2018, salvo diverso termine individuato dall’Amministrazione in relazione alle tempistiche di erogazione dei relativi finanziamenti pubblici”.
Quali sono le aree comprese nel primo e nel secondo lotto?
Queste:
Primo stralcio funzionale: area sud-est
Il primo stralcio funzionale comprende il Comparto produttivo A), la realizzazione della viabilità di accesso dalla via delle Terre Rosse e alcune aree destinate a servizi ecologici. Condizioni per la sua attuazione: prima fase dell’intervento di messa in sicurezza idraulica mediante rialzamento dell’argine destro del fosso Maestro e realizzazione della prima cassa di espansione tra F. Maestro e F. Nuovo, previa acquisizione, anche tramite esproprio, dell’area; modellazione morfologicadell’area produttiva con eliminazione dei residuali ex-cava; elevazione morfologica dell’area a sud-est adiacente alla ferrovia con materiale inerte proveniente dalle fasi precedenti; urbanizzazione del comparto.
Secondo stralcio funzionale: area sud-ovest
Il secondo stralcio funzionale comprende il comparto B), il centro servizi e altre dotazioni di servizio, oltre che la rete delle opere di urbanizzazione connesse. Condizioni per la sua attuazione: prima fase dell’intervento di messa in sicurezza idraulica; messa in sicurezza del fronte di cava; modellazione morfologica dell’area.
Il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione del secondo stralcio, le cui spese di progettazione sono pagate dal Comune a La Contadina è soggetto comunque ad una clausola sospensiva dettata dalla Regione Toscana che, approvando “il progetto definitivo-esecutivo ed il relativo quadro economico dell’intervento di riqualificazione dell’area industriale di Colmata del Comune di Piombino” ha stabilito che “per il sub-intervento relativo alle opere di urbanizzazione relative al secondo stralcio funzionale dell’ambito produttivo APEA: il Comune deve provvedere alla “trasmissione, prima dell’avvio della procedura di gara, del progetto esecutivo integrato tale da risultare conforme e completo rispetto alla tipologia d’intervento da realizzare, nonché trasmissione degli atti di verifica e validazione ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i.” (la verifica del progetto è stata affidata nel marzo e nel giugno 2018 alla società Normatempo Italia di Torino per un importo di 11.419 euro). .
Per quale motivo la Regione Toscana?
Perché essa ha assegnato al Comune di Piombino per la realizzazione dell’ Apea un finanziamento di 8.000.000 di euro diviso tra opere di urbanizzazione relative al secondo stralcio funzionale dell’ambito produttivo Apea, per un importo pari a 4.999.577,12 euro, interventi di adeguamento della viabilità di collegamento tra l’ambito produttivo di Colmata e l’ambito produttivo del Gagno (sovrappasso ferroviario), per un importo pari a 300.000 euro (poi diventati 850.000, ndr), interventi di adeguamento e potenziamento reti e impianti tecnologici del servizio idrico integrato (dorsale di distribuzione/adduzione rete idrica nel tratto compreso tra loc. Montegemoli e loc. Terre Rosse) necessari ai fini dello sviluppo dell’APEA e degli altri ambiti produttivi previsti sulla direttrice Colmata/porto di Piombino; per un importo pari a 2.700.000 euro.
Il termine per la conclusione dei lavori degli interventi di riqualificazione dell’area industriale di Colmata è fissato dalla Regione Toscana per il 31 dicembre 2020. Il Comune di Piombino ha approvato il seguente cronoprogramma delle spese dal quale si capisce dettagliatamente gli scopi e l’utilizzazione del finanziamento, con l’avvertenza che successivamente il costo del ponte delle Terre Rosse è stato portato a 850.000 euro, e che i tempi previsti sono già saltati:
Ma l’elenco dei soldi pubblici o impegnati o spesi non si limita a questi.
La zona di Colmata è parte prevalente di circa 60 ettari acquistati nel 2010 dal Comune di Piombino per un prezzo di poco meno di 8.000.000 di euro per circa metà finanziati dalla Regione. L’Autorità portuale a sua volta ne acquistò dal Comune nel 2011 circa 20 ettari per 2,7 milioni di euro prezzo comprensivo anche del costo della bonifica calcolato in 972.000 euro.
Da allora niente è successo né dal punto di vista della bonifica né dal punto di vista dell’urbanizzazione dell’area intera.
In modo molto semplice e chiaro esprimo il mio pensiero su tutto quanto circola nel mondo della politica dell’intera Val di Cornia. Chi ha governato da 70 anni non si è mai preoccupato della zona, ma solo di accontentare e distribuire per avere i voti per comandare. Ma una media azienda come i 4 Comuni non aveva l’obbligo di assicurarsi i voti, ma di avere una visione anche modesta del futuro per far sviluppare un territorio che aveva grandi potenzialità. Oggi l’idea geniale è RIMateria con la gestione dei debiti Asiu e dare un futuro ai residenti con l’accumulo di prodotti inquinanti. Se queste persone avessero gestito un’ azienda propria, logicamente avuta in eredità, quante prospettive future avrebbero avuto?????ZERO